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Intervista a Carlo Lingua

Prosegue l'espansione delle uve senza semi ARRA in Europa e nel mondo

A seguito dell'acquisizione da parte di RK Growers dell'intero capitale sociale di AVI (Agricultural Varieties Innovation - vedi precedente notizia), FreshPlaza ha intervistato Carlo Lingua, amministratore delegato di AVI e RK Growers per delineare l'attuale situazione degli impianti di uve senza semi ARRA (di cui AVI detiene i diritti per l'Europa).

Ma partiamo da qualche dato. Nel grafico a torta riportato qui sotto, si vedono gli ettari (e la loro incidenza percentuale) relativi alla produzione di uve Arra in Europa. Attualmente, gli impianti sono stati realizzati in Italia (60% del totale) e Spagna (40%). La produzione complessiva europea si aggira al momento sui 4 milioni di kg.



Per quanto riguarda la produzione nel mondo, si contano al momento 3.500 ettari di uve Arra così suddivise:
  • 2.400 ha di uve Arra bianche
  • 890 ha di uve Arra rosse
  • 200 ha di uve Arra nere
Della totalità, ben 2.100 ettari sono di uva bianca Arra 15 (che corrisponde al 60% di tutta la produzione) e 420 sono di uva rossa precoce Arra 29.


ARRA 4 in Sudafrica.

Carlo Lingua ci riferisce: "Arra 15 è al momento predominante, in quanto è stata una delle prime cultivar introdotte e anche perché sta dando risultati straordinari in termini di produzione, qualità gustativa e conservazione. Segnaliamo inoltre in forte crescita, con oltre 100 ettari di produzione per ciascuna varietà, le uve Arra 19 e 28 (di raccolta media e tardiva) e l'uva bianca Arra 30 (molto precoce). Grandi aspettative anche per l'uva nera tardiva Arra 32".



A sinistra: ARRA 29 (Perù). A destra: ARRA 29 e ARRA 15 (Perù).

Fuori dall'Europa, le principali zone geografiche di impianto sono situate in Nord America, Sud America, Sudafrica, Nord Africa e Australia. Carlo Lingua si è recato recentemente in visita agli impianti in Sudafrica, accompagnato da Michele Linsalata e Marino Liotine di Orchidea Frutta e da José Ramón Rituerto e Alberto Samperio di Haciendasbio (Spagna). "Abbiamo potuto constatare - ci riferisce Lingua - un grande sviluppo per le uve ARRA in quest'area geografica".

Un cambio di paradigma
Secondo Carlo Lingua, in Italia, in Europa e nel mondo - e non da oggi - sta crescendo esponenzialmente la richiesta di uve senza semi. "Oggi siamo in piena fase espansiva. Tant'è che non abbiamo fissato un limite massimo - almeno per il momento - agli ettari impiantabili con le nostre varietà. Il fermento in questo specifico settore è evidente e, in tal senso, consideriamo molto positivi anche i tentativi di sviluppare selezioni apirene di uva in Italia, frutto della ricerca nazionale. Detto questo, noi abbiamo già disponibili delle selezioni varietali di sicuro interesse, come appunto la serie Arra, che si distinguono per la buona pezzatura dell'acino, la conservabilità e l'aroma".


ARRA 15 in Sudafrica.

I produttori che decidono di impiantare uve Arra brevettate godono di un supporto tecnico altamente specializzato da parte della AVI, con tutta l'assistenza necessaria per ottenere una produzione in linea con gli standard di qualità richiesti dal mercato.


ARRA 29 in Perù.

Proprio la qualità, infatti, diventa un discrimine fondamentale su un mercato sempre più affollato. "Siamo di fronte a una situazione commerciale connotata dalla sovrabbondanza - dichiara Lingua - in cui cioè non manca nulla e dove il consumatore ha solo l'imbarazzo della scelta tra centinaia di referenze ortofrutticole. L'uva da tavola ha certamente degli spazi, in tale contesto; ma dobbiamo metterci in testa che non sempre la qualità va a braccetto con la quantità".


ARRA 16 in Sudafrica.

Il consumatore, insomma, deve poter trovare qualcosa di buono, ottimo, che non venga buttato perché cattivo; e il consumatore è disposto a pagare un prezzo giusto per questo. "Finora - ricorda Carlo Lingua - a dominare nelle politiche di approvvigionamento è stato spesso il prezzo (più basso). Il che ha messo all'angolo i produttori, costretti a puntare sui volumi prima che su altri parametri. I tempi sono maturi, a mio parere, perché tutto ciò cambi".


ARRA 16 in Sudafrica.

"Del resto - conclude l'AD - l'insalata, ancora ancora, puoi condirla per renderla più saporita; ma la frutta, se non la fai buona in campo, non è che poi la migliori! Dobbiamo dunque tornare alla qualità, perché questa è la nostra unica strada per avere un futuro. Consumatori e distributori devono accompagnare la produzione in questo percorso che avrà successo".

Tutti gli operatori del settore sono invitati a incontrare i responsabili aziendali in occasione di Fruit Logistica 2017 (Hall 2.2 - Stand A-03) per assaggiare le meravigliose uve ARRA e conoscerne più a fondo il progetto.

Contatti:
AVI
Tel.: (+39) 080 3963 192
Email: info@avifruit.com

Carlo Lingua
Tel.: (+39) 348 782 2078
Email: carlo.lingua@avifruit.com

Paolo Carissimo
Email: paolo.carissimo@avifruit.com

Ufficio Tecnico:
Dott. Maurizio Simone
Tel.: (+39) 333 592 9981
Email: maurizio.simone@avifruit.com