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Le procedure da seguire

Settore ortofrutta: fra infortuni sul lavoro e responsabilita' penale, ecco a cosa prestare attenzione

Infortuni sul lavoro e malattie professionali rappresentano una delle cause di responsabilità penale colposa più frequenti nel nostro Paese. In particolare, secondo i dati Inail, nel 2015 le denunce d'infortunio sono state 637.000 e quelle di malattie professionali 59.000. Tali numeri indicano le rilevanti dimensioni di un fenomeno che coinvolge anche il comparto ortofrutticolo.

Cerchiamo di chiarire con l'avvocato Gualtiero Roveda, referente di Fruitimprese, quando scattano le indagini dell'Ispettorato del lavoro e quando il nome del datore di lavoro è iscritto nel Registro delle notizie di reato (correntemente denominato con il termine giornalistico di Registro degli indagati).

FreshPlaza (FP): Quando, in seguito a un infortunio sul lavoro, c'è da attendersi la visita dell'Ispettorato del lavoro?
Gualtiero Roveda (GR): Se il certificato d'infortunio indica una prognosi superiore a 3 giorni, il datore di lavoro ha l'obbligo di inviare, entro le 48 ore successive al ricevimento del certificato medico, la denuncia di infortunio all'Inail e all'Autorità di Pubblica Sicurezza. Quest'ultima, appena ricevuta la denuncia, nel caso che essa riguardi un infortunio in conseguenza del quale un lavoratore sia morto o abbia riportato lesioni tali da doversene temere la morte o un'inabilità superiore ai 30 giorni, è tenuta a trasmetterne una copia alla Dtl-Sezione ispezione del lavoro nella cui circoscrizione si è verificato l'evento. Detta Direzione, entro quattro giorni dal suo ricevimento, procede alla inchiesta infortunistica.

FP: Qual è il fine dell'inchiesta?
GR: E' quello di accertare la natura dell'occupazione alla quale era addetto l'infortunato, le circostanze nelle quali è avvenuto l'infortunio e la causa e natura di esso, l'identità dell'infortunato e il luogo nel quale si trova, la natura e l'entità delle lesioni, la retribuzione percepita; in caso di morte, le condizioni di famiglia dell'infortunato, l'identità dei superstiti aventi diritto a rendita e la loro residenza.


Foto d'archivio

FP: L'inchiesta amministrativa costituisce attività di polizia giudiziaria?
GR: No. Di conseguenza non richiede l'osservanza delle norme processuali poste a salvaguardia del diritto di difesa. Essa è essenzialmente finalizzata ad accertare se l'evento denunciato sia classificabile come infortunio sul lavoro. Ciò non toglie che, nel caso emergano violazioni delle norme in materia di igiene e sicurezza del lavoro, sorge l'obbligo in capo al funzionario che l'ha condotta di informare tempestivamente la Procura della Repubblica per consentirle di accertare la loro effettiva sussistenza e le relative responsabilità. Le risultanze dell'inchiesta riportate nei verbali ispettivi, quali atti pubblici, fanno fede fino a querela di falso della loro provenienza, delle dichiarazioni delle parti (cioè del fatto che le dichiarazioni sono state rese e non della loro veridicità) e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesti essere avvenuti in sua presenza.

FP: Quali sono i tempi?
GR: L'inchiesta deve essere completata nel minor tempo possibile e, in ogni caso, non oltre il decimo giorno da quello in cui la denuncia di infortunio è pervenuta alla Direzione Provinciale del Lavoro. L'eventuale inosservanza del termine non è, però, di pregiudizio per la rilevanza probatoria di quanto acquisito nel corso dell'indagine.

FP: Quando invece scatta il procedimento penale a carico del datore di lavoro?
GR: Nelle ipotesi in cui il reato sia procedibile d'ufficio. In questi casi, l'azione penale deve essere avviata nel momento in cui giunge la notizia del reato all'Autorità giudiziaria a prescindere dalla denuncia/querela della parte lesa.

FP: Quando è procedibile d'ufficio?
GR: Per i fatti di lesioni colpose gravi o gravissime, se si tratta di fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale. Le lesioni sono gravi se vi è pericolo di vita per la persona offesa o l'indebolimento permanente di un senso o di un organo o una malattia superiore a 40 giorni.

FP: Se l'infortunio ha una prognosi inferiore a 40 giorni non si avvia un procedimento penale?
GR: Non è detto. Il Pubblico Ministero è tenuto a esercitare l'azione penale anche se l'infortunato presenta querela.