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AOP Armonia: solo l'innovazione consente di distinguersi sul mercato agrumicolo



Location d'eccezione per il convegno dal titolo "Organizzazione, innovazione ed etica: la proposta di Aop Armonia per l'agrumicoltura del futuro", tenutosi lo scorso venerdì, 30 settembre 2016, nella Sala degli Specchi del Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS). L'evento è stato organizzato da AOP Armonia, associazione di produttori ortofrutticoli dislocati in diverse regioni dell'Italia meridionale, che conta in Calabria un'importante base produttiva (circa 10.000 tonnellate di produzione tra arance e clementine) raggruppata nella Coop Natura Più di Cassano sullo Jonio.


Il tavolo dei relatori. Da sinistra: Mauro D'Acri (consigliere regionale delegato all'Agricoltura Regione Calabria), Maurizio Nasato (Gruppo Pam), Antonio Bene (AOP Armonia), Gerardo Mario Oliverio (presidente della Regione Calabria), Marco Eleuteri (AOP Armonia), Francesco Perri (citrus scientist specialist) e Lorenzo Frassoldati (direttore Corriere Ortofrutticolo e moderatore del convegno).

"La nostra AOP - ha dichiarato il direttore generale di Armonia, Antonio Bene - fattura circa 30 milioni di euro: il 65% deriva da frutta, il 25% da verdura e il 10% è bio. Dei venti milioni di fatturato derivanti dalla frutta, il 29% è rappresentato da clementine e il 4% da arance (prevalentemente calabresi), per un totale di circa 600 tonnellate e 7-8 milioni di euro". Da un punto di vista distributivo, AOP Armonia fattura il 60% tramite Grande distribuzione organizzata, il 25% all'estero, il 10% bio quasi esclusivamente all'estero (in particolare Germania); il mercato tradizionale vale un 5%.

"Tutto questo è possibile perché Armonia non si fonda sulla mera commercializzazione ma sul rapporto con i produttori – ha continuato Bene – La valorizzazione del prodotto, infatti, può farla solo chi lo conosce davvero. Noi lavoriamo con 9 stabilimenti: 5 in Campania, 2 in Calabria, 1 in Puglia e 1 nelle Marche (cfr. FreshPlaza del 12/04/2016)".


Il direttore generale di AOP Armonia, Antonio Bene, in un momento della sua presentazione.

Bene si è soffermato, inoltre, sull'importanza determinante che un'organizzazione di tipo manageriale ha per le aziende ortofrutticole moderne. Solo quelle aziende che si doteranno di un management competente e dall'alto profilo professionale potranno affrontare in maniera vincente le sfide che giungono dal mercato agrumicolo internazionale, sempre più affollato da competitor agguerriti e da una clientela sempre più esigente.

Accennando alla crisi degli ultimi anni, Bene ha sottolineato: "La crisi rappresenta un'occasione per vedere se si è capaci. Siamo uomini d'affari, persone che vivono il terzo millennio con la pienezza di voler accettare la sfida. Noi di Armonia abbiamo messo insieme i cervelli e ci siamo confrontati con il mercato, abbiamo iniziato a controllare i nostri costi di produzione e a monitorare il servizio verso il cliente. Ne è scaturito un patto di trasparenza dei rapporti perché, anche se è brutto ammetterlo, al Meridione siamo diffidenti. La diffidenza è qualcosa che si insinua nell'imprenditore e non gli fa vedere altro che il proprio orticello. Perciò per creare un clima di fiducia abbiamo operato con una certificazione di bilancio, approvato un budget e garantiamo una regolarità nei pagamenti".

Essere tutti quanti insieme e offrire prodotto: questa in breve la mission possible di AOP Armonia.


La sala gremita di presenze.

Il direttore commerciale della AOP, Marco Eleuteri (foto a lato), si è focalizzato invece sull'importanza dell'innovazione, e quindi della ricerca, per quelle aziende agrumicole che vogliano proporsi al mercato con un'offerta distintiva, capace non solo di rafforzare la propria presenza sul mercato domestico, ma in grado anche di attrarre nuovamente quei clienti internazionali che nel corso degli ultimi anni hanno preferito agrumi prodotti in altri Paesi.

"La produzione agrumicola nel bacino del Mediterraneo - ha dichiarato Eleuteri - è cresciuta del 15% nel corso dell'ultimo decennio, ma nello stesso periodo l'Italia ha perso il 40% della produzione. Al contempo, la clementinicoltura spagnola ha conosciuto una fase di grande crescita rispetto al nostro Paese" (vedi notizia correlata).

La parola è poi passata all'agronomo, citrus scientist specialist nonché consulente di AOP Armonia, Francesco Perri, che ha riproposto un excursus su quanto la ricerca scientifica abbia focalizzato in ambito di miglioramento genetico delle clementine italiane e dell'innovazione varietale (cfr. FreshPlaza del 01/04/2014).

Miglioramento genetico e razionalizzazione del modello e del percorso colturale puntano a far crescere il valore delle produzioni e alleggerire i costi, rispettando maggiormente l'ambiente. Per innalzare il valore sono necessari: impianti più produttivi; frutti del giusto calibro, ben colorati, di buona qualità interna; un continuo allungamento del calendario di raccolta. La diminuzione dei costi di produzione avviene risparmiando su manodopera, mezzi meccanici, acqua, fertilizzanti e agrofarmaci.

Inoltre, Perri ha presentato la nuova varietà di clementine Sanzo (vedi notizia correlata), da lui selezionata in collaborazione con il CREA-ACM, e in via di brevettazione. "Stiamo infatti definendo un protocollo di accordo con AOP Armonia, che ne regolerà la diffusione sia per quel che riguarda la produzione sia la distribuzione sul mercato".

Nell'occasione, illustrato anche un programma di miglioramento genetico per l'ottenimento di ibridi mandarino-simili, il primo nel suo genere a livello nazionale, frutto di un accordo tra un istituto di ricerca pubblico, il Crea di Acireale, e un'azienda privata, la AOP Armonia. La convenzione pubblico-privata, della durata di 5-7 anni, si sta perfezionando in questi giorni.


Il pubblico presente all'evento.

La collaborazione tra CREA-ACM di Acireale (CT) e AOP Armonia con sede a Battipaglia prevede:
  1. miglioramento genetico tramite irraggiamento e incrocio;
  2. risanamento attraverso il micro innesto;
  3. individuazione di marcatori molecolari specifici per la varietà di clementine Sanzo e altre in osservazione, effettuando il risequenziamento del genoma per l'isolamento di marcatori SNP e INDEL che riescano a discriminare in maniera univoca le varietà.
Tra i relatori, anche il responsabile nazionale acquisti ortofrutta del gruppo Pam, Maurizio Nasato (foto a lato).
 
Dopo aver presentato i numeri del gruppo distributivo, con punti vendita diffusi essenzialmente nel centro Nord Italia, ha parlato di quelli che sono gli aspetti forti e deboli del sistema agrumicolo italiano, dando anche dei suggerimenti su quello che il consumatore cerca davvero (vedi notizia correlata).



Al termine del convegno, si è tenuta una cena a 10 mani, frutto di alcuni giovani chef calabresi, che sono riusciti a portare concretamente in tavola il legame prodotto-territorio.

Per maggiori informazioni:
AOP Armonia
Soc. Agr. Consortile a R.L.
via Strauss, 38
84091 Battipaglia (SA)
Tel.: +39 (0)828 1818602
Fax: +39 (0)828 1818124
Email: info@aoparmonia.it
Web: www.aoparmonia.it