Consumo di ortaggi freschi: cresce nel mondo, crolla in Italia
La cattiva notizia è invece che, in questo quadro, l'Italia appare decisamente in controtendenza negativa, perché negli stessi 5 anni passati, dal 2010 al 2015, i volumi delle vendite di ortaggi freschi in Italia non hanno fatto che diminuire in misura consistente, e soltanto dal 2014 al 2015 c'è stato un timidissimo segno positivo, di appena uno 0,1%.
Nel 2010 in Italia si vendevano più di 3,8 milioni di tonnellate di ortaggi freschi, l'anno scorso invece ne sono stati venduti 3,7 milioni; il tonfo più vistoso lo si è registrato tra il 2012 e il 2013 quando sono stati venduti rispettivamente 3,79 e 3,72 milioni di ton di ortaggi freschi.
L'andamento delle vendite di ortaggi freschi in Italia, dal 2010 al 2015. Dati in migliaia di ton. Clicca qui per consultare il grafico a dimensioni maggiori. (Fonte grafico: Ufficio Studi e Ricerche Fondosviluppo - Confcooperative su dati Euromonitor)
Secondo le analisi di Confcooperative, praticamente nessuna categoria merceologica presa in esame si è salvata da questa flessione. I pomodori - che in assoluto rappresentano l'ortaggio più venduto in Italia - hanno ceduto in 5 anni un 6,4%, mentre ad esempio cavolfiori e broccoli hanno perso il 3,5%.
Anche per il futuro non c'è poi da riporre molta fiducia, perché lo stesso rapporto rivela che nel prossimo medio periodo, cioè da qui fino al 2020, in Italia proseguirà il calo nella vendita degli ortaggi freschi, fino ad arrivare alla quota stimata di 3,66 milioni di tonnellate vendute nel 2020.
In particolar modo, stando alle previsioni, nel 2017 si dovrebbe attestare al di sotto di quota 3,7 milioni di tonnellate, mentre il calo più vistoso è atteso tra il 2017 e il 2018 quando si stima che le vendite di ortaggi freschi diminuiranno di 20mila tonnellate.
Le previsioni delle vendite di ortaggi freschi in Italia dal 2015 al 2020. Dati in migliaia di ton. Clicca qui per consultare il grafico a dimensioni maggiori. (Fonte grafico: Ufficio Studi e Ricerche Fondosviluppo - Confcooperative su dati Euromonitor)
Tra i dati forniti dall'ultimo rapporto di Confcooperative uno interessante è quello che riguarda il modo in cui sono venduti gli ortaggi freschi. Emerge infatti che la stragrande maggioranza (l'82%) sono venduti come sfusi, mentre solo il 18% è venduto confezionato.