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Uva da tavola pugliese vittima del maltempo: impossibile fare una stima dei danni

La coltivazione di uva da tavola, in Puglia, è da sempre una di quelle maggiormente protette contro le intemperie. I vigneti si allevano sotto coperture realizzate con teli plastici, proprio per proteggere il più possibile i delicati grappoli. Ma nulla può la sapienza umana contro un clima impazzito.

Un operatore della zona riferisce a FreshPlaza: "Si fosse trattato dei classici temporali di fine estate, non sarebbe stato nulla di anomalo. Ma quando bastano cinque giorni di precipitazioni a rovesciare sulla terra l'intero quantitativo di pioggia che si registra in un anno, nessun telo al mondo può aiutarci. Le piante semplicemente rimangono a bagno maria per giorni... con tutte le conseguenze del caso".



Particolarmente colpita la zona tra Rutigliano, Conversano, Turi, Casamassima, Noicattaro, patria dell'uva da tavola, dove sono ingenti i danni al prodotto, alle piante, ai tendoni e ai teli. Il grosso delle precipitazioni piovose si è concentrato nei giorni dal 6 all'11 settembre 2016.

Si parla di perdite per il 60% del prodotto, ma in realtà risulta impossibile fare delle stime. Gli imprenditori ci spiegano: "Dovremmo prima di tutto capire quale è il 100 sul quale si calcola una qualsiasi percentuale. In realtà, qualsiasi numero è destituito di fondamento. L'uva non va in malora dalla sera alla mattina; perciò i grappoli che oggi sembrano ancora idonei alla raccolta, potrebbero presentare problemi di spaccature o marciumi nel volgere di qualche giorno".



L'unica cosa che si potrebbe censire, al momento, sono i vigneti andati del tutto perduti a seguito del maltempo. Un dato tristemente misurabile. Mentre per i dati complessivi sulle perdite, forse potranno essere fatti tra 4-5 settimane. "Di certo, termineremo la campagna molto in anticipo", conclude un operatore.

Nel frattempo, le organizzazioni di categoria - come Coldiretti Bari - denunciano un forte aumento nei costi (anche del +40%) che i produttori si stanno assumendo nel tentativo di salvare il salvabile.



Al contempo, le uve ancora di buona qualità non hanno per ora beneficiato dei minori quantitativi presenti sul mercato.

Nel frattempo, per la giornata di oggi martedì 20 settembre, la Protezione civile regionale ha emanato un nuovo avviso di "avverse condizioni meteo", con criticità ordinaria (allerta gialla) sulla gran parte del territorio pugliese e "criticità moderata" (allerta arancione) sul Gargano.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola, con il 74% della produzione nazionale e, grazie all'enorme contributo pugliese e barese in particolare, l'Italia è il primo produttore al mondo con il 16% sulla produzione globale.

Le importazioni di uva da tavola in Italia ammontano a 25.000 tonnellate (circa il 3,2% dei consumi interni); di queste, una fetta consistente proviene dall'Europa (49%) e dall'America centro meridionale (circa il 25%), ed in particolare dai sue due principali paesi produttori Cile e Perù. La restante parte proviene dall'Africa (13,5%) ed Asia (4,6%).