
La sede de La Cesenate a Cesena.
Un mercato che in parte è l'Europa, ma in altra parte è Medio Oriente, Stati Uniti e, da ultimo, anche Sudafrica. "La passata di pomodoro biologica – continua Santini – così come i prodotti ricettati derivanti da pomodoro bio, sono molto richiesti. C'è una crescente attenzione. Il sogno sarebbe proprio quello di arrivare al 100% di pomodoro bio e chissà che prima o poi non riusciremo ad arrivarci".

Il pomodoro biologico ottiene una remunerazione molto più alta rispetto al convenzionale. Santini accenna a 135 euro la tonnellata contro 86. Un differenziale che supplisce alle maggiori difficoltà agronomiche e alle eventuali minori rese produttive.
"La Cesenate", storica piccola-media azienda di trasformazione romagnola, ha come bacino produttivo le province di Ravenna e Ferrara. Dal momento della raccolta alla lavorazione passano da un minimo di 6 ore (per il prodotto raccolto al mattino) a un massimo di 12-14 per quello raccolto di sera, con una media di 8 ore. Santini sottolinea che "La qualità sta in buona parte nella celerità fra raccolta e lavorazione. Per questo cerchiamo di far coltivare il pomodoro nelle vicinanze e in zone vocate, così da abbreviare i tempi".

L'azienda di Cesena lavora non solo pomodoro, ma anche frutta destinata poi a essere trasformata in puree, ad esempio. "Il prodotto ricettato sta riscuotendo un interesse sempre maggiore" dice Santini. "Per prodotto ricettato intendo una base di pomodoro con condimento tipo olio, oppure spezie o verdure".
Riguardo alla produzione in campo. I pomodori sono stati di ottima qualità fino alla scorsa settimana. Poi alcune piogge intense hanno pregiudicato, in parte, colore e grado brix. Nel complesso però il 2016 sarà ricordato come una buona annata dal punto di vista qualitativo.