Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
In calo le varieta' tradizionali - L'analisi di Alessandro Dalpiaz

La nuova stagione melicola italiana: meno superfici coltivate ma produzione stabile

AGGIORNAMENTO DEL 22 AGOSTO -

Ai primi di agosto, in occasione della 40esima edizione di Prognosfruit, sono state divulgate le stime produttive per la stagione melicola 2016 (clicca qui per consultarle). In breve, per l'Europa si parla di un calo della produzione stimata intorno al 3%; ma in tutto questo cosa si può dire dell'Italia, a buon titolo tra i big del settore? Un focus su quella che sarà (o meglio che si stima sarà) la nuova stagione è stato fatto pochi giorni dopo, a Zevio (VR), in occasione della 14esima edizione dell'annuale incontro promosso dalla Camera di Commercio veronese e dal Comune veronese per parlare proprio dell'avvio della nuova stagione. A fornire una fotografia di quello che si prevede sarà la nuova stagione melicola è stato Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela.



In sostanza per l'Italia si prevede una produzione in linea con quella dell'anno scorso, a fronte di un calo delle superfici coltivate a melo. Parlando di superfici, infatti, anche il 2016 è un anno di riduzione dei meleti, secondo un trend che dura già da diverso tempo. Quest'anno, lungo tutta la penisola, sono 50.970 gli ettari coltivati a mele, contro i 51.640 dell'anno scorso e contro gli oltre 59mila del 2008 e 2009.


Le superfici coltivate a melo in Italia, dal 2008 a oggi. Dati in ettari. Clicca qui per consultare il grafico a dimensioni maggiori. (Rielaborazione grafica FreshPlaza su dati Assomela/Eurostat)

La riduzione degli ettari coltivati va però letta nella giusta maniera, infatti va notato come a fronte di questo calo si stima per il 2016 una produzione paragonabile a quella del 2015. Se l'anno scorso si produssero quasi 2,3 milioni di tonnellate di mele (2.279.808 ton per l'esattezza), quest'anno l'asticella dovrebbe spostarsi di poco, a 2.281.814 ton.


La produzione italiana di mele dal 2008 a oggi (per il 2016 si tratta di una stima). Dati in ton. Clicca qui per consultare il grafico a dimensioni maggiori. (Rielaborazione grafica FreshPlaza su fonte Assomela)

Nelle stime produttive italiane va notato come tanto l'Alto Adige quanto il Trentino siano in contrazione (entrambi di un -3%), mentre avanzano la produzione veneta (+8%), seconda regione italiana per produzione, e soprattutto quella piemontese (+13%). In crescita anche la melicoltura emiliano-romagnola, con un +7%.


La produzione melicola italiana per regione, dal 2013 a oggi. Dati in ton. Clicca qui per consultare il grafico a dimensioni maggiori. (Rielaborazione grafica FreshPlaza su dati Assomela/CSO)

Interessante poi analizzare gli stessi dati produttivi sotto un'altra luce, quella delle varietà. Ancora la cultivar principe tra le mele è la Golden Delicious, che copre il 40% delle stime di produzione; ma rispetto all'anno scorso è in calo (-4%). Lo stesso dicasi per la Granny Smith (-10%). Sono in flessione un po' tutte le varietà più tradizionali, a fronte di un aumento, per quanto i volumi siano ancora limitati, di varietà più ricercate e nuove, come la Cripps Pink (+18%). E quello di una flessione delle varietà classiche è un trend cui si assiste anche a livello europeo: Golden Delicious -7%, Gala -4%, Red Delicious -2%, Idared -6%, Jonagold -11%. Non è escluso che presto o tardi la melicoltura italiana ed europea cambi radicalmente volto.


Il panorama varietale italiano per il 2016 sui volumi produttivi. Clicca qui per consultare il grafico a dimensioni maggiori. (Rielaborazione grafica FreshPlaza su dati Assomela/WAPA)