Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Una ricerca dell'Universita' di Pisa

Fiori eduli: un connubio di sapore e salute

Il crescente bisogno di nuovi alimenti nutraceutici ha suscitato l'interesse per i fiori eduli o commestibili. Ricercatori dell'Università di Pisa hanno condotto una serie di esperimenti per valutare sia l'attività antiossidante sia il contenuto di antociani in dodici specie comunemente utilizzate solo come piante ornamentali.



(1) Ageratum houstonianum,(2) Antirrhinum majus,(3) Begonia semperflorens, (4) Borago officinalis, (5) Calendula officinalis, (6) Dianthus × barbatus, (7) Fuchsia hybrida, (8) Pelargonium peltatum, (9) Petunia × hybrida, (10) Tagetes erecta, (11) Tropaeolum majus, (12) Viola × wittrockiana.

Il potere antiossidante dei fiori è risultato significativamente superiore a quello di comuni ortaggi da foglia. A eccezione dei bassi valori misurati nella boraggine (solo 0,5 mmol FeSO4 /100 g di peso fresco), il potere antiossidante nei fiori variava da 3,6 della calendula al 70,4 del tagete.

I ricercatori spiegano: "Parte di questa elevata attività antiossidante è dovuta al loro alto contenuto di antociani, almeno nel caso dei fiori più pigmentati (rosso o blu)."

Per esempio nelle varietà rosse di Viola × wittrockiana, Dianthus x barbatus, Pelargonium peltatum l'alto contenuto di antociani (12,4 - 13,3 - 12,5 mg Cyn-3-Glu eq./100 g di peso fresco, rispettivamente) è stato associato ad una elevata attività antiossidante. Infatti le migliori proprietà nutraceutiche sono risultate derivanti dai fiori più pigmentati.

Inoltre, un panel test è stato effettuato al fine di valutare il diverso grado di appetibilità del fiore. Da questa valutazione del gusto – spiegano i ricercatori – è emersa un'elevata biodiversità dei profili sensoriali, mostrando il più grande apprezzamento per Trapaeolum majus, Ageratum houstonianum e Viola × wittrockiana.

Risultati del Panel test con associazione al sapore di un cibo conosciuto.


I ricercatori concludono che la sovrapposizione tra aspetti nutraceutici ed organolettici ha evidenziato specie promettenti per un potenziale mercato di nuovi alimenti che soddisfano il gusto e fanno bene alla salute!

Fonte: Stefano Benvenuti, Elisa Bortolotti, Rita Maggini, 'Antioxidant power, anthocyanin content and organoleptic performance of edible flowers', 2016, Scientia Horticulturae, Vol. 199, pagg. 170–177.
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0304423815303757

Contatti:
Stefano Benvenuti
Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Pisa
Email: stefano.benvenuti@unipi.it