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Grande attenzione negli ultimi 7 giorni per salvaguardare le ciliegie

Drosophila suzukii impazzita: catture fuori dal normale

"L'annata è stata caratterizzata da catture sempre alte di Drosophila suzukii. Ma negli ultimi giorni queste sono schizzate alle stelle. Gli agricoltori, in particolare i produttori di ciliege, devono mettere in pratica tutte le risorse della lotta integrata". Così Silvia Paolini, ricercatrice di Astra, descrive la situazione relativa alla pressione di Drosophila a Cesena e nelle colline circostanti a elevata vocazione nella produzione di ciliegie.


Fori di Drosophila su ciliegia

"Fino al 25-26 giugno 2016 - continua Silvia - tutto sommato le strategie di difesa avevano tenuto. Negli ultimi 7 giorni però le catture sono aumentate nuovamente. Nel nostro testimone sono arrivate a 4000 in 7 giorni. Nelle trappole dislocate in collina nei pressi dei ceraseti, dove comunque la lotta è costante, abbiamo avuto 100-150 catture. Un agricoltore della zona di Longiano (non lontano da Cesena, ndr), ha perso una tonnellata di prodotto che, in soli due giorni, è stata letteralmente invasa dal moscerino. Aveva la varietà Regina, che pare essere la preferita dal vorace insetto".



Il fatto è che la lotta alla Drosophila, in queste annate così particolari, non è per niente facile. Occorre essere precisi al millimetro, come sottolinea Silvia Paolini.

Il monitoraggio dell'insetto è finanziato e coordinato insieme al Servizio fitosanitario regionale, Aproccc e al Consorzio Agrario Adriatico. Gestione delle infestanti, uso dei prodotti consentiti, controllo delle trappole, utilizzo di reti anti-insetto, potature infernali ed estive: sono tutti fattori che possono contenere la D. suzukii. Non esiste una sola soluzione.

Il 2016 è l'anno di questo insetto anche a causa delle condizioni climatiche. L'inverno praticamente assente ha permesso voli pressoché continui.
Un'ulteriore preoccupazione è che D. suzukii migri da ciliegio ad albicocco, specie in quelle varietà dolci e con l'epidermide sottile.

"Raccomando i frutticoltori - conclude la ricercatrice Paolini (foto qui sopra in alto a destra) - di gestire al meglio la lotta integrando tutti i sistemi a disposizione. Dalla gestione agronomica alla lotta chimica, senza trascurare l'uso di reti anti-insetto che hanno dato ottimi risultati".