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Grandine in Puglia: game over per la campagna cerasicola?

La data del 20 maggio 2016 verrà ricordata per la devastante grandinata che ha colpito la Puglia; come non si avesse già avuto il proprio da fare con i cambiamenti climatici che non avevano per niente facilitato il duro lavoro degli agricoltori nei mesi passati. Tempesta di chicchi di ghiaccio nel Nord Barese. A Turi, area rinomata per la sua ciliegia Ferrovia, grandine mista a pioggia fortissima. Improvvisi scrosci d'acqua a sud di Bari, fra Conversano, Turi, Rutigliano, Casamassima, e sul resto della regione, da Taranto a Foggia. Si parla di danni alle colture arboree e orticole senza protezione.

I primi commenti su Facebook, a breve distanza dalla calamità atmosferica, sono stati: "Un disastro per le ciliegie!", "Siamo preoccupati per tutte le colture e le strutture", "A maggio non si può registrare questo tempo, non esistono più stagioni". Qualcuno ha scritto: "il contadino deve avere il cuore forte".


"Anche la Ferrovia ha fatto una brutta fine! Game over!". (Foto: Facebook)

Come riferisce a FreshPlaza un agronomo pugliese, "su Conversano le perdite per la cultivar Ferrovia, che si trovava a diversi stadi di invaiatura, oscillano tra il 60 e l'80%; per la Giorgia si parla di un 30%. A Casamassima e Acquaviva, le poche ciliegie rimaste (dopo la prima ondata di maltempo) sono state completamente distrutte. Le piogge hanno continuato a cadere da venerdì mattina e per tutto sabato, fino a stamattina (domenica, ndr). Con il bel tempo in arrivo, possiamo solo dire che si tratta della quiete dopo la tempesta".

"Tutto l'anticipo che avevamo è stato completamente bruciato dall'ondata di maltempo, al punto che oggi sulla Ferrovia siamo addirittura in ritardo. Le quotazioni in zona Casamassima-Castellaneta sono di 7-7,50 euro/kg per le partite migliori, 4-4,50 euro/kg per le Giorgia".

Quelli che potranno essere gli effetti di acqua, freddo e umidità sull'uva da tavola si vedranno solo tra qualche giorno. "Al momento - dichiara a FreshPlaza un viticoltore - il prodotto è sano. Siamo preparati ad affrontare eventuali problematiche e siamo attenti a non incorrere negli errori del 2014 (aleggia e spaventa lo spettro della peronospora, ndr)".

Il bilancio di Cia Puglia parla di colpo di grazia assestato al comparto cerasicolo pugliese, che produce circa il 40% del totale nazionale. Ingenti danni anche ad altre colture agricole e strutture aziendali. La Cia chiede al governatore della Puglia, Michele Emiliano, e all'assessore regionale all'agricoltura, Leonardo Di Gioia, la convocazione di un tavolo tecnico mentre i parlamentari pugliesi del Pd, Dario Ginefra e Colomba Mongiello, hanno chiesto al governo lo stato di calamità naturale.


(Foto: Facebook)

I danni maggiori si registrano nelle province di Bari e BAT. Distrutte dalla grandine le coltivazioni di ciliegie nella zona di Turi, Castellana Grotte, Putignano, Conversano, Corato, Ruvo di Puglia, Molfetta, Bisceglie. Il danno stimato al comparto cerasicolo in queste zone è compreso tra il 70% (nella zona di Corato, Molfetta, Ruvo) fino al 100% (nelle restanti zone), con la grandine che, in alcune zone, si è accumulata al suolo fino a 20 centimetri di altezza. Danni sono stati provocati dalla grandine e dalla pioggia torrenziale ad altre coltivazioni agricole nella zona di Rutigliano, Casamassima, Andria, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli.

Novanta milioni di euro di ciliegie in fumo da inizio campagna 2016. E' la stima fatta in campagna da Coldiretti Puglia, dopo le due ondate di maltempo, susseguitesi a distanza di pochi giorni dalla fine di aprile ad oggi, che hanno causato danni a oltre 23.000 tonnellate di ciliegie, invendibili a causa di spacchi, muffe e cerchietto. Una delle peggiori stagioni che gli agricoltori ricordino, prima per i danni alle varietà Bigarreau e Georgia, e ora per quelli alla Ferrovia, falcidiata da piogge torrenziali e ghiaccio.



"I nostri agricoltori stanno tentando di salvare il salvabile – racconta il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – passando con gli atomizzatori tra gli alberi per asciugare le ciliegie rimaste con la ventilazione, in modo da evitare che si creino ristagni d'acqua e il prodotto ammuffisca".



"La festa su Piazza del Ferrarese, il Ciliegia Day del Mercato di Campagna Amica, è diventata un momento per dare una spallata a tutti gli eventi che si sono susseguiti nelle scorse settimane e fare assaggiare finalmente ai consumatori le ciliegie Ferrovia superstiti".



Pesanti le ripercussioni sul piano del lavoro, perché sono andate perse anche centinaia di ore di lavoro assorbite nelle operazioni di raccolta che non ci sono state.