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I produttori ortofrutticoli europei preoccupati da possibili tagli alle misure di sostegno post-embargo russo

Riunitosi a Perpignan, in Francia, il gruppo di contatto ispano-franco-italiano per pesche e nettarine ha esaminato la nuova proposta di Regolamento per le misure eccezionali a sostegno dei produttori ortofrutticoli interessati dall'embargo russo, presentata dalla Commissione europea in settimana. Il gruppo di contatto ha deciso di realizzare uno scritto congiunto per richiedere l'approvazione tempestiva del Regolamento, in modo da farlo entrare in vigore a partire dal primo luglio.

Allo stesso tempo, però, sarà chiesta anche l'introduzione di cambiamenti importanti come l'ampliamento degli importi massimi ammissibili proposti dalla Commissione che sono stati notevolmente ridotti rispetto alla normativa vigente. Questa richiesta sarà presentata al Comitato Misto Ortofrutta di Francia, Italia e Spagna che si riunirà il prossimo 4 maggio a Parigi (cfr. FreshPlaza del 28/04/2016), una riunione che di preannuncia molto "calda" e che servirà ad analizzare proprio il lavoro di modifica dell'Atto Delegato n° 543 del 2011 sui Programmi operativi del settore ortofrutticolo.

Sul tema, Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari (che associa 1000 cooperative ortofrutticole per 8 miliardi di euro di fatturato) ha dichiarato: "La Commissione UE è pronta a prorogare le misure straordinarie di sostegno per il settore ortofrutticolo, se alla scadenza del 30 giugno le misure restrittive dell'embargo russo verranno riconfermate: il nuovo Regolamento dovrebbe entrare in vigore già a partire dal 1 luglio, garantendo in tal modo la massima continuità ed evitando che ci siano per i produttori europei intervalli temporali non coperti dalle misure. Ciò sarebbe di particolare importanza per l'avvio della campagna estiva.

"Se questo viene incontro alle aspettative dei produttori ortofrutticoli, desta invece molta preoccupazione il fatto che nelle bozze di Regolamento che stanno circolando in queste ore, la Commissione UE sia orientata ad operare una riduzione dei volumi di ritiro rispetto alle precedenti assegnazioni (per tutti i Paesi la contrazione dei volumi attribuiti si attesterebbe intorno al 70%), senza che gli importi delle indennità di ritiro siano stati di contro minimamente innalzati e aggiornati per tener conto dei reali costi di produzione".

A destare inoltre particolare preoccupazione è l'orientamento della Commissione a non prevedere nuove specifiche misure per il pomodoro da mensa, produzione che si trova a essere oggi pesantemente penalizzata dalla decisione assunta dalla Russia di estendere il blocco delle importazioni anche alla vicina Turchia, Paese che preoccupa per molte altre referenze in funzione dei grandi volumi produttivi rappresentati nel comparto ortofrutticolo. Tale orientamento della Commissione costituirebbe un'ulteriore penalizzazione dei produttori europei di pomodori, che già scontano la concorrenza delle importazioni di prodotto proveniente dal Marocco.

Il coordinatore Davide Vernocchi ha sottolineato: "Il forte impegno dell'Alleanza, che già nelle scorse settimane, insieme alle organizzazioni cooperative di Spagna e Francia, ha informato e sensibilizzato il commissario Hogan in merito al nuovo Regolamento per far fronte alla proroga dell'embargo che deve essere fondato su un presupposto finanziario adeguato, sia considerata la causa della crisi - dovuta a ragioni politiche di cui l'agricoltura non deve pagare il prezzo - sia considerate le economie di spesa senza dubbio realizzate nella gestione dell'attuale Regolamento. Un invito che è stato rinnovato personalmente al Commissario anche dal presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, durante la recente missione in Cina e Giappone organizzata da Hogan".

Ma non è solo l'embargo a preoccupare le cooperative e le OP ortofrutticole. Nel corso del Coordinamento del settore è stata infatti anche ribadita l'urgenza di ricercare soluzioni nazionali per risolvere alcune criticità emerse negli ultimi mesi, relative alla gestione dei finanziamenti in corso dei programmi operativi delle OP. "Rimane in ogni caso forte la nostra attenzione come Alleanza – ha ribadito Vernocchi – per favorire alleanze e strategie condivise tra Paesi produttori nell'ambito dei prossimi lavori comunitari, che vadano nella direzione di rendere il prossimo atto delegato sull'ortofrutta più flessibile alle peculiarità produttive e di mercato dei singoli Paesi membri, nella direzione della semplificazione".
Data di pubblicazione: