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Patata del Fucino IGP: arriva l'ambita registrazione

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il Regolamento di esecuzione con l'iscrizione della Patata del Fucino IGP-Indicazione Geografica Protetta.

Salgono così a 282 le DOP e IGP italiane registrate in ambito comunitario, consolidando il primato che il nostro Paese detiene da anni per i prodotti agroalimentari di qualità.

La denominazione "Patata del Fucino" designa i tuberi maturi della specie Solanum tuberosum della famiglia delle Solanacee, ottenuti con tuberi semi di varietà di patate iscritte nel catalogo comune delle varietà di piante agricole. La "Patata del Fucino" deve essere piantata, coltivata e raccolta nell'area geografica delimitata all'interno del bacino dell'ex lag o del Fucino.


L'area geografica del prodotto IGP. Clicca qui per un ingrandimento della mappa.

Le caratteristiche che deve avere il tubero sono:
  • forma che va dal tondo al tondo-ovale, ovale, ovale allungata
  • calibro a partire da 35 mm
  • pasta soda, dal bianco al giallo
  • parte edibile non inferiore al 95%.
Per il prodotto destinato all'industria di trasformazione non sono previsti limiti di forma e di calibratura.

La raccolta ha inizio dal 20 luglio (con le varietà precoci) e si protrae fino al 15 novembre, per le varietà a ciclo medio e tardivo. Dopo la raccolta e una prima cernita in campo, le patate devono essere trasportate nei centri di condizionamento, per essere immagazzinate in ambienti idonei. La conservazione delle patate dovrà avvenire in contenitori (bins), alla temperatura di 4-10 °C e umidità relativa compresa tra 88 e 95%. I tuberi possono sostare in frigo anche per lunghi periodi e comunque non oltre i 9 mesi.

Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia "Patata del Fucino IGP". È confezionato in sacchi dai 5 ai 20 kg; in retine da 1,5 - 2 - 2,5 kg; in confezioni quali vertbag, quickbag, girsag; busta da 1,5 - 2 - 2,5 - 5 kg; cartone o cassa dai 3 a un massimo di 20 kg. Tutte le tipologie di confezioni devono contenere prodotto pulito (spazzolato e/o lavato) ed essere sigillate. All'atto della commercializzazione nelle confezioni scelte, i tuberi devono essere interi, sodi, puliti, non germogliati, privi di danneggiamenti di natura biotica o abiotica ed essere omogenei.

Il nuovo riconoscimento assegnato alla patata del Fucino entrerà in vigore il 19 maggio prossimo.
Data di pubblicazione: