Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Freddo e grandine in diverse regioni della Penisola: ancora da valutare gli impatti sulle produzioni

Un brusco abbassamento della temperatura con forti piogge e la caduta di neve fuori stagione ha colpito gran parte della Penisola, dalla Toscana all'Umbria, dalle Marche all'Abruzzo fino in Molise. A rischio i raccolti di verdura e frutta il cui sviluppo è stato anticipato da un inverno che si è classificato come il terzo più caldo di sempre con temperature superiori di 1,76 gradi rispetto alla media. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.



La situazione in Romagna
Freddo e grandine in Romagna fra lunedì e martedì. Il meteo ha fatto le bizze fra il 25 e il 26 aprile, proprio quando ormai si sperava di non avere più problemi di gelo, mentre la grandine è caduta nel pomeriggio del 25. I danni, in generale, sembrano circoscritti, ma una conta più precisa si potrà fare solo nei prossimi giorni.

Nelle prime ore della mattinata del 26 il termometro è sceso in prossimità dello zero nelle zone più interne della provincia di Ravenna. Flaviano Mazzotti, agricoltore faentino, segnala che "ci sono agricoltori che hanno registrato, con le proprie capannine meteo o i propri termometri, minime attorno allo zero. In questi casi potrebbero esserci danni, ma di certo si tratta situazioni macchia di leopardo".

Fabio Pesci, direttore di Condifesa Ravenna, non ha avuto segnalazioni particolari, pur registrando temperature non lontano dallo zero in diverse stazioni meteo della sua provincia di riferimento. "Localmente possono esserci stati episodi di brinate o gelate, ma non è una cosa estesa. I danni invece possono derivare dalla grandinata di lunedì pomeriggio. Abbiamo avuto segnalazioni dalla zona a sud di Ravenna. In questo caso servono verifiche più approfondite perché albicocche, susine, pesche e kiwi potrebbero averne risentito".

Luca Molinari
, tecnico del Consorzio Agrario Adriatico, ha raccolto segnalazioni di grandine da Villafranca e Terra del Sole in zona Forlì, mentre a Cesena il ghiaccio è caduto a nord della città, nell'area di campagna interessata dai frutteti. "Se a Cesena credo che i danni non siano molti – precisa il tecnico – mentre è ancora da verificare cosa possa aver causato l'evento nel forlivese".

Walter Uguccioni, direttore del Codipra di Forlì-Cesena e Rimini, conferma la grandine a nord di Cesena. "Da segnalare che anche verso sud, cioè in direzione della collina, ci sono stati fenomeni grandinigeni. Però era mista alla pioggia e quindi crediamo che lì si registreranno danni meno consistenti".

La situazione in Toscana e Umbria
​"La settimana scorsa - sostiene Coldiretti Arezzo - le temperature oscillavano tra i 12 e i 25 gradi. All'alba di stamattina (per chi legge ieri 26 aprile 2016, ndr) in Valdichiana la temperatura era a 0,2 gradi sotto lo zero. Nevicate straordinarie si sono registrate sulle nostre montagne aretine, in particolare sul Pratomagno e in Casentino, dove le temperature sono scese sotto lo zero e le cime sono rimaste imbiancate. Nessun danno certo finora, ma c'è massima attenzione in particolare per i frutteti".



Cime imbiancate anche in Umbria - nel Folignate e a Castelluccio di Norcia (vedi foto sopra) - e nelle Marche, in particolare sui monti Sibillini, nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Dalle montagne al mare, è sempre inverno. Al 25 aprile le Eolie, in Sicilia, risultavano isolate per il mare a forza 7 e le raffiche di vento sopra i 60 km orari.

Nelle prossime ore, invece, il passaggio di un'onda perturbata darà luogo a un'intensificazione della ventilazione sulle zone appenniniche e adriatiche settentrionali. Lo dice il Dipartimento della Protezione Civile. Raffiche di burrasca o burrasca forte sono previste su Emilia-Romagna, Toscana e Marche, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.