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Dall'Italia alla Nuova Zelanda, alla scoperta dei segreti (di conservazione) Zespri del kiwi giallo

Apata, Trevelyan's, DMS, Mount Pack, Eastpack; nomi che alla maggior parte degli specialisti italiani del kiwi diranno poco, eppure si tratta di alcune delle principali strutture neozelandesi dove la compagnia Zespri lavora e stocca i propri kiwi, in particolare la sua varietà a polpa gialla, il G3, commercializzato con il marchio commerciale SunGold. Sommate tutte insieme, in queste strutture passano 6 kiwi su 10 (il 60%) di quelli commercializzati da Zespri e coltivati in patria.

La settimana scorsa, queste strutture hanno ricevuto una visita particolare: un team di 11 specialisti del kiwi provenienti dal secondo più importante paese produttore al mondo, cioè l'Italia. Una visita durata una settimana e realizzata 'tra colleghi', perché gli 11 provenivano tutti da magazzini fornitori di SunGold Zespri, dell'Emilia Romagna e dalla provincia di Latina.


Foto di gruppo degli Italiani in visita in Nuova Zelanda.

Accompagnati dal team Zespri Global Supply italiano, il gruppo ha visitato le strutture neozelandesi per confrontarsi sugli aspetti della gestione post-raccolta del kiwi, e in particolare di quello a polpa gialla.

Il gruppo di visitatori si è dichiarato particolarmente colpito da due elementi su tutti. Il primo riguarda, senza troppe sorprese, la profonda conoscenza che i colleghi neozelandesi hanno del kiwi. Il secondo invece non ha a che vedere né con la tecnologia né con le tecniche di conservazione dei frutti: si tratta del livello di connessione e cooperazione tra i produttori, da un lato, e i magazzini dall'altro.

Insomma, buoni spunti da portare in Italia, dove il gruppo è rientrato da poco e dove, con l'assistenza dal team tecnico Zespri e grazie a un continuo scambio di esperienze con i fornitori neozelandesi, si lavorerà per mettere in pratica le tecniche osservate in Nuova Zelanda per il continuo miglioramento della qualità del SunGold prodotto in Italia.