
La manifestazione (8-9-10 aprile) è stata organizzata da Pro Loco, Comune, AoP e associazioni di categoria, con la collaborazione e il patrocinio di Ministero, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Camera di Commercio di Cuneo, Cassa di Risparmio di Saluzzo e omonima Fondazione, oltre alla collaborazione di sponsor privati.
Tutte le istituzioni presenti hanno riconosciuto nel comprensorio frutticolo cuneese un'area di grande valore non solo produttivo ma anche paesaggistico, dove i produttori hanno saputo trasformare le antiche tradizioni nella frutticoltura moderna, e che 'oggi è un simbolo importante della nostra competitività' ha dichiarato l'On. Mino Taricco.

La manifestazione intende, ogni anno, festeggiare la produzione frutticola, quando le piante sono in fiore, facendo scoprire e valorizzare il lavoro di un intero territorio, in cui si coltivano albicocco, pesco, pero, melo, susino, actinidia, piccoli frutti, nocciolo e castagno.
Presenti alla mostra-mercato gli stand delle OP e delle aziende che fanno parte dell'indotto della produzione, quali imprese di packaging, logistica, macchinari per le pratiche colturali e per i magazzini di condizionamento.
Frutticoltura e paesaggio
Nello stesso giorno dell'inaugurazione, si è svolto l'incontro dal titolo "La storia e il paesaggio della frutticoltura del saluzzese".

Il tavolo dei relatori, introdotto dalla giornalista Renata Cantamessa.
Dopo i saluti del sindaco Ernesto Testa e del presidente di Assortofrutta Domenico Sacchetto, Luca Castellino dell'ONAFruit (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Frutta) ha relazionato su 'La storia della frutticoltura nel Saluzzese' presentando alcune foto di repertorio relativi ai cambiamenti e alle innovazioni, dalle varietà alle tecnologie di conservazione e magazzini di lavorazione e condizionamento, realizzate nel comparto frutticolo negli ultimi 50 anni nell'areale cuneese.
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E' seguito poi l'intervento dei ricercatori del DISAFA dell'Università di Torino.
Gabriele Loris Beccaro ha svolto un intervento sul paesaggio tradizionale della frutticoltura, illustrando progetti di interesse nazionale e regionale.

Nell'illustrare il paesaggio saluzzese come un mosaico frutticolo, Beccaro spiega: "I paesaggi degli alberi da frutto sono storici e moderni, statici e dinamici, e portano valore aggiunto ai frutticoltori. Il valore del paesaggio remunera chi lo cura".

Paola Gullino (foto qui sopra) e Marco Devecchi hanno illustrato alcuni strumenti di certificazione del paesaggio frutticolo saluzzese, che vanno da indagini storiche per comprendere quale è stata l'evoluzione della frutticoltura, fino alla pianificazione futura della gestione del territorio per il mantenimento e miglioramento del paesaggio; il tutto attraverso la partecipazione di chi vive e percepisce il territorio.
Gullino riferisce: "Abbiamo chiesto ai ragazzi di diverse scuole secondarie di primo grado: Quali sono gli elementi che caratterizzano il paesaggio frutticolo?. Gli studenti interpellati, hanno risposto (nell'ordine di impatto visivo-emozionale): 1) fioritura, 2) filari, 3) cascine e castelli".

Il discorso paesaggistico è proseguito con l'intervento di Devecchi: "Trasformare la frutta in prodotto d'eccellenza significa anche legare il paesaggio frutticolo al prodotto finale e farlo conoscere al consumatore. Tutelare e proteggere il paesaggio frutticolo a livello turistico ed economico, anche mediante attività extra-agricole opportunamente organizzate. Incentivare iniziative per il riconoscimento del paesaggio frutticolo piemontese. La conservazione e la valorizzazione dei paesaggi agrari tradizionali sono considerate priorità a livello nazionale e internazionale".

Marco Devecchi.
A proposito di promozione del territorio, Domenico Sacchetto ha presentato un nuovo opuscolo a vignette, indirizzato ai bambini delle scuole elementari, intitolato 'Piacere, io sono una Mela Rossa IGP'. L'opuscolo può essere direttamente richiesto dalle scuole (www.assortofrutta.eu).

"Un'immagine di qualità del paesaggio, ricade anche sul prodotto: creare un contesto in cui vivere perché è bello e non solo perché economicamente produttivo rappresenta un altro punto di forza per questo territorio", ha concluso l'On. Mino Taricco.

Renata Cantamessa e l'On. Mino Taricco.
Al termine delle relazioni è stato consegnato il premio Fruttinfiore ai Fratelli Riccardo e Guido Rosatello che, sulle orme del padre, sono stati attori di primo piano nell'evoluzione della moderna meccanizzazione frutticola e continuano ancora oggi nella costruzione di macchine agricole.

Il momento della consegna del premio.
Nella motivazione del premio si legge: "Hanno agevolato il lavoro dei frutticoltori grazie all'invenzione, tra gli altri, di carri raccolta Columbia e di altre attrezzature fondamentali per il miglioramento della produzione. Con le loro macchine agricole, hanno esportato in tutto il mondo non solo prodotti di ottima qualità, ma anche il nome di Lagnasco".