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Urgente ricorso al giudice competente

"Coop Italia: "Consideriamo illegittimo il provvedimento sanzionatorio dell'Antitrust"

Riguardo alla notizia della sanzione a Coop Italia da parte dell'Antitrust per violazione dell'articolo 62 su ricorso del fornitore Celox, un grossista di pere e non un produttore (leggi qui), il gruppo distributivo replica quanto segue.

"In relazione al caso singolo a noi contestato, di cessazione del rapporto con il grossista di Ortofrutta Celox, consideriamo illegittimo il provvedimento sanzionatorio dell'Antitrust e riteniamo l'impostazione complessiva grave e foriera di ostacoli per il corretto svolgersi dei rapporti commerciali in un settore delicato come quello agricolo. Ad essere colpita è complessivamente la politica di acquisto di quella grande distribuzione attenta alla valorizzazione del territorio, dei prodotti locali, dei produttori piccoli e medi. Per questa ragione Coop Italia proporrà urgente ricorso al giudice competente, riservandosi ogni azione nelle diverse sedi a tutela dei suoi legittimi comportamenti, ma anche e soprattutto a tutela dei valori che da sempre ispirano la sua azione".

"Un provvedimento che presenta gravi illegittimità per le carenze nella fase istruttoria, per l'assoluta genericità della motivazione e per la violazione del principio di contraddittorio. Riteniamo infatti che non siano state valutate adeguatamente le argomentazioni presentate da Coop Italia a dimostrazione del suo operato basato sulla trasparenza e correttezza di tutti i rapporti commerciali". La scelta di Coop è quella di accorciare la filiera e di rivolgersi più direttamente ai produttori agricoli, per favorire l'accesso diretto al mercato e una miglior distribuzione del valore a favore dei consumatori e degli stessi produttori primari.

"Ma ad essere ancora più grave è l'impostazione complessiva del provvedimento AGCM - continua Coop - che di fatto lede i principi della libera concorrenza e può generare contraccolpi negativi proprio nei confronti di quei piccoli e medi produttori che vorrebbe tutelare, da sempre suoi alleati in un settore delicato qual è quello agricolo. Partendo dal singolo caso analizzato, infatti, si afferma che di per sé le dimensioni di impresa determinano uno squilibrio contrattuale e di conseguenza vengono considerati ingiustificatamente gravosi sconti che sono invece frutto di una libera negoziazione, a cui un fornitore può decidere liberamente di aderire o no".
Data di pubblicazione: