Monsanto rinuncia all'acquisizione di Syngenta
Il gruppo elvetico, in particolare, ha giudicato insufficiente l'ammontare della penalità in caso di rescissione, pur salita da 2 a 3 miliardi di dollari. Tale cifra, secondo Syngenta, sottovalutava notevolmente le difficoltà che l'operazione avrebbe incontrato nell'ottenere un via libera dalle autorità antitrust.
Agli azionisti di Monsanto lo sfumare del matrimonio tra i due colossi dell'agrochimica non è dispiaciuto: il titolo della compagnia americana avanza del 7,4%, mentre Syngenta cala del 13,7%. Resta intanto alla finestra la tedesca Basf, che aveva dato a intendere di voler lanciare un'offerta concorrente a quella di Monsanto.