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Sistema pubblico di certificazione etica del lavoro dal primo settembre 2015

La lotta al caporalato in agricoltura si fa anche premiando le aziende virtuose

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) rende noto che si è riunita la Cabina di regia della "Rete del Lavoro agricolo di qualità", l'organismo autonomo nato per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità e delle criticità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo.

Dal primo settembre 2015
le aziende agricole interessate potranno aderire alla Rete tramite il sito www.inps.it.

Per la prima volta in Italia si istituisce un sistema pubblico di certificazione etica del lavoro. Con la "Rete del lavoro agricolo di qualità", sarà possibile fare un percorso di contrasto al fenomeno dello sfruttamento e dell'illegalità nel lavoro agricolo e avviare un percorso di semplificazione e di trasparenza per le aziende. Si prevede inoltre un sistema premiante per le imprese che aderiranno alla Rete ed entreranno nel circuito. Della cabina di regia, presieduta dall'Inps, fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.

"Il Certificato di qualità – ha sottolineato il presidente della Cabina di regia, Fabio Vitale - non va inteso come un banale 'bollino' di natura burocratica, bensì come esito concreto di un percorso di innovazione culturale, che a seguito di puntuali verifiche preventive effettuate anche grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni di categoria, andrà a comporre una 'griglia selettiva' atta a individuare, valorizzare e premiare le aziende virtuose".

Il coordinamento tra istituzioni e parti sociali sarà ulteriormente rafforzato con il completamento dell'iter parlamentare del collegato agricoltura, che prevede l'adesione alla Rete, attraverso la stipula di convenzioni, degli sportelli unici per l'immigrazione, delle istituzioni locali, dei centri per l'impiego e degli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura: per il rilancio del settore e per un rafforzamento del lavoro sul piano della legalità.

Possono fare richiesta per entrare nella Rete le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti:

a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto;

b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a);

c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

Rafforzate le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità
Nel frattempo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, hanno deciso di rafforzare le iniziative per accertare e contrastare i fenomeni di caporalato, lavoro "nero" o irregolare, e di assicurare il rispetto delle condizioni di sicurezza in cui devono operare anche i lavoratori del settore agricolo

A questo fine, la Direzione Generale per l'attività ispettiva del Ministero del Lavoro ha dato indicazione alle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro di coinvolgere i responsabili dei servizi prevenzione delle ASL nelle attività di vigilanza già programmate e sulla base di intese preventive o prassi consolidate.

Proprio per il settore, il Ministero del Lavoro ha già programmato specifiche attività di vigilanza, partendo da una analitica mappatura delle aree geografiche che negli ultimi anni hanno fatto registrare la maggiore concentrazione dei fenomeni di irregolarità e delle criticità.

Il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha commentato su Facebook: "A settembre andrà in discussione la proposta di legge per il rafforzamento delle misure di contrasto al caporalato. Il governo c'è e lavora con tenacia al contrasto di questa piaga inaccettabile in agricoltura e non solo".
Data di pubblicazione: