Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

La SFT di Trento entra in Apofruit Italia: cosi' le mele bio trentine andranno in tutto il mondo

E' stato siglato in questi giorni un accordo tra la OP Apofruit Italia e la cooperativa S.F.T. (Società Frutticoltori Trento), importante realtà produttiva del nord Italia.

"Il primo luglio il consiglio di amministrazione della S.F.T. ha deliberato all'unanimità l'adesione alla nostra OP - dichiara a FreshPlaza il direttore generale Ilenio Bastoni (nella foto accanto) - Si tratta di un accordo che darà una svolta alla commercializzazione delle mele biologiche, su scala italiana ma anche internazionale. Il piano prevede infatti che l'intera produzione di mele bio di S.F.T, pari a 4.000 tonnellate delle diverse varietà, sia commercializzata a marchio Almaverde Bio, con la gestione affidata alla filiale bio del Gruppo, Canova".
 
"L'accordo - prosegue Bastoni - determinerà anche una razionalizzazione dei costi globali della filiera, grazie alle sinergie in fase di acquisto, di logistica e servizi, ma soprattutto ci rafforza nel settore biologico, in particolare andando a completare l'offerta di mele. Una collaborazione che migliorerà i risultati dei produttori soci delle due cooperative. Senza dimenticare l'aumento delle capacità competitiva sui mercati internazionali, in particolare in Medio Oriente, nell'area del Sud Mediterraneo e sui nuovi mercati in Asia e Sud America".

"Questo sistema di reti d'impresa che Apofruit ha avviato anche con altre realtà del settore è per noi un modello di sviluppo replicabile in diverse aree e con differenti prodotti - conclude Bastoni - Manteniamo forte l'identità dell'impresa e il legame con il territorio grazie al rapporto diretto tra struttura e soci ma, allo stesso tempo, acquisendo i vantaggi di grandi progetti innovativi che portano valore alla produzione".


A sinistra il presidente di S.F.T. Mauro Coser e a destra il direttore generale Armando Paoli.

Da parte sua, il direttore di S.F.T, Armando Paoli, concorda sugli obiettivi comuni: "Abbiamo aderito al progetto di Apofruit – dichiara – perché è una occasione di crescita per i nostri prodotti e i nostri associati, puntando sullo sviluppo di mercati emergenti e di politiche di marca che richiedono, necessariamente, sinergie e aggregazioni strategiche senza le quali difficilmente si riuscirebbero a centrare gli obiettivi".

La S.F.T. associa circa 450 produttori della provincia di Trento che coltivano 770 ettari di mele, 27 di kiwi, 18 di ciliegie e 2,5 di susine per un totale di oltre 800 ettari e una produzione di quasi 39.000 tonnellate. Delle quali è significativa la produzione di mele biologiche, coltivate su circa 98 ettari. Il valore della produzione commercializzata della società raggiunge i 21,2 milioni di euro.

Apofruit è una grande cooperativa di produttori ortofrutticoli (oltre 3.600 soci) con sede a Cesena, soci e stabilimenti su tutto il territorio nazionale (10 stabilimenti e nove centri di ritiro e stoccaggio). Conta su una produzione annua di 183.000 tonnellate per un valore della produzione di 184 milioni di euro. Fanno parte del Gruppo Apofruit anche Mediterraneo Group (33 milioni di euro di fatturato) e la società per il biologico Canova (59 milioni di euro). Il fatturato consolidato del Gruppo raggiunge i 231 milioni. E' licenziataria dei marchi Solarelli e AlmaverdeBio.