Rinasce la patata Ricciona di Napoli
"Sapevamo che qualcuno ancora la coltivava", spiegano a FreshPlaza Giuseppe D'Aniello e Gerardo Gaudiano, rispettivamente presidente e direttore dell'OP Campania Patate. L'organizzazione campana di produttori era infatti sulle tracce di questa varietà, proprio per questo suo legame con le tradizioni della cucina napoletana, ma anche e soprattutto per le sue qualità: "Sappiamo - continuano i due - che le alternative, cioè le nuove varietà, danno una soddisfazione agronomica maggiore, alla vista sono più belle, più facili da coltivare, la resa è maggiore, ma la qualità è tutta un'altra cosa, complici anche i terreni particolarmente fertili nel napoletano. Per capire quanto sia buona la Ricciona, bisogna mangiarla: è un'esperienza".
La presentazione del progetto Pat.Ri.Na. e della patata Ricciona allo stand dell'OP Campania Patate a Fruit Innovation (MI). Da sinistra a destra Gerardo Gaudiano, Giuseppe D'Aniello e Antonio Galeota, rispettivamente direttore, presidente e responsabile vendite dell'OP
La ricerca alla fine si rivela un successo: ad Agerola (NA) vengono ritrovati i tuberi di Ricciona e da lì prende le mosse il progetto Pat.Ri.Na. (acronimo appunto di Patata Ricciona di Napoli), in collaborazione con il CRA-Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e con l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania, e le società cooperative Salco e Ortoverde, per la riscoperta e la moltiplicazione di questa varietà tradizionale, dal maggio 2012 iscritta nel Registro Nazionale delle Varietà da Conservazione.
Così da Agerola il tubero è volato in Scozia per la sanificazione e l'eliminazione delle malattie, e poi a Brunico (BZ) presso la Cooperativa Produttori Sementi per la moltiplicazione del seme; quest'anno finalmente verranno piantati i primi areali, per un massimo di 30 ettari.
"Essendo una varietà tardiva - riprendono presidente e direttore dell'OP Campania Patate - a metà luglio avremo il primo raccolto, stimato tra i 9 e i 10mila quintali, mentre a settembre ne arriverà la commercializzazione sugli scaffali, grazie all'interessamento di Conad". Al dettaglio verranno vendute confezioni da 2 chili, per la ristorazione da 8 chili.
La patata Ricciona è un tubero a pasta bianca, caratterizzato da una forma molto tondeggiante e dalla presenza di due 'occhi' profondi; quella che nelle moderne cultivar sarebbe un'imperfezione, diventa così un tratto distintivo per questa varietà tradizionale, tanto che la promozione richiama i due occhi con un simpatico smile che è il logo della Ricciona. Altra peculiarità di questa varietà è la lunga dormienza anche senza l'uso di antigermoglianti chimici. Il suo uso principale è nella preparazione di insalate, purè, gnocchi e per la cottura in forno.
Il tavolo dei relatori al convegno di presentazione del progetto Pa.Tri.Na a Fruit Innovation. Da sinistra a destra Giuseppe D'Aniello (Presidente OP Campania Patate - capofila del progetto Pa.Tri.Na); Gerardo Gaudiano (Direttore OP Campania Patate - capofila del progetto Pa.Tri.Na); Filippo Diasco (Dirigente Politiche Agricole e Forestali, settore Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Campania); Carmela Perla (Responsabile tecnico-amministrativo del progetto)
A Fruit Innovation, la fiera dedicata all'innovazione nell'ortofrutta recentemente conclusasi a Milano, l'OP Campania Patate ha presentato i primi risultati del progetto Pat.Ri.Na.
Contatti:
Giuseppe D'Aniello - presidente
OP Campania Patate S.c. a r.l.
Via dei Goti 408
84012 Angri (SA)
Tel.: (+39) 081 949652
Fax: (+39) 081 19735557
Email: info@campaniapatate.com
Web: www.campaniapatate.com / www.patataricciona.it