Nuova Zelanda: aggiornamento di Zespri sulla resistenza del batterio Psa agli antibiotici
Il settore dei kiwi continua a essere il più redditizio tra tutti quelli primari in Nuova Zelanda, dato che l'industria ha imparato a gestire la fitopatia e a crescere con profitto, mentre si prevede che i volumi aumenteranno in maniera massiccia nei prossimi anni.
I dirigenti hanno risposto alle domande relative a due frutteti della Bay of Plenty nei quali si è rilevata una resistenza del batterio alla streptomicina. "Non è stata richiesta nessuna ulteriore comunicazione - secondo un portavoce Zespri - E' in atto una strategia di gestione della problematica batteriosi e questi risultati non giungono inaspettati. Stiamo lavorando per comprenderne le implicazioni per il settore neozelandese".
Sia per il rame che per gli antibatterici, la resistenza si è sviluppata oltremare nei ceppi di Psa-V, ma finora non era stata individuata una resistenza al rame nei test condotti in Nuova Zelanda. "Zespri e l'ente Kiwifruit Vine Health (KVH) hanno una strategia di gestione della resistenza che è stata comunicata al settore, incoraggiando i coltivatori a utilizzare tecniche alternative al controllo con agrofarmaci e ad alternare l'uso di prodotti protettivi contro il batterio Psa-V".
Anche se con l'arrivo della batteriosi i costi per i coltivatori neozelandesi sono aumentati, i forti profitti hanno fatto sì che la produzione del kiwi rimanesse un settore redditizio.
Zespri continuerà a lavorare con KVH per comprendere cosa significheranno le nuove scoperte per il settore. Intanto, nel settore dei kiwi si sta considerando anche di affidarsi a prodotti antibatterici.
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