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La Francia chiude le frontiere a tutto il materiale vegetale dalla Puglia a rischio Xylella

di Rossella Gigli - Chief editor/Manager FreshPlaza.IT

Non è ancora chiaro a quali materiali si faccia riferimento, visto che il batterio Xylella fastidiosa può infettare oltre 200 specie vegetali appartenenti a 50 diverse famiglie botaniche: quel che è certo è che il ministro all'agricoltura francese, Stéphane Le Foll, dopo aver chiesto misure europee già il 16 gennaio scorso, ha deciso in data 3 aprile 2015 di procedere con decreto allo stop delle importazioni di materiale vegetale dalla Puglia. La Francia è il primo Paese europeo ad adottare una tale "misura di salvaguardia".

In una nota del ministero francese si legge: "Il batterio Xylella fastidiosa, che è trasmesso e disperso tramite insetti, attacca diverse specie di piante (vite, agrumi, prunus, caffè, avocado, erba medica, oleandro, quercia, acero, ecc). Conduce alla massiccia moria di alcune specie di interesse economico (agrumi, viti, ulivi). Non esiste un metodo diretto della lotta contro i batteri. Una volta avvenuta la contaminazione, solo l'eradicazione totale delle piante contribuisce a sradicare la malattia".



"Il governo italiano si farà sentire, è un embargo ingiustificabile", tuona Enzo Lavarra, consigliere del ministro alle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e delegato alla gestione dell'emergenza Xylella. Il Ministro stesso ha dichiarato: "Sarò in Puglia la prossima settimana per un incontro operativo con Regione, Commissario straordinario di Protezione civile e il comitato scientifico che lavora sull'emergenza oltre che con il territorio. Nel fare questo deve anche essere chiaro che noi difenderemo in ogni sede i nostri interessi nazionali".

La lettera di Vendola
Il governatore della Puglia Nichi Vendola, in una lettera al premier Renzi e al ministro per le Politiche agricole scrive: "Ci aspettiamo un immediato intervento del Governo contro il provvedimento adottato da un altro Stato membro dell'Unione che, attivando una misura di salvaguardia, viola la decisione comunitaria e si pone in procedura di infrazione creando un grave danno all'economia della Puglia".

"Si consideri poi – continua Vendola - che L'EFSA (European Food Safety Authority) ha giudicato la legislazione fitosanitaria in vigore (Direttiva 2000/29/CE) inefficace a prevenire l’introduzione in Europa di Xylella poiché ha chiuso la porta (divieto di importazione da paesi terzi) a due portatori, vite e agrumi, ma ha lasciato altre 298 porte aperte, consentendo l’importazione di altrettante specie ospiti a rischio. Pertanto l'EFSA, indirettamente, considera il Salento vittima dell’inefficacia della legislazione europea e, paradossalmente, l'Unione europea applica alla vittima la pena che si dà al colpevole, ossia pretende misure pesantissime, quali il controllo dei vettori e l'abbattimento di piante infette, previste con senso di responsabilità dal piano operativo del Commissario straordinario, e senza il riconoscimento di alcun contributo".

Fedagri chiede interventi immediati
"Un comportamento incomprensibile e contrario ad ogni logica politica, quello attuato dal governo francese". Così commenta il Presidente nazionale di Fedagri/Confcooperative Giorgio Mercuri, che chiede: "Un immediato intervento del governo italiano e delle istituzioni europee competenti per far ritirare il provvedimento alla Francia, al fine di scongiurare che si inneschino reazioni a catena".

Nei prossimi giorni, annuncia Mercuri, il coordinamento Agrinseme si attiverà per verificare le procedure a tutela della Puglia. Il danno per l'economia regionale sarebbe di dimensioni notevoli, dal momento che la sola Puglia vale quasi il 10% dell'intero comparto agricolo nazionale, ossia circa 4 miliardi di euro e che viti, ulivi e agrumi rappresentano quasi la metà di questo valore. "Ogni anno l'agricoltura pugliese - sottolinea Mercuri - esporta quasi 200 milioni di euro di prodotti agricoli, destinati quasi tutti verso il mercato europeo. Cosa accadrebbe se tutti gli Stati europei si comportassero come la Francia?"

Coldiretti: guerra commerciale senza precedenti
"Una decisione arbitraria assunta al di fuori del diritto comunitario che rischia di scatenare una guerra commerciale senza precedenti". Questa, invece, la reazione della Coldiretti alla decisione del ministro francese Le Foll. "I tempi, i modi e i contenuti del provvedimento appaiono sproporzionati e irrispettosi e per questo del tutto inaccettabili, ma vale la pena anche ricordare - precisa la Coldiretti - che l'Italia è vittima della mancanza di controlli alle frontiere dell'Unione europea da dove è arrivata la malattia".