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L'ottavo Forum per il futuro dell'agricoltura

FFA 2015 invita a ricostruire la fiducia e riconoscere gli obiettivi comuni per un'agricoltura sostenibile

Con un bagaglio di sette anni di dibattiti aperti sul futuro dell'agricoltura, ieri, martedì 31 marzo 2015, a Bruxelles si è tenuta l'ottava edizione dell'annuale Forum for Agriculture (FFA), iniziativa della European Landowners’ Organization (ELO) e di Syngenta. Presenti oltre 1.500 partecipanti tra oratori e delegati.

Quest'anno l'ordine del giorno riguardava gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite come slancio per l'agricoltura europea. Il Forum si è focalizzato su questioni chiave per il futuro della produzione agricola dell'UE, sulla conservazione dell'ambiente e sul benessere del consumatore. Decision maker internazionali hanno cercato di proporre soluzioni innovative e stimolanti. Come sempre, FFA ha riunito luminari provenienti da varie istituzioni internazionali, come la Commissione europea, il Consiglio europeo, il Parlamento europeo, la filiera agroalimentare, le ONG e le imprese legate al settore.

FFA ha invitato tutte le parti a riconoscere la necessità di un cambiamento e di una partnership di lunga durata per lo sviluppo globale di un'agricoltura sostenibile. In un periodo di crisi economica e a seguito delle recenti negoziazioni sulla Pac, si sente il bisogno urgente di trovare nuovi modi di migliorare sia la produttività agricola sia la protezione dell'ecosistema e della biodiversità.




Il Forum ha pertanto invitato gli agricoltori e il settore dell'agro-business a intensificare gli sforzi per fornire cibo sano e in abbondanza, riducendo la pressione sulle risorse naturali e sul clima.

Dopo i saluti iniziali, Franz Fischler, presidente FFA 2008-2014, ha passato le consegne al neo presidente di FFA Janez Potočnik, nonché presidente della Fondazione per gli investimenti rurali in Europa (RISE Foundation). Nel prendere la parola, oltre a elogiare il lavoro svolto da chi lo ha preceduto, Potočnik ha sottolineato: "In Europa produciamo circa 90 milioni di tonnellate di rifiuti all'anno e una parte considerevole potremmo facilmente evitarla. Dobbiamo lavorare su efficienti tecniche di produzione, scelte alimentari sostenibili e riduzione degli scarti e questo sarà possibile solo grazie all'impegno congiunto di agricoltori, industria alimentare, retailer e consumatori".

Successivamente è intervenuto Arun Gandhi (foto sotto durante il suo intervento), uno dei nipoti del leggendario leader indiano Mohandas K. "Mahatma" Gandhi e autore di Total Nonviolence, il quale ha sottolineato che il problema al giorno d'oggi non è solo quello di produrre più cibo, ma come distribuire ciò che si produce in maniera equa. "E' vergognoso che nel 21mo secolo ci siano ancora così tante persone che muoiono di fame. Dobbiamo dedicarci ad azioni costruttive - non beneficenza - in grado di aiutare le persone a sostenersi".


(Foto: Twitter)

La giornata ricca di presentazioni e dibattiti è stata poi suddivisa in quattro sessioni: sicurezza alimentare, ambiente, innovazione, commercio. Di seguito alcuni dei principali interventi.

Phil Hogan, commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha commentato: "L'Europa è il principale importatore ed esportare mondiale di prodotti agroalimentari e ha la responsabilità di promuovere la sicurezza alimentare. E' necessario focalizzarsi su come produrre di più utilizzando meno in maniera sostenibile".

"L'innovazione - ha continuato Hogan - è la chiave per una sicurezza alimentare sostenibile. Attraverso l'innovazione si riesce a conseguire l'efficienza delle risorse, ad adattarsi ai cambiamenti climatici, a migliorare la sicurezza alimentare, la diversità e la qualità mantenendo la competitività del settore agroalimentare e creando sempre più posti di lavoro nelle aree rurali".

A parlare anche Amina Mohammed, consigliere speciale delle Nazioni Unite per gli obiettivi di sviluppo post-2015, che ha aperto il suo intervento chiedendo: "Dove sono le donne? Vedo un sacco di uomini". In un business come questo, la speaker ha voluto anche evidenziare il ruolo delle donne in agricoltura e le sue difficoltà, per poi proseguire: "Nei nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l'agricoltura sostenibile e i sistemi alimentari sono fondamentali per raggiungere lo scopo primario di porre fine alla povertà estrema, dovunque e attraverso lo sviluppo rurale sostenibile e la prosperità rurale".

"Rappresentiamo la prima generazione - ha sottolineato Amina Mohammed - che può mettere la parola fine sulla povertà, ma l'ultima a incidere davvero sul cambiamento climatico, che è reale e parte dello sviluppo sostenibile".

Karmenu Vella, commissario europeo per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "Obiettivi realistici e normative intelligenti in materia di economia circolare possono contribuire a mitigare il nostro deficit di risorse, a rafforzare la nostra competitività e, nello stesso tempo, a migliorare il nostro sviluppo sostenibile".

"Il futuro della nostra agricoltura dipende completamente dal tipo di agricoltura che si sceglie. La Commissione europea ha fatto la sua scelta".

Nel corso dell'evento, Thierry de l'Escaille, segretario generale di ELO, ha osservato: "L'innovazione è fondamentale. Da agricoltori e responsabili del territorio abbiamo bisogno di migliore accesso e comprensione degli strumenti innovativi, delle nuove pratiche e di nuovi modi di pensare. Tutti gli attori della catena del valore, inclusi ONG, trasformatori e industria, devono perciò inaugurare un nuovo periodo di relazioni aperte e basate sulla fiducia".


(Foto: Twitter)

"Rendere l'agricoltura più sostenibile - ha affermato Jon Parr, direttore operativo di Syngenta - richiede diversi modi di pensare e di operare. Ed è ciò su cui si basa il Good Growth Plan di Syngenta. Però abbiamo anche bisogno di altri soggetti interessati a cambiare la loro mentalità e il loro approccio al fine di collaborare per dotare i produttori delle moderne pratiche agricole e delle tecnologie innovative di cui hanno bisogno per essere sostenibili a livello economico e ambientale".

L'ultima sessione è stata dedicata al tema "La competitività europea attraverso partnership commerciali internazionali e la crescita agricola mondiale". Non sono mancate considerazioni approfondite sull'accordo transatlantico USA-UE sul commercio e gli investimenti (TTIP) e sugli accordi di libero scambio con altri Paesi.


L'Unione europea è il più grande esportatore di cibo nel mondo. Nel 2013 le esportazioni hanno raggiunto un valore di 120 miliardi di euro e un avanzo commerciale agricolo di 18,6 miliardi di euro.

Inoltre è stato sottolineato che ottenere un miglior sistema per il commercio globale è di importanza vitale per l'agricoltura (trasporti, pagamenti diretti, ecc). Come in ogni settore, anche in agricoltura è necessario che ogni attività risulti più efficiente possibile.

Per maggiori informazioni: www.forumforagriculture.com