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Grazie al contributo di Isa (Mipaaf), la piemontese Rivoira realizzera' una delle centrali ortofrutticole piu' moderne al mondo

In un periodo di crisi economica e continuo calo dei consumi di ortofrutta, c'è un'azienda che investe quasi venti milioni di euro per essere all'avanguardia e competere nel mercato internazionale. E' la piemontese Rivoira di Verzuolo (CN) che, grazie anche al contributo di Isa, società finanziaria del Mipaaf-Ministero delle politiche agricole, ha avviato i lavori per realizzare un nuovo impianto di lavorazione e conservazione delle mele.


Veduta aerea del magazzino del Gruppo Rivoira in Piemonte

Lo stabilimento, interamente dedicato alle mele piemontesi, si svilupperà su tre piani per 9mila metri quadrati coperti di superficie e dovrebbe essere pronto tra luglio e agosto 2016. Sarà il più tecnologico esistente sul mercato e porterà la capacità produttiva dalle attuali 51mila tonnellate a circa 63mila entro il 2017/18, con un fatturato previsto che sfiorerà i 60 milioni di euro.

La partnership tra Rivoira e Isa è stata presentata ieri, 11 marzo 2015 a Roma, durante una conferenza stampa al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. All'incontro hanno presenziato il viceministro dell'Agricoltura Andrea Olivero, il vicepresidente di Rivoira Giovanni & Figli Spa Michelangelo Rivoira, l'amministratore unico di Isa Spa Enrico Corali e il capodipartimento delle politiche competitive e della qualità agroalimentare Luca Bianchi.


Sopra e sotto: il tavolo della conferenza stampa.



L'investimento complessivo di 19,3 milioni di euro programmato in 15 anni, sarà dunque misto pubblico-privato. Il finanziamento a tasso agevolato sarà di nove milioni, con un pre-ammortamento di 5 anni.

Isa entrerà con una quota minima di capitale sociale per poter avere un rappresentante nel consiglio d'amministrazione della società Rivoira, in modo da poter erogare il finanziamento e controllare che i fondi vengano spesi per lo scopo previsto.

Dal 2006 Rivoira detiene l'esclusiva per la coltivazione e la commercializzazione in Europa, Russia, India, Nord Africa e Paesi Arabi della mela Ambrosia, varietà nata in Canada da un incrocio spontaneo. Nello stabilimento del cuneese vengono confezionate oltre 50mila tonnellate di mele provenienti da aziende italiane.



Oltre a ridurre i costi di lavorazione di circa il 30%, con il nuovo stabilimento Rivoira potrà incrementare i volumi di frutta lavorata, praticamente tutti destinati all'export verso Emirati Arabi, Arabia Saudita e Nord Africa. Tre mercati che oggi assorbono il 41% delle spedizioni e che, nel giro di tre anni, dovrebbero salire al 54%. Il nuovo sito sarà uno dei più moderni al mondo: potrà processare 200 pallet all'ora, i movimenti delle merci saranno tutti in verticale e non in orizzontale, tutto sarà gestito da guide ottiche e gli standard di sicurezza molto elevati.

"Avevamo programmato di realizzare il nuovo stabilimento nel 2020 – ha spiegato Michelangelo Rivoira – ma poi la batteriosi del kiwi, con la conseguente riconversione delle colture piemontesi alla mela rossa ci ha convinti ad accelerare i tempi: è stato un lungo lavoro che ha impiegato due anni solo per la progettazione, ma adesso anche grazie a Isa i lavori sono partiti e tra poco più di un anno dovremmo essere pronti".

"L'investimento di Isa nell'azienda Rivoira è la dimostrazione della capacità di mettere a sistema azioni coerenti e di ampio respiro per sostenere la competizione e confermare il primato dei nostri prodotti – ha detto il viceministro Andrea Olivero – e poi con la crisi dei consumi dell'ortofrutta è fondamentale puntare sull'export. Con investimenti di questo tipo si garantisce anche la tracciabilità dei prodotti italiani e si dà linfa a uno dei settori più importanti dell'agroalimentare, perché è quello che fornisce il maggior profitto per i produttori".


Andrea Olivero e Michelangelo Rivoira.

"Con queste azioni Isa svolge un effetto leva per lo sviluppo – ha precisato l'amministratore unico di Isa Enrico Corali, affiancando e supportando gli imprenditori che puntano sulla produzione nazionale offrendo loro uno strumento snello e una partnership finanziaria stabile, sebbene minoritaria e temporanea. Le nostre condizioni sono migliori di quelle offerte da qualsiasi banca – ha aggiunto – ovviamente per poter accedere ai finanziamenti le aziende devono rispettare determinati parametri patrimoniali".

"Vogliamo provare a costruire un piano industriale per il comparto agroalimentare italiano e favorire l'internazionalizzazione delle aziende – ha detto Luca bianchi – questo è solo un pezzo di una strategia più ampia che prevede due miliardi di euro di investimento da parte di Isa nel prossimo triennio".

Autore: Simone Martarello per FreshPlaza
Data di pubblicazione: