La principale contestazione riguarda l'erroneo collocamento delle sonde di rilevamento della temperatura del carico all'interno dei container. Anche scarti di pochi centimetri nella disposizione delle sonde hanno determinato il respingimento dei carichi.
Simona Rubbi, responsabile Progettazione e Legislazione del Cso-Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara, riferisce a FreshPlaza: "Siamo rimasti sorpresi dall'improvviso irrigidimento delle autorità di Taiwan, le quali già a settembre avevano notificato i propri reclami e precisazioni. Purtroppo tale documentazione, non seguendo il corretto iter per il suo inoltro alle autorità competenti in Italia, ha generato un ritardo nell'acquisizione delle rettifiche richieste da parte delle nostre imprese esportatrici. Appena ne siamo venuti a conoscenza, abbiamo operato per apportare le opportune modifiche e, almeno per quanto riguarda i carichi in partenza dall'Emilia-Romagna, non abbiamo ricevuto altre contestazioni. Pare che i maggiori contraccolpi negativi si siano registrati in Piemonte".
Le norme di posizionamento delle sonde termiche all'interno dei container devono essere scrupolosamente seguite. I vettori marittimi, i cui tecnici - sotto la supervisione del servizio fitosanitario di ciascuna regione italiana - si occupano materialmente della disposizione delle sonde, hanno provveduto a fornire istruzioni più dettagliate a tal proposito. Pare che le sonde, oltre ad essere posizionate in un punto preciso del container, debbano formare tra loro, con riferimento alla disposizione dei pallet, un triangolo isoscele.
Nel frattempo, i carichi di kiwi respinti sono stati dirottati prevalentemente verso Hong Kong, dato che non vigono qui particolari requisiti fitosanitari; ciò ha creato tuttavia una situazione di congestione e ingolfamento che si è protratta fino alle festività natalizie.
"Non conosciamo - conclude Rubbi - lo stato della situazione al momento".