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Un aggiornamento da parte dei costitutori del Mandared: il premiato mandarino ibrido a pigmentazione rossa

Il Mandared, che viene riportato nei registri di breeding del CRA-ACM con la sigla C 1732, deriva dall'incrocio del clementine Nules con una selezione tetraploide di Tarocco. La natura triploide dell'ibrido gli assicura pertanto la completa apirenia anche in casi di impollinazione incrociata.

Inoltre la pigmentazione rossa dei suoi frutti rappresenta un'assoluta novità per il comparto dei mandarini (easy peelings). Così pure la maturazione medio-tardiva ne consente la commercializzazione in un periodo successivo a quello del clementine, la cui produzione determina frequentemente nei mercati europei un eccesso di offerta.

I ricercatori e costitutori Giuseppe Reforgiato Recupero, Giuseppe Russo e Santo Recupero del C.R.A.-A.C.M. Centro di Ricerca per l'Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale (Catania) fanno il punto sulla situazione del Mandared, a nove anni dalla prima comunicazione ufficiale (HortScience, 40 (3): 516-520, 2005).



Attualmente sono stati realizzati accordi di valutazione in molti Paesi e sono stati costituiti in Italia due trademarks (Mandarossa, DolceMandarò) per la sua commercializzazione.

Anche se su limitate produzioni, i primi riscontri nei mercati da parte degli addetti ai lavori consentono di esprimere un cauto ottimismo. Recentemente è stato riportata su FreshPlaza la notizia di un lusinghiero premio rilasciato al Mandarossa da parte del Fresca Group (clicca qui).

Per quanto riguarda il suo management, come tutte le novità vegetali, vanno certamente testate ed individuate le più appropriate tecniche colturali, portainnesti ed ambienti pedoclimatici, allo scopo di esaltare le caratteristiche produttive e ridurre alcuni aspetti negativi (ad es. la cascola dei frutti in pre-raccolta e la spinescenza). Recentemente (2012) presso l'azienda sperimentale di Palazzelli del CRA-ACM è stata impiantata una prova di portinnesti ed alcuni soggetti sembrano indurre una più precoce entrata in produzione, ma è ancora necessario aspettare 1-2 anni per avere dati più significativi.



Infine, sempre per evitare informazioni fuorvianti, i costitutori fanno presente che insieme al C 1732 è stata effettuata in passato una propagazione vegetativa collaterale dell'iniziale ibrido con la sigla C 2710. Presunte attribuzioni di diversità genetica a questa propagazione vegetativa che lasciava intravedere una maggiore pigmentazione dei frutti ed una ridotta cascola in pre-raccolta hanno indotto alcuni vivaisti, peraltro non autorizzati, a proporsi per la commercializzazione del C 2710 come Mandared 2.

Successive analisi effettuate con marcatori molecolari non hanno consentito di individuare alcuna variabilità genetica esistente tra le due accessioni. Inoltre le analisi qualitative effettuate in vari campi sperimentali nel corso degli anni non solo non hanno confermato le presunte differenze fisiologiche e/o morfologiche (come si evince dalla foto allegata); in ogni caso si è potuto constatare che lievi e non costanti differenze sono più correttamente riconducibili a fattori esterni (ambiente climatico, stato fitosanitario, portainnesto).

Contatti:
Giuseppe Reforgiato Recupero
C.R.A.-A.C.M. Centro di Ricerca per l'Agrumicoltura e le Colture Mediterranee
Corso Savoia, 190
95024 Acireale (CT)
Tel.: (+39) 095 7653120
Fax: (+39) 095 7653113
Cell.: (+39) 333 8304199
Email: breedcitr@mail.gte.it - giuseppe.reforgiato@entecra.it
Data di pubblicazione: