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Fresh Port, progetto italo-olandese per rivalutare il Meridione d'Italia



Ieri 30 settembre 2014, nel Salone degli Specchi del Comune di Taranto, si è svolto il workshop dal titolo "Il progetto Fresh Port: lo sviluppo del settore agroalimentare e l'implementazione del sistema logistico-distributivo del porto di Taranto".

A moderare l'incontro il giornalista Domenico Palmiotti (a destra nella foto sotto), che ha subito dato la parola al sindaco del Comune di Taranto, Ippazio Stefàno (a sinistra nella foto sotto), per i saluti iniziali di rito. "Ringrazio tutti coloro che hanno avuto l'idea e concretizzato il progetto Fresh Port in poco più di un anno. Quando c'è discussione, trasparenza e unità di intenti, le istituzioni servono ad abbattere le barriere e non a creare ostacoli. Un progetto, questo, che apre nuovi scenari in grado di creare anche opportunità di lavoro."



A seguire è stata la volta dell'ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, S.E. Michiel Den Hond (foto a lato), il quale ha sottolineato la posizione di spicco della nazione olandese nel campo dei trasporti e della logistica.

"Sono davvero onorato di essere qui per discutere del progetto Fresh Port" ha esordito l'ambasciatore che è subito passato a fare un excursus delle varie tappe susseguitesi nell'ultimo anno.

A seguito dei contatti avviati nel maggio 2013, l'Autorità Portuale di Taranto ha sottoscritto un Protocollo di Intesa con la Greenery Italia - società italiana appartenente al gruppo olandese The Greenery - con l'obiettivo di individuare le attività necessarie al rafforzamento di una filiera logistica completa nel settore agroalimentare che incentri i propri traffici intorno al porto di Taranto.

"Al fine di dare concreta attuazione agli obiettivi del progetto, il 7 luglio 2014, le organizzazioni di produttori di Puglia, Basilicata e Calabria operanti nel settore ortofrutticolo, hanno costituito un consorzio cooperativo agricolo denominato C.I.A.O. Italia (vedi precedente news FreshPlaza), al fine di creare un network in grado di soddisfare le richieste e la domanda di prodotti della GDO italiana ed europea - ha riferito Den Hond - Due settimane dopo si è proceduto alla costituzione di Greenmed Srl, società di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi, costituita dal consorzio CIAO e da Greenery Italia."



"Sono molto contento di tutto ciò, in quanto grazie a questa nuova partnership The Greenery potrà integrare l'offerta olandese con i prodotti italiani, distribuendoli in tutta Europa. L'iniziativa è un chiaro segno di un ulteriore rafforzamento dei rapporti bilaterali tra la Puglia e i Paesi Bassi, soprattutto nel settore agroalimentare e dell'agro-logistica."

"I Paesi Bassi hanno una lunga storia nel campo dei trasporti internazionali e della logistica. Oggi più di ieri la nazione è un player importante in questo campo. Il trasporto su strada olandese copre circa il 20% del trasporto merci d'Europa. Il porto di Rotterdam è uno dei più grandi al mondo. L'aeroporto di Amsterdam-Schiphol dista solo 45 minuti da Rotterdam ed è il terzo aeroscalo più grande d'Europa - spiega l'ambasciatore - Anche in Puglia la logistica ha un ruolo chiave per lo sviluppo del territorio e per l'occupazione, in quanto snodo strategico del Mediterraneo. Pertanto sono sicuro che il progetto Fresh Port potrà essere un ottimo volano per la tanto auspicata programmazione tra Puglia e Paesi Bassi."

L'assessore della Provincia di Matera, Nicola Tauro (foto a lato), ha evidenziato il ruolo del progetto e come questo può essere considerato il primo tassello per creare sviluppo.

"Sembrava quasi un'utopia che si potesse realizzarlo. E invece eccoci qui, a dimostrazione che il Paese Italia quando è a sistema e va a sistema non ha paura di nessuno."

Ad entrare nel vivo dell'incontro è stato Sergio Prete, presidente dell'Autorità portuale di Taranto, il quale ha spiegato come è nata l'idea del progetto Fresh Port, che inizialmente sembrava eccessivamente ambiziosa, ma che può avere oggi una ricaduta territoriale nel senso più ampio del termine.

La collaborazione con l'operatore olandese si inserisce nell'ambito della strategia dell'Ente di cogliere ogni opportunità di sviluppo dei traffici del porto di Taranto, anche di prodotti agroalimentari e di creare e rafforzare le sinergie con altri operatori nel settore, incentivando inoltre la competitività dei comparti produttivi dei territori limitrofi attraverso l'implementazione di un sistema logistico-distributivo che ottimizzi la connessione con le maggiori direttrici nazionali e internazionali.

"L'idea del progetto Fresh Port è scaturita casualmente da un viaggio nei Paesi Bassi - ha raccontato Prete - durante il quale particolare impatto ha avuto la visita presso uno degli stabilimenti della FloraHolland, società che rappresenta il 65% del traffico mondiale di fiori, e il poter vedere l'efficienza logistica con la quale opera, un'efficienza che, lo dico a malincuore, in Italia ancora manca. Qualche giorno dopo, ho ricevuto uno studio di fattibilità su un'asta telematica come piattaforma per l'agroalimentare e ci siamo resi conto che forse i contatti che avevamo con i Paesi Bassi potevano essere messi a frutto. Su indicazione dell'ambasciatore Den Hond, abbiamo quindi preso contatto con la The Greenery che ha una filiale anche qui in Italia."

Nella sua esposizione, Prete ha parlato di due diramazioni del progetto: la prima vede l'autorità portuale semplicemente come strumento per la realizzazione del progetto; la seconda è invece quella di infrastrutturare il porto per far sì che, ad opere terminate, questo diventi un importante centro di import-export agroalimentare.


La platea in sala.

Il progetto Fresh Port è finalizzato quindi a sfruttare le potenzialità dello scalo jonico, la sua collocazione geografica e le dotazioni infrastrutturali e di servizi, tra cui: il Terminal Container già dotato di 900 prese per contenitori reefer; la Piastra Logistica, il cui progetto, che prevede la realizzazione anche di magazzini refrigerati e celle frigorifere, sarà completato entro il 2015; il prossimo riconoscimento PED (Punto di Entrata Designato) individuato dalla Comunità Europea per le merci di origine vegetale, o comunque non animale, in arrivo presso i punti di confine del territorio italiano, dove operano gli Uffici di Sanità Marittima; laboratori che effettueranno le analisi sui campioni di merci nei pressi del porto di Taranto o, in alternativa, un servizio shuttle dedicato al trasporto dei citati campioni in tempi rapidi e certi, cui stanno lavorando congiuntamente AP, Regione Puglia e ARPA.

"Inoltre - ha continuato Prete - abbiamo avuto la possibilità di beneficiare di un ulteriore progetto denominato Piano Export Sud, patrocinato dall'ICE, che prevede l'utilizzo delle aree retroportuali e/o aree destinate ad accogliere attività di logistica e rappresenta un'ulteriore occasione per realizzare l'obiettivo istituzionale di incrementare i traffici in import-export del settore agroalimentare."



E' stata data parola anche a un rappresentante dei lavoratori del Taranto terminal container (Tct), che da giorni manifestano perché preoccupati per il loro futuro occupazionale. Nella foto sopra, il rappresentante - come i suoi colleghi - indossa una maglietta con su scritto: "Il Porto di Taranto non deve morire".

"Ora come ora c'è bisogno di fatti concreti. Se fallisce il porto di Taranto, fallisce tutto ciò cui esso è legato." In riferimento al progetto Fresh Port il rappresentante ha poi affermato: "Ci piace, ma senza il porto che ne sarà?".




Davanti la sede del Municipio, i lavoratori hanno messo in atto una manifestazione pacifica e hanno affisso uno striscione che diceva: "Altrimenti ci arrabbiamo!".

La parola è poi passata a Giorgio Mercuri, presidente di Fedagri Confcooperative e presidente del Consorzio CIAO Italia, il quale ha presentato una breve analisi della situazione dell'agroalimentare nel Meridione d'Italia.

"Il contributo al PIL nazionale da parte del settore agroalimentare italiano rappresenta il 17%; di questa percentuale, ben il 45% è prodotto dalle imprese del Meridione. Il 30% delle produzioni alimentari certificate provengono dal Sud Italia, come il 61% delle produzioni biologiche. L'80% dell'agroalimentare meridionale si concentra in tre regioni in particolare: Puglia, Campania e Sicilia. Le produzioni più importanti che ci rappresentano sono ortofrutta, che la fa da padrone, vino, olio, e carni."

"Rimangono tuttavia per le regioni meridionali grandi difficoltà, sia in riferimento all'export sia alle dimensioni delle imprese. Da qui l'idea di mettere insieme delle realtà già presenti nel Meridione e l'unione con il colosso olandese The Greenery. Il nostro obiettivo, attraverso la nuova società Greenmed, è quello di presentarci al mercato europeo in maniera diversa."

L'ortofrutta, in Italia, rappresenta un valore di 8 miliardi di euro; di questi, buona parte arriva dal mondo della cooperazione. "Se andiamo a vedere quante cooperative sono posizionate al nord, al centro e al sud d'Italia - ha continuato Mercuri - ci rendiamo conto che su un totale di 1.200 aggregazioni presenti sul territorio italiano e che gestiscono prodotti ortofrutticoli, 400 sono posizionate nelle regioni settentrionali (70% del fatturato), 120 sono localizzate al Centro (8% del fatturato), 780 cooperative si trovano al sud."



"Oggi, nell'elenco delle prime 15 imprese che operano in ortofrutta, ce ne sono 6 del mondo cooperativo italiano, nessuna delle quali è ubicata nel Mezzogiorno. Come CIAO ci siamo dati l'obiettivo, nei prossimi anni, di entrare in questa lista. C'è tanto su cui lavorare e lo sappiamo."

E' seguito l'intervento di Bjarne Thomsen, presidente del CdA della Greenmed Srl, nonché general manager di Greenery Italia, il quale ha presentato brevemente l'attività di The Greenery.

"The Greenery nasce nel 1996 come aggregazione di 9 aste ortofrutticole olandesi, al fine di creare una società unica; oggi annovera oltre 700 produttori nei Paesi Bassi, oltre 1.800 dipendenti e un fatturato di 1,4 miliardi di euro. Il Gruppo importa ed esporta in oltre 60 paesi del mondo. All'interno della struttura societaria, si annovera anche un'unità in Italia."

Riguardo alla produzione italiana, e più specificatamente sul fatturato medio, Thomsen ha dichiarato: "L'Italia purtroppo risulta fortemente indietro, 26.000 euro contro i 54.000 della Germania. In termini di consumi, l'Italia mostra un andamento piatto dal 2005 in poi (vedi grafico sotto), rispetto alla Francia che cresce del 15%."



"Dopo oltre un anno - tempo relativamente breve per un italiano, ma lungo per un olandese, ha tenuto a precisare Thomsen - abbiamo dato concreta attuazione agli obiettivi del progetto Fresh Port, costituendo la Greenmed (CIAO + The Greenery), con il fine di avvicinarci al consumatore finale."

E' intervenuto all'incontro anche Fulvio Lino Di Blasio, director della Ernst&Young, con la sua presentazione dal titolo "I finanziamenti nel settore agroalimentare", che tramite alcuni esempi ha delineato le opportunità di finanziamento di natura pubblica (nazionali/locali o comunitari) e di natura privata (facenti riferimento ad operazioni di mercato).

Come esempio concreto di finanziamento di natura privata, Di Blasio ha presentato quello del progetto FICO, realizzato dal CAAB.

Palmiotti ha poi chiesto un breve intervento al presidente della Camera di Commercio di Taranto, nonché presidente del CdA di Agromed, Luigi Sportelli (a sinistra nella foto sotto), e al presidente di Confindustria Taranto, Enzo Cesareo (a destra nella foto sotto), presenti in sala.




"Iniziativa di estrema importanza in un territorio dove le cattive notizie e i passi indietro sono tanti - commenta Sportelli - Un segnale di concreta speranza per un futuro migliore. Da presidente di Agromed, colgo l'occasione per invitare tutti coloro che sono intervenuti ad un incontro presso la Camera di Commercio per delineare quelle che sono le missioni di Agromed e Fresh Port e, perché no, riflettere su un punto di incontro."

"Siamo qui a valutare con estrema attenzione questo progetto perché pensiamo che, oltre all'immagazzinamento e al trasporto dell'ortofrutta fresca, si possa pensare anche a un percorso per le nostre imprese, puntando sull'agroindustria e l'agroalimentare, riscoprendo i valori della nostra tradizione - ha dichiarato Cesareo - Da soli non si va da nessuna parte; insieme penso si possa raggiungere qualche risultato."



Il progetto Fresh Port prevede l'organizzazione di missioni di incoming e outgoing, la realizzazione di un portale internet dedicato al consorzio e la partecipazione ad eventi espositivi di settore, tra cui la prossima edizione della fiera Fruit Logistica di Berlino (4-6 febbraio 2015).