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"NaturVeneta: "C'e' molto di piu' oltre al prezzo"

Dal Veneto il marchio 'Qualità Verificata'

Ben 48 disciplinari a cui i produttori possono aderire e altri 18 inviati a Bruxelles per l'approvazione; alle spalle alcune grandi realtà cooperative e associative come Soligo, Unicarve, Azove, Naturveneta e OPCOOP e circa 700 imprese agricole che già credono, insieme alla gdo, al progetto. E' il marchio QV "Qualità Verificata" recentemente lanciato dalla Regione Veneto, con l'approvazione dell'Unione Europea, per contraddistinguere il meglio della produzione agroalimentare del Veneto nei settori della carne, del lattiero-caseario, dell'ortofrutta e dei prodotti ittici.


Il marchio 'Qualità Verificata': il colore varia a seconda del tipo di prodotti, per quelli vegetali è verde

L'obiettivo del nuovo marchio è duplice. Da un lato, la tutela del consumatore, che scegliendo questi prodotti è certo della qualità, vista la necessità di seguire dei disciplinari di produzione con relative certificazione da parte di enti terzi; dall'altro si tutelano anche gli agricoltori, che si sforzano di migliorare le tecniche di produzione


A destra, l'assessore regionale all'Agricoltura, Franco Manzato, presenta il marchio 'Qualità Verificata'.

Così, ha spiegato Franco Manzato, assessore all'Agricoltura della Regione Veneto, "abbiamo dato un 'nome' e un 'pedigree' ai nostri prodotti migliori, altrimenti proposti in forma anonima e indistinguibile da quelli generici. In quest'operazione si sono impegnati fortemente gli stessi produttori, alla ricerca di un sistema di valorizzazione che potesse superare i confini della garanzia personale, ottenendo il consenso convinto della grande distribuzione; presenti con noi sono Alì, Coop, Despar, che opera nel territorio regionale, in gran parte rappresentata in occasione della presentazione del marchio, che si è resa disponibile e che in questo momento dà una mano alle nostre imprese, in sofferenza per l'embargo nei confronti della Russia".

Oltre a carni, prodotti lattiero-caseari, cereali e colture industriali possono accedere al marchio "Qualità Verificata" anche molti prodotti ortofrutticoli veneti: aglio, asparago, bietola, carota, cavolo, cetriolo, cipolla, cocomero, fagiolino, fagiolo, fragola, indivia e scarola, lattuga, melanzana, melone, patata, patata dolce, peperone, pomodoro, porro, radicchio, sedano, spinacio, zucca, zucchino, orticole di IV gamma, albicocche, ciliegie, mele, noci, pere, pesche e susine, funghi Pleurotus, Pioppino e Prataiolo. Mentre sono in corso d'approvazione i disciplinari QV relativi a cicoria, cipolla Borettana e Maggiolina, finocchio, pisello, prezzemolo, ravanello, scalogno, castagno da frutto, melograno e piccoli frutti.

Un caso da manuale: PatataVeneta
Nel progetto "Qualità Verificata" c’è chi ci ha creduto più di tutti; è il caso di NaturVeneta sca, la cooperativa di produttori orticoli di Roveredo di Guà (VR). Tra i produttori veneti di patate è stata la prima, nel 2011, a ottenere dalla Regione Veneto la concessione all'uso del marchio QV. A corredo del nuovo marchio, la società cooperativa ha lanciato in quello stesso anno il progetto PatataVeneta, brand e iniziativa di valorizzazione di una delle produzioni più importanti della regione.


La PatataVeneta è stata la prima a poter fregiarsi del marchio QV

"Siamo partiti nel 2011 con la prima semina, raccolta e confezionamento a marchio QV del prodotto PatataVeneta – spiega Gianmarco Peruffo, responsabile vendite della NaturVeneta sca - e nei primi mesi autunnali è arrivata sugli scaffali di Coop Veneto, Alì, Simply SMA e Pam Panorama".

Praticamente la stragrande maggioranza della produzione di patate della società, nel 2013 circa 45mila quintali dei circa 60mila totali raccolti, viene confezionata e marchiata con il nome PatataVeneta e il marchio QV; il perché abbiano deciso (con successo) di buttarsi a capofitto in quest'iniziativa lo spiega lo stesso Peruffo: "Sul mercato la concorrenza è agguerrita e in molti vincono sul prezzo, proponendo patate a prezzi inferiori degli altri. Per noi c'è qualcosa di più oltre al prezzo, così abbiamo voluto dare ai nostri clienti un quid aggiuntivo, portando sul mercato un prodotto la cui qualità si potesse assaporare davvero. E questo ci ha fatto emergere. Chi compra PatataVeneta acquista un prodotto che sa essere stato trapiantato, coltivato e confezionato in Veneto; tutti dettagli a cui oggi il consumatore è molto attento".

"E' un'iniziativa – conclude Peruffo – che dà molte soddisfazioni, anche dal punto di vista dei produttori, ai quali riusciamo così a garantire un prezzo adeguato. Tuttavia dobbiamo ancora crescere, perché ci sono ancora tante altre colture venete che possono essere così valorizzate, penso ad esempio alla cipolla, o al radicchio veneto, che oggi sono ai minimi storici".

Insieme alla commercializzazione della PatataVeneta è arrivato anche un portale web creato ad hoc dove sono disponibili menù particolari a base di patate, creati appositamente da alcuni importanti chef che hanno contribuito a valorizzare le qualità organolettiche di questo prodotto. Nel tempo sono stati introdotti anche articoli di IV gamma derivanti da PatataVeneta, come le patate cotte al forno o gli gnocchi tradizionali veneti arricciati a mano.

Il ruolo della Gdo
Prodotti secondo i dettami dei disciplinari, controllati, certificati, i prodotti a marchio "Qualità Verificata" vanno poi commercializzati: ed è qui che entrano in campo gli operatori della Gdo, uno dei tasselli cardine dell'iniziativa veneta. Come la NaturVeneta sca è stata pioniera nelle patate QV, la catena Alì Spa lo è stata sul versante della distribuzione al consumatore, tanto che giovedì scorso, a Padova, in occasione della presentazione alla stampa del marchio, l'assessore regionale Manzato ha premiato Giuliano Canella, Responsabile Freschi del gruppo Ali, riconoscendo alla catena il ruolo di apripista del progetto e come quella che meglio ha saputo sposare la filosofia della valorizzazione dei prodotti del territorio.


Giuliano Canella, a sinistra, riceve dall'assessore Manzato il riconoscimento per l'impegno suo e di Alì spa nel progetto 'Qualità Verificata'.

"Il nostro gruppo – ha spiegato Giuliano Canella, ritirando il premio - è fortemente radicato nel territorio veneto, per la sua capillare presenza, ma anche per il sostegno che da sempre offre a molteplici iniziative a favore delle comunità locali. La nostra volontà è quella di valorizzare e promuovere con enfasi le eccellenze agroalimentari a Qualità Verificata in sintonia con la nostra filosofia del sostegno del territorio in cui siamo insediati. Sarà fondamentale il ruolo degli organi di controllo della Regione Veneto per il rilascio delle certificazioni e dei disciplinari ai produttori e anche in questo caso c'è completa sintonia con il nostro gruppo che da sempre vuole garantire alla vendita prodotti sani, sicuri e di altissima qualità per tutelare al massimo il cliente finale".