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Chiquita respinge al mittente l'offerta di acquisizione dei brasiliani Cutrale-Safra

Come anticipato da FreshPlaza nella newsletter straordinaria dello scorso 12 agosto 2014, la multinazionale Chiquita Brands International aveva ricevuto un'offerta non sollecitata di acquisto azionario per un corrispettivo di 611 milioni di dollari da parte del gruppo brasiliano Cutrale, leader nel mercato dei succhi di frutta, e dal conglomerato finanziario Safra Group.

In un comunicato congiunto dei brasiliani, emesso l'11 agosto 2014, era stata resa nota un'offerta di 13 dollari per azione Chiquita, che avrebbe rappresentato un 29% in più rispetto alla quotazione di borsa del titolo registrata l'8 agosto.

Cutrale - che rappresenta oltre un terzo del mercato del succo d'arancia (del valore stimato in 5 miliardi di dollari) - è una compagnia controllata da Jose Luis Cutrale il quale, per la proposta di acquisizione azionaria, ha stretto una partnership con gli istituti bancari e finanziari di Joseph Safra (75 anni), il secondo uomo più ricco di tutto il Brasile, con un patrimonio di 13,2 miliardi di dollari.

L'inattesa proposta dei due colossi brasiliani avrebbe rischiato di mettere a repentaglio la già annunciata fusione tra Chiquita e l'azienda irlandese Fyffes, sempre operante nel settore del commercio di banane, e che consentirà tra l'altro al colosso statunitense di spostare la propria sede in Irlanda, con notevoli benefici fiscali. La fusione darà vita alla più grande impresa operante nel settore banane, per un giro d'affari annuo di 4,6 miliardi di dollari.

Chiquta ha dunque deciso di rifiutare la proposta brasiliana, considerandola "inadeguata e non rispondente agli interessi degli azionisti", e di proseguire nel piano di fusione con Fyffes, che andrà a completamento entro la fine del 2014.

Nel frattempo, l'offerta da parte dei brasiliani ha avuto effetti sulle quotazioni di borsa, con il titolo Chiquita impennatosi del 31% e quello della Fyffes in declino del 15%.