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La formula itinerante del PMA statunitense come modello di riferimento

"Macfrut si fa "international" e riapre il risiko delle fiere"

L'assemblea dei soci di Cesena Fiera, nella mattina di ieri 7 luglio 2014, ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’ente fieristico cesenate.

La novità più rilevante è l'incarico di vicepresidente assegnato a Renzo Piraccini, che va ad affiancarsi a Domenico Scarpellini, confermato nel ruolo di presidente.

A Piraccini è stato specificamente chiesto di predisporre il nuovo progetto di sviluppo internazionale della manifestazione, in modo da essere pronti a lanciare Macfrut International nel 2015.


Da sinistra: Domenico Scarpellini e Renzo Piraccini.

"Ci troviamo in un momento estremamente delicato per il futuro di Macfrut, di Cesena Fiera e di tutta l'economia cesenate – ha sottolineato il sindaco Paolo Lucchi – e per affrontarlo abbiamo bisogno di un Consiglio di Amministrazione capace di lavorare da subito, in modo efficace e rapido, su due fronti: la miglior gestione possibile dell'edizione 2014 di Macfrut e la programmazione del Macfrut International del futuro. Con le loro capacità e competenze, Renzo Piraccini e Domenico Scarpellini costituiscono un'assoluta garanzia in questa situazione".

Due le novità
Nel 2015 – sulla scia dell'Expo di Milano - altre Fiere organizzeranno nuovi eventi sull'ortofrutta e si porranno così in diretta concorrenza con l'appuntamento cesenate (cfr. FreshPlaza del 30/06/2014). Non solo, molti operatori della filiera ortofrutticola faranno investimenti promozionali, andando così a erodere il budget per le fiere tradizionali, come il Macfrut. Ed è proprio questo il rischio che l'Assemblea di Cesena Fiera di ieri ha voluto evitare.

L'idea di Macfrut International intende rendere Macfrut il punto focale di aggregazione dell'ortofrutta italiana, puntando su alcuni chiari temi strategici:
  • rafforzare la sua identità di unica fiera-vetrina dell'ortofrutta italiana
  • esaltare il suo ruolo di strumento per promuovere la filiera ortofrutticola italiana e la sua internazionalizzazione in Paesi chiave per il nostro export
  • farla diventare il principale punto di riferimento sulle tematiche riguardanti l'ortofrutta.
Secondo Lucchi, questi obiettivi potranno essere perseguiti concretamente se Cesena sarà il centro dell'organizzazione complessiva delle attività e anche il punto di riferimento per gli eventi collaterali che animeranno la città nel corso di tutto l'anno: convegni e meeting internazionali, workshop e incontri a tema per presentare filiere e sistemi produttivi.

Per la parte espositiva di Macfrut, invece, si pensa a un format innovativo itinerante, anche individuando ulteriori location fieristiche all'altezza di un evento internazionale. Il modello a cui si guarda è quello già sperimentato con successo negli Usa con il Pma (Produce Marketing Association) implementato con eventi espositivi in Paesi strategici per il nostro export (vedi Cina e Brasile), in modo da offrire importanti opportunità di internazionalizzazione alle imprese italiane. E che aprirebbe i giochi anche con città come Milano, Verona o Roma, altre candidate all'organizzazione di fiere di settore.

Secondo la road map suggerita ieri mattina nell'assemblea dei soci di Cesena Fiera, il progetto di Macfrut International dovrebbe essere presentato nel corso dell'edizione 2014 della fiera, mentre il 2015 dovrebbe essere l'anno di test per valutare gli sviluppi del progetto e la validità delle proposte di cambiamento. Tutto questo, senza perdere di vista il presidio cesenate, per fare in modo che l'indotto per il territorio non si riduca, anzi.

Un progetto ambizioso per il quale sarà fondamentale il coinvolgimento di una serie di soggetti (si parla di Università, Centuria, Alimos, Fondazioni Bancarie, Cso e Crpv) per fare di Cesena la vera "capitale dell'ortofrutta italiana". Al contempo, si sta valutando anche l'opportunità di aprire il capitale della società alla filiera del settore ortofrutticolo (alle sue imprese e associazioni, oltre che al mondo dell’informazione), mantenendone comunque il controllo in capo al Comune di Cesena.

In questo senso, la nomina di un manager esperto e capace come Renzo Piraccini, che ha già gestito importanti progetti di internazionalizzazione al timone del gruppo Apofruit, è una garanzia.