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La Provincia di Barletta-Andria-Trani scrive alla Regione per chiedere lo stato di calamita'

La Provincia di Barletta-Andria-Trani ha formalmente chiesto alla Regione Puglia lo stato di calamità in seguito alle recenti alluvioni. Lo ha fatto tramite l'assessore provinciale alle Politiche Agricole e Forestali, Luigi Roccotelli, che ha scritto all'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni.

"Tra i mesi di maggio e giugno il nostro territorio è stato interessato da violenti eventi meteorologici, con forti grandinate e piogge torrenziali che hanno causato enormi danni alle colture olivicole, viticole, ortofrutticole e cerealicole, insistenti in particolare in agro di Spinazzola, Minervino Murge, Canosa di Puglia e Andria", ha affermato l'Assessore Roccotelli. "Dopo aver chiesto ai comuni interessati informazioni dettagliate sui danni subiti, auspichiamo che la Regione attivi ogni utile iniziativa perché si dichiari lo stato di calamità per il nostro territorio, che, come risaputo, vanta un'economia fortemente basata sull'agricoltura. Il riconoscimento dello stato di calamità sarebbe una soluzione necessaria per alleviare la drammaticità del momento".

"E ben venga che la Provincia di Barletta-Andria-Trani chieda lo stato di calamità" è il commento rilasciato a FreshPlaza da un'azienda di Andria. "Ne abbiamo davvero bisogno. Non siamo soliti lamentarci da queste parti, ci si rimbocca le maniche e si ricomincia a lavorare a testa bassa. Ci sono però aziende in ginocchio a causa delle piogge e degli eventi grandinigeni, dato che alcune zone sono state più colpite di altre".

"Per quanto ci riguarda, invece, si sono registrati dei danni limitati, ed essendo attenti alla qualità dei nostri prodotti, questo non influirà sulla commercializzazione generale. La merce danneggiata, che si presume si aggiri su un 15-20%, verrà destinata principalmente all'industria del trasformato. L'entità dei danni comunque resta ancora incerta. L'inizio della nostra campagna uva è stato perciò già segnato da qualche difficoltà, ma contro Madre Natura si può far ben poco. Al momento il clima non è troppo caldo, risulta ventilato, con temperature ideali per la maturazione dei prodotti".