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Eletti Francesco Rastelli (Aglio), Francesco Nicodemo (Fragola), Ettore Cagna (Melone) e Roberto Piazza (Pomodoro da mensa)

Insediati i 4 nuovi Comitati di prodotto Aglio, Fragola, Melone e Pomodoro da mensa



Come anticipato da FreshPlaza (cfr. notizia del 09/04/2014), ieri 23 aprile sono stati costituiti presso il Ministero delle Politiche agricole i quattro nuovi Comitati di prodotto per Aglio, Fragola, Melone e Pomodoro da mensa.

Per tutti, l'ordine del giorno prevedeva: l'insediamento del Comitato; comunicazioni del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali; analisi di mercato con tendenze recenti e dinamiche attese a cura di Ismea e l'elezione dei rispettivi Coordinatori.

A margine dei lavori del comitato, Roberto Cherubini del Mipaaf ha esortato a riunirsi almeno un paio di volte l'anno per agevolare lo scambio di vedute tra attori della filiera e istituzioni.

"Tutti i coordinatori sono stati eletti all'unanimità e le riunioni sono state pienamente partecipate", dice a FreshPlaza Nazario Battelli, che ha presieduto i quattro Comitati come presidente della OI Ortofrutta Italia, l'Organizzazione interprofessionale del comparto ortofrutticolo.

Oltre al presidio del Mipaaf, Battelli sottolinea il positivo approccio dei rappresentanti della Grande distribuzione organizzata e l'ottimo lavoro di analisi macro di mercato condotto dall'Ismea e presentato da Mario Schiano.

Aglio
Francesco Rastelli (presidente di Fedagri-Confcooperative di Piacenza) è stato eletto coordinatore. Erano stati convocati quali componenti del comitato: Alessandro Petrelli (ANCC-COOP, assente), Paolo Pagali (ANCD-CONAD), Donato Palmieri (Fruitimprese, assente), Francesco Delfanti (Fruitimprese), Sandra Arneodo (Aglio di Caraglio, CIA), Lorenzo Bazzana (Coldiretti), Ettore Navarra (Aglio di Voghiera, Confagricoltura), Francesco Rastelli (Fedagri), Filippo Arata(Unaproa - assente), Vittorio Ravasio e Laura Evangelista (entrambi Federdistribuzione, assenti).

I dati Ismea
Nell'occasione, sono stati presentati i dati relativi alla produzione, import/export e consumi domestici di aglio in Italia. La produzione italiana (pari a 28.250 ton) non è sufficiente al fabbisogno nazionale (superiore alle 40.000 ton) che deve infatti ricorrere alle importazioni (27.500 ton, di cui il 23% re-esportato e il 77% assorbito dal consumo interno).

Dal 2002 al 2013, i consumi italiani di aglio si sono ridotti da 47 a 42.000 tonnellate.

Lo scenario mondiale dell'aglio è dominato dalla Cina, primo paese produttore con un volume stimato in 1,6 milioni di tonnellate. A tal proposito, Francesco Delfanti riferisce a FreshPlaza: "Il prezzo di mercato dell'aglio è determinato dalla Cina, noi possiamo solo accodarci. Quest'anno, proprio a fronte di un aumento dell'offerta a livello internazionale, le quotazioni dell'aglio appaiono in calo".

Per quanto attiene invece l'Europa, la Spagna - con un volume complessivo che raggiunge le 140.000 tonnellate - risulta il primo paese dell'UE in questa coltura, contribuendo al 50% dell'intera produzione europea.

Fragola
Coordinatore del Comitato è stato eletto Francesco Nicodemo, general manager di Nicofruit e presidente di Assofruit Italia, che partecipava in rappresentanza di Italia Ortofrutta.

Gli altri componenti del Comitato sono: Alessandro Giannetti (ANCC-COOP), Alessio Orlandi (ANCD-CONAD), Baldassarre D’Avino (Fruitimprese), Giuseppe Stasi (CIA), Lorenzo Bazzana (Coldiretti), Antonio Costantino (AGCI), Gianluca Bellini (Fedagri), Vittorio Ravasio e Laura Evangelista (entrambi Federdistribuzione, assenti), Pietro Ciardiello (Coop. Sole - Legacoop Agroalimentare), Aristide Valente (Unaproa).

"Sono fiducioso - illustra a FreshPlaza Francesco Nicodemo - che tutti i componenti del Comitato Fragola individueranno punti di discussione e obiettivi da perseguire con l'intento di fare proposte concrete che aiutino il comparto in tutti gli areali di produzione nazionali".

Così a FreshPlaza Pietro Ciardiello: "Abbiamo discusso di come il sistema Italia possa presentare il prodotto all'estero e farlo riconoscere ai consumatori stranieri. Il che attualmente rappresenta una nostra grande debolezza. Per aumentare l'export dobbiamo puntare sulla qualità e garantire, tutti insieme, una fornitura per 12 mesi l'anno".

"I consumi interni - continua Ciardiello - sono in aumento soprattutto al Nord e, per questo, vanno sostenuti e promossi al Sud".

Melone
Ettore Cagna, presidente dell'Agricola Don Camillo e rappresentante di Fruitimprese, è stato nominato coordinatore di questo Comitato. Gli altri componenti sono: Gianluca Schiassi (ANCC-COOP), Gianmarco Guernelli (ANCD-CONAD), Marco Rossi (CIA), Lorenzo Bazzana (Coldiretti), Bruno Francescon (Confagricoltura – Unaproa), Roberto Piazza (Fedegro), Vittorio Ravasio e Laura Evangelista (entrambi Federdistribuzione, assenti), Pietro Ciardiello (Coop. Sole - Legacoop Agroalimentare) e Giorgio Spinetti (Italia Ortofrutta).

I dati Ismea
Per quanto riguarda i dati presentati dal dott. Schiano, la produzione nazionale di melone si attesta tra le 580 e le 600.000 ton. Importiamo 32.000 ton e ne esportiamo 26.000. Di queste ultime, il 60% è inviato in Germania, Svizzera e Austria.

L'80% del consumo interno è gestito dal retail (60% Gdo e 40% tradizionale) e il restante 20% è indirizzato all'Horeca. Il consumo annuo pro-capite si attesta tra i 9 e gli 11 chili.

Primo produttore europeo è la Spagna con quantitativi tripli rispetto all'Italia (1-1,2 milioni di ton), mentre a livello globale i principali produttori sono Messico, Brasile e Guatemala con 500-600.000 ton.

Pomodoro da mensa
Coordinatore del Comitato Pomodoro da mensa è stato nominato Roberto Piazza, direttore di Fedegromercati Acmo Bologna, che lavorerà insieme a Mirco Mazzanti (ANCC-COOP), Paolo Pagali (ANCD-CONAD), Massimo Pavan (Fruitimprese), Francesco Monda (CIA), Lorenzo Bazzana (Coldiretti), Salvatore Chiaramida (Confagricoltura), Salvatore Dell’Arte (Fedagri), Vittorio Ravasio e Laura Evangelista (entrambi Federdistribuzione, assenti), Emilio Ferrara (Italia Ortofrutta) e Quintino Velocci (Unaproa).

I dati Ismea
La produzione nazionale di pomodoro sfiora il milione di tonnellate, 940.000 ton per la precisione, e anche per questo prodotto l'import (121.000 ton) supera l'export (108.000 ton). Il consumo nazionale passa per l'80% dal canale retail (63% Gdo e 37% tradizionale) e per il 20% dall'Horeca.

Le 108.000 ton esportate (solo un 10-11% della produzione nazionale) sono indirizzate verso la Germania (1/3), l'Austria (17%) e il Regno Unito (15%). Unica nota positiva è data dal valore del prodotto esportato (perlopiù ciliegino, datterino), superiore a quello del prodotto di importazione. Paesi competitor dell'Italia sono la Spagna, il Marocco e l'Olanda.

Il consumo interno pro capite è sceso dai 20 kg/anno del 2005 ai 15 kg del 2013.

"Il Comitato - dichiara a FreshPlaza Roberto Piazza - si è posto l'obiettivo di conoscere il peso delle varie tipologie di pomodoro, una sorta di Catasto delle produzioni di questo ortaggio, e di capire quanto prodotto viene gestito dal sistema associato in OP e AOP".