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"Davide Vernocchi: " Incredibile tenere l'ortofrutta fuori dagli aiuti accoppiati!"

"Siamo preoccupati e anche imbarazzati". Questo il commento a freddo di Davide Vernocchi (in foto), presidente di Apoconerpo e responsabile del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, alla prima ipotesi di riparto degli aiuti accoppiati, scaturita dopo l'incontro di giovedì scorso a Roma tra il ministro Martina e gli assessori regionali all'Agricoltura per la ripartizione dei fondi del primo pilastro della Politica agricola comune (Pac).

In base a questo primo accordo, infatti, gli aiuti accoppiati (fino al limite del 15% per un plafond nazionale di 570 milioni) andrebbero solo a zootecnia, piante proteaginose e olio d'oliva, escludendo ortofrutta e zucchero.

"Nell'ambito della Pac - spiega Vernocchi - abbiamo condotto una battaglia come sistema Italia per inserire anche l'ortofrutta tra le specie eleggibili, poi abbiamo preso tempo per capire cosa facevano Spagna e Francia in primis. E ora che sappiamo che accoppiano l'ortofrutta: noi non lo facciamo? Ma così regaliamo a questi paesi un vantaggio competitivo enorme!".

"Quando parliamo di ortofrutta, facciamo riferimento a pomodoro da industria, frutta sciroppata - pere William e percoche - e prugne da essiccare. I 570 milioni sono proprio finalizzati alle filiere in difficoltà, dalle quali si poteva così generare un impatto sociale importante".

"Nel caso delle pere William - continua Vernocchi - parliamo di 30.000 tonnellate destinate ogni anno alla trasformazione; volumi che, se non assorbiti dall'industria, rischiano di condizionare pesantemente anche il mercato del fresco. Per non parlare dell'indotto, visto che si stima almeno un migliaio di addetti impegnati nella filiera".

Il ministro Martina ha ribadito la volontà di proseguire con un metodo di confronto e dialogo con le Regioni e la necessità di chiudere entro il 15 maggio sul primo pilastro, per dare risposte tempestive agli agricoltori su questioni come la convergenza, il greening, l'agricoltore attivo e l'ammissibilità al contributo delle superfici.

A tale scopo è stata convocata una nuova riunione istituzionale, tra assessori e ministro, il prossimo 24 aprile a Roma.

"In teoria ci sono ancora i margini per rimediare", conclude Vernocchi.