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"Giacomo Suglia (APEO): "Prima di sparare a zero sul sistema agricolo, sarebbe opportuno guardarsi intorno"

Come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno (vedi articolo), alcune catene della grande distribuzione francese cominciano a respingere i prodotti dell'agroalimentare pugliese, specialmente pomodori del Foggiano e cocomeri del Salento, perché frutto di "manodopera illegale". La grande distribuzione norvegese all'unisono ha già bandito le produzioni "non etiche" in arrivo dalla Puglia e dal Sud Italia, le zone più chiacchierate dove il lavoro bracciantile è perlopiù immigrato, malpagato e ridotto in schiavitù. Il campanello d'allarme dovrebbe suonare minaccioso per i produttori agricoli foggiani e pugliesi, specie coloro (e sono la maggior parte) che oggi considerano le esportazioni all'estero, e in special modo nei paesi del Nord Europa, un'ancora di salvezza per riuscire a fare reddito in tempi di crisi.

FreshPlaza ha raccolto il commento di Giacomo Suglia (foto a lato), presidente APEO-Associazione Produttori Esportatori Ortofrutticoli e vicepresidente nazionale Fruitimprese.

"Quello agricolo è l'unico settore a non essere entrato nella lunga e triste lista di quelli che licenziano, nonostante il perdurare di una congiuntura economica dura a passare - dichiara Suglia - Sono fermamente convinto che la maggior parte delle aziende pugliesi sia in linea con la correttezza professionale. La Grande distribuzione organizzata-Gdo italiana ed europea mostra grande interesse per i prodotti pugliesi; in questi casi, per poter essere accreditato come fornitore, si devono produrre documenti e prove di corretta e sana gestione, sia nella produzione sia nella gestione del personale dipendente."

"Ha fatto bene la Cgil a sollevare il problema - continua Suglia - ma prima di sparare a zero sul sistema agricolo, sarebbe opportuno guardarsi intorno! Screditare un settore vitale per l'economia nazionale e regionale, in questa delicata fase sociale ed economica, mi sembra un autogol."

"In risposta al signore che invita la Gdo a boicottare i fornitori extra-europei (Suglia fa riferimento ai commenti all'articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno, ndr), al suo posto mi farei un attento esame di coscienza: il boomerang è in agguato! In questa fase di difficile situazione socio-economica sarebbe saggio e onesto preoccuparsi della continua emorragia di perdite di posti di lavoro, perché con la perdita del lavoro si perde l'onorabilità dell'uomo. Sicuramente c'è bisogno di agire sull'aspetto che regolamenta le diverse fasi lavorative: per questo ci sono tavoli e organismi preposti."

Concludendo, Giacomo Suglia riferisce: "Vorrei rivolgere un accorato invito a tutti i settori della società di cui siamo parte attiva: cerchiamo di essere più educativi e meno repressivi. Certi privilegi si conquistano con il sudore!".