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"Stefano Lugli (UniBo): "Sweet, le ciliegie da... Oscar!"

Un importante riconoscimento per le ciliegie Sweet dell'Università di Bologna (vedi notizia su FreshPlaza del 21/11/2012) è arrivato venerdì scorso, 27 settembre, con la consegna dell'Oscar Macfrut 2013.


Sweet Aryana®.

FreshPlaza ha chiesto al costitutore Stefano Lugli (nella foto sotto, a sinistra) un commento subito dopo l'attribuzione del premio: "Sweet è una serie composta da cinque nuove varietà di ciliegio che si distinguono per dolcezza, grosso calibro dei frutti, aspetto attraente, polpa consistente e fragranza. Insieme all'alta qualità, le Sweet garantiscono elevate performance agronomiche e ampia adattabilità ai moderni sistemi di impianto, il tutto nell'ottica di una cerasicoltura di pregio ed ecosostenibile."

Le Sweet sono protette da titoli di privativa vegetale, a livello nazionale sono già attive licenze commerciali con cinque vivaisti e a breve arriveranno anche a livello internazionale. Le piante saranno disponibili sul mercato da novembre 2013 e la vendita è libera a tutti i produttori interessati.


Stefano Lugli (a sinistra) riceve l'Oscar Macfrut 2013 dal sindaco di Cesena, Paolo Lucchi.

"La ricerca, avviata oltre 10 anni fa, non nasce certamente dalla necessità di introdurre nuove varietà di ciliegio - spiega Lugli - In Italia se ne coltivano più di 300 e nel mondo sono attivi oltre 40 programmi di miglioramento genetico che operano nell’innovazione varietale del ciliegio. Ciò che manca nella filiera è l'uniformità di prodotto nel tempo e l'offerta di ciliegie con caratteristiche estetiche e qualitative di pregio e facilmente distinguibili, all'occhio e al palato."

Il programma da cui sono nate le Sweet, coordinato dal Centro ricerche produzioni vegetali di Cesena, è stato inizialmente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dall’Ateneo di Bologna e da privati: New Plant e Fondazione Vignola. Dopo un'indagine preliminare condotta per identificare le aspettative di tutti i soggetti interessati, sono state invertite le priorità che normalmente si seguono in questi programmi: dunque, al primo posto sono state considerate le aspettative dei consumatori, seguite da quelle dell'industria e del commercio per terminare con quelle provenienti dalla produzione.


Sweet Saretta®.

Senza impiegare tecniche di trasformazione genica, i ricercatori dell'Alma Mater hanno lavorato per oltre 10 anni provando incroci e selezioni secondo i metodi tradizionali, ma anche avvalendosi di moderne tecnologie. Grazie alle biotecnologie, ad esempio, è stato possibile creare una carta di identità genetica delle ciliegie Sweet e verificarne lo stato di salute. Con metodi biochimici sono state identificate le sostanze aromatiche che conferiscono a questi frutti la loro caratteristica fragranza e individuate le componenti nutraceutiche che ne identificano il valore funzionale e salutare, mentre per la valutazione della qualità si è utilizzato uno strumento brevettato dall'Ateneo felsineo che consente di valutare velocemente e con precisione il grado di maturazione delle drupe, abbinato al più classico dei sistemi: un'analisi sensoriale grazie a un panel test. Al termine di questo processo, solo 14 selezioni delle 3.000 iniziali sono state scelte e, di queste, cinque sono divenute nuove varietà, tutte con un massimo comune denominatore: l'alta qualità.

"Una volta ottenuto questo prodotto di alto valore, grazie ad anni di ricerca e sviluppo, è però importante garantirne anche una reale valorizzazione, sfruttamento e trasferimento sul mercato, affinché tutta la società possa trarne beneficio. In altre parole, è importante realizzare quello che viene definito trasferimento di conoscenza dalla ricerca pubblica, alle imprese, alla società" puntualizza il tecnico dell'Alma Mater.

Per renderle "attrattive" per il mercato e favorirne quindi la massima diffusione, le cinque Sweet sono quindi state protette dall'Ateneo di Bologna con titoli di privativa di varietà vegetale in Europa (CPVO) e USA. Sono stati inoltre registrati 5 marchi comunitari associati alle 5 varietà vegetali: Sweet Aryana®, Sweet Lorenz®, Sweet Gabriel®, Sweet Saretta® e Sweet Valina®.


Sweet Valina®.

Venendo ai vantaggi per gli utilizzatori lungo la filiera, Stefano Lugli riferisce: "Con Sweet, il produttore potrà disporre di poche e collaudate varietà in grado di coprire un calendario di raccolta di un mese con un prodotto uniforme e di elevata qualità. Incrementerà, inoltre, la PLV e ridurrà i costi di produzione grazie alle elevate performance agronomiche e alla adattabilità della serie a differenti modelli di impianto condotti secondo i disciplinari di produzione integrata."

"Il mercato beneficia della concentrazione dell'offerta varietale con un prodotto di elevata qualità e della possibilità di creare un marchio di processo e di prodotto che renda distinguibile e riconoscibile la linea Sweet."

"Il consumatore, d'altra parte, potrà acquistare un prodotto con garanzia di qualità e pienamente rispondente alle sue aspettative. Infine, per il mondo della ricerca la non trascurabile possibilità di reinvestire gli utili derivanti dallo sfruttamento delle privative vegetali per la prosecuzione dei programmi di miglioramento genetico del ciliegio."