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"Trento: domani convocato tavolo per tentare di "ricucire" divorzio nel mondo della mela trentina"

L'assessore provinciale all'agricoltura di Trento, Tiziano Mellarini, ha convocato per domani, 29 gennaio 2013, un tavolo cui sono stati invitati i rappresentanti del consorzio "la Trentina" e della cooperativa Sft-Società Frutticoltori Trento di Aldeno, più la Federazione della Cooperazione e l'Apot.

La convocazione segue la decisione del CdA della Sft di lasciare il consorzio "la Trentina", a causa di un profondo dissenso su come sono stati distribuiti i ricavi dell'ultima campagna commerciale 2012/13. La cooperativa Sft, con i suoi 541 soci, rappresenta da sola il 40% del conferito a "la Trentina".

I dissapori all'interno della compagine sono stati innescati dall'applicazione di nuove regole di campionatura del prodotto conferito; regole condivise al momento della loro introduzione, ma che le grandinate dello scorso agosto 2012 (vedi notizia FreshPlaza del 28/08/2012) hanno messo subito a dura prova.

Il nuovo sistema di distribuzione dei ricavi si basa su campionature comuni, anziché su quanto effettivamente fatturato dalle singole cooperative socie; la Sft - nella persona di Mauro Coser, dimessosi a metà dicembre 2012 dalla presidenza del consorzio "la Trentina" - lamenta di aver ricevuto liquidazioni inferiori per oltre un milione di euro (che corrisponde a 2,5 centesimi di euro a chilogrammo per le mele conferite), proprio per aver commercializzato anche le mele grandinate.

L'assessore Mellarini ha dichiarato: "Ho convocato il tavolo per capire quali sono gli spazi reali di ricomposizione della frattura, convinto che in tempi come quelli attuali di tutto abbiamo bisogno fuorché di spaccare un settore che già nell'extra-Valle di Non fatica notevolmente ad avere i giusti spazi che gli spettano."

Il consorzio "la Trentina" rappresenta 100 mila tonnellate/anno di prodotto, conferito da 1.800 soci coltivatori. Secondo quanto riferito dal consorzio: "La campionatura comune dei frutti conferiti si inserisce in uno spirito di razionalità commerciale e di equità, portando tutti i singoli soci ad avere il proprio prodotto mela selezionato con criteri unici e parametri uguali, con il relativo riconoscimento economico in stretta correlazione alla quantità e alla qualità conferita alla propria cooperativa di riferimento. tale metodologia di calibratura e liquidazione è più consona ad affrontare un mercato nazionale ed internazionale complesso e ad assicurare un trattamento economico equo a tutti i soci. Dopo i primi anni di funzionamento, comunque, non escludiamo eventuali adeguamenti."