Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Carmen: la pera italiana precoce del CRA-FRF coltivata con successo anche nel resto del mondo

FreshPlaza ha contattato il dott. Marco Castagnoli del CRA - Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Forlì per avere maggiori notizie sulla pera Carmen, una varietà che in Italia (e non solo) sta riscuotendo grande successo poiché anticipa il calendario produttivo delle pere di qualità di circa 20-25 giorni.

"L'origine di Carmen risale al 1980, quando fu ottenuta dall'incrocio intervarietale tra Dr. Guyot x Bella di Giugno, finalizzato all'ottenimento di una nuova varietà a maturazione precoce, di aspetto attraente e buon sapore. Nel 1989, un semenzale fu selezionato da Rivalta e poi valutato come ISF FO 80-18-69 nell'area cesenate-forlivese", spiega Marco.


(Foto M. Castagnoli).

"Nel 2000, dopo aver ottenuto eccellenti risultati in differenti zone di produzione delle pere, è stata avviata la richiesta di Brevetto europeo con il nome di Carmen. La concessione del brevetto fu rilasciata nel 2006, con numero EU17843".

Il nome Carmen prosegue la tradizione che vede accostare le nuove varietà introdotte dal CRA - Unità di ricerca per la Frutticoltura di Forlì (l’ex Istituto sperimentale per la Frutticoltura di Forlì) a importanti opere liriche, quali appunto Tosca, Norma, Turandot, Aida, Boheme.

Albero
L'albero è di vigore medio elevato con portamento tendente all'assurgente. La compatibilità d'innesto con i cotogni è risultata buona. L'entrata in produzione è precoce sia su franco che su cotogno.

"La produzione rilevata nei nostri campi sperimentali nel periodo 2000-2011 è risultata di circa un 20% superiore a quella di William", afferma Marco.


Impianto ad alta densità di Carmen alla quarta foglia innestata su Cot. Sydo (Foto M.Castagnoli).

Fioritura
L’epoca di fioritura è medio-tardiva (contemporanea a William). Le varietà impollinatrici consigliate sono: William, Conference, Coscia.

Frutto
Il frutto è di pezzatura medio-grossa (190 grammi). L’aspetto è attraente, caratterizzato da lenticelle di grosse dimensioni, la forma è calebassiforme (tipo Kaiser) o piriforme allungata. La buccia presenta un colore di fondo giallo con sopraccolore rosso sfumato su circa il 25% della superficie. La polpa è di tessitura leggermente fine, succosa, aromatica, di sapore equilibrato leggermente acidulo.

Epoca di raccolta
In Emilia-Romagna si raccoglie nella seconda decade di luglio (20-25 giorni prima di William).

"Tradizionalmente – prosegue Marco Castagnoli - la coltivazione del pero è basata su un numero limitato di vecchie cultivar in tutto il mondo e Carmen rappresenta un'importante novità, nel periodo precoce, per molti paesi"


(Foto M. Castagnoli).

"Si tratta di una varietà che si differenzia nettamente da tutte le altre cultivar. L'epoca di raccolta coincide con quella di Coscia, da cui però si distingue facilmente perché presenta frutti di dimensioni superiori, una maggiore estensione del sopraccolore e lenticelle ben evidenti. Anche il sapore è molto differente, in quanto Coscia si caratterizza per la dolcezza mentre Carmen presenta caratteristiche organolettiche equilibrate ma tendenti all'acidulo".

Qualche giorno dopo Carmen, si raccoglie anche Santa Maria, da cui Carmen si differenzia per la forma più allungata, una maggior estensione del sopraccolore rosso e un aroma superiore.

Carmen si contraddistingue anche per l'estrema adattabilità alle diverse forme di allevamento. Nelle aree vocate dell'Emilia-Romagna, sono presenti pereti in cui la varietà è innestata sia su portinnesti deboli di cotogno (Cot. C) sia su portinnesti che inducono una maggiore vigoria (BA 29 oppure Farold). Su superfici ridotte, sono presenti anche validi impianti costituiti con piante autoradicate.


Carmen alla quarta foglia innestata su Cot. Sydo con forma di allevamento a BIBAUM® (Foto M.Castagnoli).

Dal 2002 il numero di astoni certificati venduti in Italia è aumentato costantemente, arrivando a circa 1.500.000 che la rendono, fra le nuove varietà, quella maggiormente coltivata.

Oltre che in Italia, Carmen è coltivata con successo anche in Spagna, Cile e Nuova Zelanda. La varietà è stata brevettata ed è in corso di diffusione in Argentina, Australia, Brasile, Cile, Cina, Croazia, Unione europea, Israele, Messico, Marocco, Sudafrica, Svizzera, Tunisia, Ucraina e Uruguay.

"Mentre in Italia lo sfruttamento commerciale di Carmen è gestito direttamente dall'organismo costitutore, quindi il CRA-FRF, per l'estero ci si avvale della preziosa opera penetrativa del CIV di Ferrara", conclude Marco Castagnoli.

Nella tabella sottostante, le aziende vivaistiche italiane concessionarie dei diritti di moltiplicazione e commercializzazione della varietà Carmen.



Contatti:
Marco Castagnoli
CRA-Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Forlì
Via La Canapona, 1 bis - Magliano
47122 Forlì (FC)
Tel.: (+39) 0543 89428/89566 int. 5
Fax: (+39) 0543 89077
Email: marco.castagnoli@entecra.it