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Reti di protezione: Iridium, un'ottima difesa contro la cimice asiatica Halyomorpha halys

La cimice asiatica è diventata, negli ultimi due anni, uno dei più preoccupanti fitofagi in ambito agrario e ciò ha portato allo sviluppo di specifici programmi di monitoraggio e di difesa delle colture.



Halyomorpha halys è un insetto diffusosi in Europa a partire dal 2004 e segnalato per la prima volta in Italia nel 2007. L'attività trofica sia dei giovani che degli adulti causa gravi deformazioni ai frutti che risultano non più commercializzabili, con perdita, in alcuni casi, anche dell'intera produzione. Si tratta di un fitofago difficile da contenere a causa dell'elevata polifagia e della notevole mobilità. Inoltre, la lotta chimica risulta spesso poco efficace.

Come contrastare il fenomeno?
Un recente studio del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università degli Studi di Torino, ha posto l'attenzione sul problema e proposto una strategia alternativa per la protezione delle colture dalla cimice asiatica.



La sperimentazione è stata effettuata in due pescheti e due meleti nella provincia di Cuneo, e ha previsto l'utilizzo della rete antigrandine fotoselettiva Iridium® color perla. Questa è stata installata sul modello Alt-Carpò monofilare, andando a chiudere un impianto antigrandine preesistente, e fissata al terreno con pioli di metallo in modo tale da evitare l'ingresso dell'insetto dal basso. Sono state messe a confronto tre tesi: il sotto rete, il fuori rete e un fuori rete aziendale. Nelle prime due non sono stati eseguiti trattamenti insetticidi dal momento della chiusura delle reti (a caduta petali) fino alla raccolta, mentre nella terza tesi è stata mantenuta la normale gestione prevista dall'agricoltore.



La tabella (clicca qui per un ingrandimento) mostra con chiarezza come le reti Iridium® abbiano permesso una notevole riduzione del numero di frutti con sintomi da punture di H. halys alla raccolta, rispetto non solo al fuori rete, ma anche al controllo aziendale trattato chimicamente.

L'importante, spiega la prof.ssa Rosemarie Tedeschi, è che la chiusura dell'impianto avvenga prima dell'arrivo della cimice sulla coltura, ovvero subito dopo la caduta dei petali (per non compromettere l'impollinazione). Inoltre è consigliabile effettuare, contestualmente, un trattamento insetticida di tipo abbattente per azzerare le popolazioni di fitofagi eventualmente presenti sulle piante.

La dimensione delle maglie della rete è un aspetto molto critico. La rete Iridium® ha ridotto notevolmente l'ingresso della cimice asiatica grazie ad una maglia tale da riuscire ad unire l'azione di antigrandine e fotoselettore della luce utile alla fotosintesi a quella di barriera fisica contro il fitofago, almeno per quanto riguarda gli adulti e gli ultimi stadi giovanili. Una maglia più larga non sarebbe più in grado di bloccare l'insetto, mentre una maglia più stretta non consentirebbe l'accesso ad insetti utili, quali predatori e parassitoidi, anche di altri fitofagi e comporterebbe, inoltre, un problema di maggiore umidità all'interno dell'impianto.

In definitiva, mentre il dibattito si amplia e nuovi studi proseguono per valutare il ruolo svolto dagli antagonisti indigeni nel controllo di H. halys, la scelta migliore resta l'utilizzo di barriere specifiche come le reti antigrandine fotoselettive Iridium®.

Per una consulenza tecnica sulle reti fotoselettive Iridium® e per qualunque approfondimento utile alla scelta della protezione adeguata, lo staff di Agrintech è a disposizione ai contatti in calce.

Per maggiori informazioni:
Agrintech srl

Tel.: (+39) 0828 332978
Fax: (+39) 0828 361955
Email: info@agrintech.it
Web: www.agrintech.it
Data di pubblicazione: