Da marzo 2023 il Marocco, alle prese con una difficile stagione di siccità, ha vietato le esportazioni di cipolle verso l'Africa occidentale. Una benedizione per gli esportatori egiziani, che hanno guadagnato terreno e colmato il vuoto in questo mercato.
Mohamed Anwar, CEO di Mudga, afferma: "Nelle ultime due stagioni abbiamo assistito a un notevole aumento della domanda di cipolle rosse da parte dei Paesi dell'Africa occidentale. Le nostre esportazioni sono aumentate del 200% verso nazioni come Mauritania, Senegal, Guinea Conakry, Gabon e altre dell'area".
L'esportatore aggiunge: "Ciò è dovuto al divieto di esportazione delle cipolle da parte del Marocco, ma anche alla lentezza delle forniture dall'Europa. A nostra volta siamo fortunati, dato che il divieto di esportazione delle cipolle da parte dell'Egitto è terminato all'inizio di aprile".
Mentre il mercato internazionale delle cipolle è costellato da divieti di esportazione in diverse parti del mondo e da un calo generale della produzione, le cipolle egiziane vengono esportate praticamente ovunque. Anwar afferma: "I nostri principali mercati mantengono una domanda solida. È il caso dell'Europa, in particolare dei Paesi Bassi e del Regno Unito, e dei Paesi del Golfo. Oltre a questi mercati, in questa stagione vediamo un grande potenziale in Nord America e in Africa".
Tuttavia, il commercio con l'Asia orientale è gravemente colpito dalla crisi del Mar Rosso e i conseguenti costi di trasporto elevati stanno rallentando le esportazioni di cipolle, secondo Anwar.
Secondo fonti del settore, in questa stagione il raccolto egiziano di cipolle - tutte le varietà messe insieme - è abbondante, con circa 1,8 milioni di tonnellate. Un terzo è destinato all'esportazione. "Questo ha portato a un calo dei prezzi, nonostante la forte domanda", conclude Anwar.
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