L'inizio di aprile segna la fine del divieto di esportazione delle cipolle imposto dal governo egiziano. Secondo Mohamad Hassan, export sales manager di Al Gamal, la produzione di quest'anno è sufficiente e supera di gran lunga il fabbisogno del mercato locale.
"Con la scadenza del divieto di esportazione delle cipolle, inizialmente fissato fino alla fine del 2023 e poi prorogato fino alla fine di marzo, e in assenza di un'ulteriore proroga, attualmente non ci sono restrizioni alle esportazioni di cipolle e possiamo riprendere a rifornire il mercato internazionale", afferma Hassan.
"La ripresa delle esportazioni è confermata dalla corrispondenza del 1° aprile 2024 del Ministero del Commercio e dell'Industria egiziano al Consiglio per l'esportazione agricola, che abbiamo potuto consultare".
Hassan afferma: "La carenza di cipolle è finita, grazie al notevole aumento delle aree coltivate in questa stagione. L'offerta è sufficiente per il mercato locale egiziano e per l'esportazione. Quest'anno la produzione ha raggiunto i 3 milioni di tonnellate, 1 milione in più rispetto alla scorsa stagione. Di solito l'Egitto esporta 600mila tonnellate e consuma 1,2 milioni. Abbiamo quindi un surplus di 1,2 milioni di tonnellate a livello nazionale".
"I prezzi sul mercato locale, che lo scorso anno avevano raggiunto livelli senza precedenti, spingendo il governo a sospendere le esportazioni, si sono ora stabilizzati".
Secondo l'esportatore, la domanda di cipolle egiziane dovrebbe essere elevata. "Il periodo di divieto ha lasciato un vuoto nel mercato, dato che le cipolle egiziane sono apprezzate per la loro qualità e conservabilità. Già prima della fine del divieto abbiamo visto gli acquirenti europei prepararsi alla ripresa della fornitura egiziana. La stagione durerà fino a settembre e promette di essere dinamica".
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Mohammad Hassan
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