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Bassi Ortaggi

La Piana del Fucino in Abruzzo è una zona particolarmente vocata per le produzioni agricole. L'altopiano che si apre tra le montagne si trova a circa 700 metri sul livello del mare. Le alture che lo circondano costituiscono una preziosa risorsa anche dal punto di vista idrogeologico.
La Piana del Fucino in Abruzzo è una zona particolarmente vocata per le produzioni agricole. L'altopiano che si apre tra le montagne si trova a circa 700 metri sul livello del mare. Le alture che lo circondano costituiscono una preziosa risorsa anche dal punto di vista idrogeologico.
"FreshPlaza ha visitato l'azienda agricola Bassi Ortaggi, il cui motto è: "Una giovane azienda a sostegno del futuro". Infatti le nuove generazioni stanno valorizzando il lavoro dei fondatori dell'azienda, tra i quali spicca Vincenzo Bassi. Il nipote, che porta lo stesso nome, ci ha fatto da guida alla scoperta della Bassi Ortaggi."
"FreshPlaza ha visitato l'azienda agricola Bassi Ortaggi, il cui motto è: "Una giovane azienda a sostegno del futuro". Infatti le nuove generazioni stanno valorizzando il lavoro dei fondatori dell'azienda, tra i quali spicca Vincenzo Bassi. Il nipote, che porta lo stesso nome, ci ha fatto da guida alla scoperta della Bassi Ortaggi."
"Qui vediamo Vincenzo Bassi nel proprio ufficio. "La nostra filosofia aziendale - spiega - è quella di fondare il lavoro su un'organizzazione razionale e trasparente. Vediamo l'azienda come un sistema, nel quale ognuno dà il proprio contributo in base alle sue capacità. Il sistema parte dalla produzione, ma deve muoversi avendo come obiettivo la commercializzazione, intesa come momento di autentica valorizzazione del lavoro. Infatti, chi produce delegando la commercializzazione ad altri, finisce spesso per svilire il valore della propria fatica."
"Qui vediamo Vincenzo Bassi nel proprio ufficio. "La nostra filosofia aziendale - spiega - è quella di fondare il lavoro su un'organizzazione razionale e trasparente. Vediamo l'azienda come un sistema, nel quale ognuno dà il proprio contributo in base alle sue capacità. Il sistema parte dalla produzione, ma deve muoversi avendo come obiettivo la commercializzazione, intesa come momento di autentica valorizzazione del lavoro. Infatti, chi produce delegando la commercializzazione ad altri, finisce spesso per svilire il valore della propria fatica."
"Vincenzo si è organizzato per tenere costantemente sotto controllo l'evoluzione dei prezzi per i principali prodotti d'interesse per la Bassi Ortaggi, come finocchi, patate e radicchio. "Cerchiamo di comprendere le dinamiche di mercato, anche se spesso l'andamento dei prezzi sembra seguire logiche tutte sue. Io aggiorno quotidianamente le mie tabelle e stilo una relazione mensile sul mercato. Questo mi consente di muovermi con piena consapevolezza di quel che accade intorno a noi. Uno dei limiti della realtà agricola locale è proprio la carenza di informazioni basilari, cosa che genera improvvisazione, con ricadute negative per tutto il settore."
"Vincenzo si è organizzato per tenere costantemente sotto controllo l'evoluzione dei prezzi per i principali prodotti d'interesse per la Bassi Ortaggi, come finocchi, patate e radicchio. "Cerchiamo di comprendere le dinamiche di mercato, anche se spesso l'andamento dei prezzi sembra seguire logiche tutte sue. Io aggiorno quotidianamente le mie tabelle e stilo una relazione mensile sul mercato. Questo mi consente di muovermi con piena consapevolezza di quel che accade intorno a noi. Uno dei limiti della realtà agricola locale è proprio la carenza di informazioni basilari, cosa che genera improvvisazione, con ricadute negative per tutto il settore."
La visita all'azienda parte da un campo di finocchio. Le coltivazioni della Bassi Ortaggi rispettano il disciplinare della produzione integrata.
La visita all'azienda parte da un campo di finocchio. Le coltivazioni della Bassi Ortaggi rispettano il disciplinare della produzione integrata.
"Ogni coltivazione viene codificata attraverso una sigla. La lettera C individua le coltivazioni di finocchio, mentre la A è il codice per le patate e la B quello per il radicchio. "La codificazione - spiega Vincenzo - è per noi fondamentale. Grazie ad essa siamo in grado di ricostruire tutta la storia di un singolo campo. Dalla semina, ai trattamenti, ai quantitativi prodotti; dalle ore di lavoro speso da ogni singolo bracciante, alle ore di irrigazione. Ciò non solo ci consente di calcolare il costo della produzione, ma ci permette anche di avere sott'occhio tutte le variabili, per modificarle in futuro e migliorare il risultato. Infine, la codificazione significa anche piena tracciabilità e trasparenza per il cliente finale."
"Ogni coltivazione viene codificata attraverso una sigla. La lettera C individua le coltivazioni di finocchio, mentre la A è il codice per le patate e la B quello per il radicchio. "La codificazione - spiega Vincenzo - è per noi fondamentale. Grazie ad essa siamo in grado di ricostruire tutta la storia di un singolo campo. Dalla semina, ai trattamenti, ai quantitativi prodotti; dalle ore di lavoro speso da ogni singolo bracciante, alle ore di irrigazione. Ciò non solo ci consente di calcolare il costo della produzione, ma ci permette anche di avere sott'occhio tutte le variabili, per modificarle in futuro e migliorare il risultato. Infine, la codificazione significa anche piena tracciabilità e trasparenza per il cliente finale."
"Nel dettaglio del campo di finocchio, si vedono anche alcune piante infestanti. Vincenzo spiega: "A differenza dell'agricoltura convenzionale, nella quale i trattamenti prescindono dall'osservazione dei cicli naturali, nella produzione integrata anche la presenza delle infestanti diventa un'indicazione preziosa per comprendere lo stato e le problematiche del terreno e intervenire quindi a posteriori e miratamente. Di solito procediamo ad una estirpazione manuale, per ridurre le infestanti a un 10%. La fase della zappatura consente poi di mantenere solo le piante di finocchio che a quel punto, non soffocate dalle infestanti, possono crescere rigogliosamente."
"Nel dettaglio del campo di finocchio, si vedono anche alcune piante infestanti. Vincenzo spiega: "A differenza dell'agricoltura convenzionale, nella quale i trattamenti prescindono dall'osservazione dei cicli naturali, nella produzione integrata anche la presenza delle infestanti diventa un'indicazione preziosa per comprendere lo stato e le problematiche del terreno e intervenire quindi a posteriori e miratamente. Di solito procediamo ad una estirpazione manuale, per ridurre le infestanti a un 10%. La fase della zappatura consente poi di mantenere solo le piante di finocchio che a quel punto, non soffocate dalle infestanti, possono crescere rigogliosamente."
Dettaglio di una piantina di finocchio. La resa per ettaro del finocchio, in condizioni ottimali, può raggiungere le 40 ton/ha.
Dettaglio di una piantina di finocchio. La resa per ettaro del finocchio, in condizioni ottimali, può raggiungere le 40 ton/ha.
"Il campo di finocchio è dotato di un sistema di irrigazione a pioggia, caratterizzato dal fatto di lavorare a pressione costante dell'acqua e dal fatto di essere smontabile e trasferibile su altri campi. "Fissare una pressione costante per l'acqua - spiega Vincenzo - consente di ridurre gli sprechi e anche di calcolare l'effettivo apporto idrico che viene dato alla coltura. Tutto l'impianto è "portatile", nel senso che lo trasferiamo di campo in campo, a seconda delle necessità."
"Il campo di finocchio è dotato di un sistema di irrigazione a pioggia, caratterizzato dal fatto di lavorare a pressione costante dell'acqua e dal fatto di essere smontabile e trasferibile su altri campi. "Fissare una pressione costante per l'acqua - spiega Vincenzo - consente di ridurre gli sprechi e anche di calcolare l'effettivo apporto idrico che viene dato alla coltura. Tutto l'impianto è "portatile", nel senso che lo trasferiamo di campo in campo, a seconda delle necessità."
"Proprio accanto al campo di finocchio si estende una coltivazione di patate precoci. La raccolta per queste patate si svolge nel periodo luglio-agosto, con commercializzazione fino a fine agosto. Bassi Ortaggi vende il prodotto sia a marchio proprio sia all'industria del trasformato. "Siamo partiti quest'anno con la produzione di patate - spiega Vincenzo - per diversificare la nostra offerta. Inoltre la patata è buona per il ciclo di alternanza con le altre colture."
"Proprio accanto al campo di finocchio si estende una coltivazione di patate precoci. La raccolta per queste patate si svolge nel periodo luglio-agosto, con commercializzazione fino a fine agosto. Bassi Ortaggi vende il prodotto sia a marchio proprio sia all'industria del trasformato. "Siamo partiti quest'anno con la produzione di patate - spiega Vincenzo - per diversificare la nostra offerta. Inoltre la patata è buona per il ciclo di alternanza con le altre colture."
"Il cartellino identificativo con la lettera A, indica il codice per le patate. "La varietà che coltiviamo per il consumo fresco è la Agata, una patata che può raggiungere una resa produttiva anche di 80 tonnellate per ettaro, soprattutto nelle zone dove c'è una forte escursione termica. Per la concimazione utilizziamo una stabbiatura sintetica, che ci permette una standardizzazione nei livelli di sostanze nutritive."
"Il cartellino identificativo con la lettera A, indica il codice per le patate. "La varietà che coltiviamo per il consumo fresco è la Agata, una patata che può raggiungere una resa produttiva anche di 80 tonnellate per ettaro, soprattutto nelle zone dove c'è una forte escursione termica. Per la concimazione utilizziamo una stabbiatura sintetica, che ci permette una standardizzazione nei livelli di sostanze nutritive."
Vincenzo ci mostra anche un altro campo, interamente coltivato a patate precoci. L'azienda Bassi Ortaggi ha 15 ettari di terreni dedicati alla pataticoltura.
Vincenzo ci mostra anche un altro campo, interamente coltivato a patate precoci. L'azienda Bassi Ortaggi ha 15 ettari di terreni dedicati alla pataticoltura.
Anche qui vediamo il cartellino con il codice identificativo della coltura.
Anche qui vediamo il cartellino con il codice identificativo della coltura.
"Paolo Percossi - sulla sinistra - è il dottore agronomo dell'azienda Bassi Ortaggi. Vincenzo Bassi - sulla destra - spiega: "L'agronomo è entrato recentemente a far parte del nostro staff. Mi sono reso conto che oggi l'agricoltura non si può più intendere come un lavoro solitario, bensì va ripensato come lavoro di gruppo, come sistema. La specializzazione è di fondamentale importanza. I nostri nonni vivevano in un contesto nel quale il produttore mandava avanti tutto da solo, sulla base di un'esperienza di tipo pratico. Oggi non è più così: se si vuole competere, bisogna investire nella competenza."
"Paolo Percossi - sulla sinistra - è il dottore agronomo dell'azienda Bassi Ortaggi. Vincenzo Bassi - sulla destra - spiega: "L'agronomo è entrato recentemente a far parte del nostro staff. Mi sono reso conto che oggi l'agricoltura non si può più intendere come un lavoro solitario, bensì va ripensato come lavoro di gruppo, come sistema. La specializzazione è di fondamentale importanza. I nostri nonni vivevano in un contesto nel quale il produttore mandava avanti tutto da solo, sulla base di un'esperienza di tipo pratico. Oggi non è più così: se si vuole competere, bisogna investire nella competenza."
"Dettaglio dell'inflorescenza della pianta di patata. Vincenzo spiega: "Quando poi i fiori e le foglie cadono, ciò significa che è giunto il momento di scavare le patate."
"Dettaglio dell'inflorescenza della pianta di patata. Vincenzo spiega: "Quando poi i fiori e le foglie cadono, ciò significa che è giunto il momento di scavare le patate."
"L'agronomo Paolo Percossi estrae alcune patate dal terreno, per illustrare le caratteristiche di questa varietà: "Agata è una patata precoce, che si presenta esteticamente molto bella e si lava molto bene. La resa può arrivare a 60 ton/ha. E' una varietà che, se conservata, necessita di ambienti refrigerati. Noi tuttavia non la immagazziniamo, ma la vendiamo subito dopo la raccolta. Non è adatta alla cottura. Bassi Ortaggi produce anche patate per l'industria su una superficie di otto ettari. Le varietà da industria sono Lady Claire, Hermes e Agria, tutte dotate di maggior contenuto di materia secca. Ottima la resa della Lady Claire, che sviluppa molti tuberi per ogni pianta, mentre l'Agria si conserva benissimo anche senza bisogno di celle frigo, in quanto non germoglia."
"L'agronomo Paolo Percossi estrae alcune patate dal terreno, per illustrare le caratteristiche di questa varietà: "Agata è una patata precoce, che si presenta esteticamente molto bella e si lava molto bene. La resa può arrivare a 60 ton/ha. E' una varietà che, se conservata, necessita di ambienti refrigerati. Noi tuttavia non la immagazziniamo, ma la vendiamo subito dopo la raccolta. Non è adatta alla cottura. Bassi Ortaggi produce anche patate per l'industria su una superficie di otto ettari. Le varietà da industria sono Lady Claire, Hermes e Agria, tutte dotate di maggior contenuto di materia secca. Ottima la resa della Lady Claire, che sviluppa molti tuberi per ogni pianta, mentre l'Agria si conserva benissimo anche senza bisogno di celle frigo, in quanto non germoglia."
"Qui vediamo il ciclo vitale della Dorifora, il coleottero infestante delle patate. Da in alto a sinistra: l'accoppiamento, la deposizione delle uova, la larva e l'insetto adulto. L'agronomo Paolo Percossi spiega: "Anche nel caso della Dorifora, i trattamenti che effettuiamo sono sempre mirati e a posteriori. Cerchiamo prima di capire l'entità del problema e poi interveniamo."
"Qui vediamo il ciclo vitale della Dorifora, il coleottero infestante delle patate. Da in alto a sinistra: l'accoppiamento, la deposizione delle uova, la larva e l'insetto adulto. L'agronomo Paolo Percossi spiega: "Anche nel caso della Dorifora, i trattamenti che effettuiamo sono sempre mirati e a posteriori. Cerchiamo prima di capire l'entità del problema e poi interveniamo."
Ci spostiamo ora su un campo di due ettari, seminato a radicchio da venti giorni. Il terreno è a medio impasto. Per un prodotto più precoce va bene un terreno più fine.
Ci spostiamo ora su un campo di due ettari, seminato a radicchio da venti giorni. Il terreno è a medio impasto. Per un prodotto più precoce va bene un terreno più fine.
Anche il campo di radicchio è individuato mediante il proprio codice univoco. I cartellini per il radicchio sono di colore bianco e riportano la lettera B.
Anche il campo di radicchio è individuato mediante il proprio codice univoco. I cartellini per il radicchio sono di colore bianco e riportano la lettera B.
"Vincenzo indica alcuni germogli di radicchio e spiega: "Quando il radicchio è seminato, invece che trapiantato, le piantine non si sviluppano tutte omogenee."
"Vincenzo indica alcuni germogli di radicchio e spiega: "Quando il radicchio è seminato, invece che trapiantato, le piantine non si sviluppano tutte omogenee."
Dettaglio dei germogli di radicchio. La resa per ettaro può arrivare a 60 tonnellate, in condizioni ottimali di produzione.
Dettaglio dei germogli di radicchio. La resa per ettaro può arrivare a 60 tonnellate, in condizioni ottimali di produzione.
Un momento dell'intervista con Vincenzo Bassi.
Un momento dell'intervista con Vincenzo Bassi.
Il campo di radicchio di trova proprio a ridosso del centro tecnologico della TeleSpazio. Affascinante il contrasto tra i terreni agricoli e le modernissime parabole.
Il campo di radicchio di trova proprio a ridosso del centro tecnologico della TeleSpazio. Affascinante il contrasto tra i terreni agricoli e le modernissime parabole.
Fabrizia e Vincenzo Bassi. Nell'ottica della specializzazione, Fabrizia, laureanda in giurisprudenza, si occupa di tutti gli aspetti legali relativi alla gestione dell'azienda e dei dipendenti, coadiuvando l'attività del fratello e del padre.
Fabrizia e Vincenzo Bassi. Nell'ottica della specializzazione, Fabrizia, laureanda in giurisprudenza, si occupa di tutti gli aspetti legali relativi alla gestione dell'azienda e dei dipendenti, coadiuvando l'attività del fratello e del padre.
"Accanto al campo di radicchio si trovano altre coltivazioni che, pur non rientrando tra le attività della Bassi Ortaggi, non sono tuttavia meno importanti per l'azienda. L'agronomo Paolo Percossi spiega: "La presenza di coltivazioni limitrofe ai nostri campi è uno dei fattori sui quali focalizziamo la nostra attenzione. Al momento della trebbiatura di questo campo, infatti, quali sostanze e quali possibili patogeni potrebbero volare fino alla nostra area produttiva? Per questo teniamo sotto controllo anche ciò che accade intorno a noi."
"Accanto al campo di radicchio si trovano altre coltivazioni che, pur non rientrando tra le attività della Bassi Ortaggi, non sono tuttavia meno importanti per l'azienda. L'agronomo Paolo Percossi spiega: "La presenza di coltivazioni limitrofe ai nostri campi è uno dei fattori sui quali focalizziamo la nostra attenzione. Al momento della trebbiatura di questo campo, infatti, quali sostanze e quali possibili patogeni potrebbero volare fino alla nostra area produttiva? Per questo teniamo sotto controllo anche ciò che accade intorno a noi."
Qui siamo su un campo di radicchio zappato e irrigato, con piantine di oltre due mesi. Il periodo di raccolta è a fine luglio.
Qui siamo su un campo di radicchio zappato e irrigato, con piantine di oltre due mesi. Il periodo di raccolta è a fine luglio.
"Dopo la raccolta - spiega l'agronomo Paolo Percossi - si effettuano delle analisi sul terreno per rilevare la carica fungina. Poi si ara e si solarizza, cioè si lascia al sole, che agisce come disinfestante naturale."
"Dopo la raccolta - spiega l'agronomo Paolo Percossi - si effettuano delle analisi sul terreno per rilevare la carica fungina. Poi si ara e si solarizza, cioè si lascia al sole, che agisce come disinfestante naturale."
Dettaglio della piantina di radicchio. La varietà prodotta da Bassi Ortaggi è il radicchio rosso tipo Chioggia.
Dettaglio della piantina di radicchio. La varietà prodotta da Bassi Ortaggi è il radicchio rosso tipo Chioggia.
Per ultimo visitiamo un campo di un ettaro, seminato a finocchio. Il cartellino identificativo riporta la lettera C, la sigla scelta dall'azienda Bassi per il finocchio.
Per ultimo visitiamo un campo di un ettaro, seminato a finocchio. Il cartellino identificativo riporta la lettera C, la sigla scelta dall'azienda Bassi per il finocchio.
Il campo è stato seminato con la varietà di finocchio Mars e il raccolto è previsto per fine agosto/metà settembre. La resa produttiva stimata è di 40-45 tonnellate per ettaro. La semina viene effettuata con mezzi meccanici, ad una profondità ottimale per l'irrigazione. In futuro, quest'area potrebbe essere destinata ad ospitare la sede operativa dell'azienda.
Il campo è stato seminato con la varietà di finocchio Mars e il raccolto è previsto per fine agosto/metà settembre. La resa produttiva stimata è di 40-45 tonnellate per ettaro. La semina viene effettuata con mezzi meccanici, ad una profondità ottimale per l'irrigazione. In futuro, quest'area potrebbe essere destinata ad ospitare la sede operativa dell'azienda.