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Interruzione di dormienza: kiwi convenzionale e biologico

Uniformità di germogliamento, sincronia di fioritura, elevato numero di frutti. Tutti gli agricoltori sperano di vedere una primavera con queste condizioni nei propri impianti. Ma sperare è davvero l'unica possibilità? Buone notizie per i produttori, anche in biologico.

La fase di germogliamento e le settimane che lo precedono sono uno dei momenti più importanti dell'intero ciclo colturale dell'actinidia. Nelle gemme è racchiuso infatti il potenziale produttivo dell'annata, che non potrà più essere modificato. Partire con il piede giusto è fondamentale.

La dormienza
Al culmine di ogni ciclo vegetativo, le piante di kiwi entrano in una fase chiamata "dormienza". In questo momento del ciclo, che inizia con la caduta foglie, la pianta arresta il proprio metabolismo allo scopo di sopravvivere alle condizioni sfavorevoli che caratterizzano l'inverno. Passato un certo periodo di tempo esposta alle basse temperature invernali ed una volta soddisfatto il così detto "fabbisogno in freddo", la pianta darà il via ad un nuovo ciclo.

Per germogliare adeguatamente il kiwi ha bisogno di accumulare almeno 800-1000 unità di freddo a seconda della varietà (intese come ore in cui la temperatura scende sotto la soglia di 7,2°C) e, ovviamente, della riattivazione metabolica in risposta al ritorno di condizioni ambientali favorevoli.

Il problema
Cosa accade quando il fabbisogno in freddo non viene soddisfatto, o quando il metabolismo della pianta non si riattiva adeguatamente?

E' una condizione che si verifica di frequente al centro-sud Italia, dove gli inverni sono meno rigidi. Qui, la rottura delle gemme del kiwi può risultare scarsa e irregolare. Gli agricoltori osservano quindi elevato numero di gemme cieche, disformità di sviluppo dei germogli, fioritura disomogenea e, purtroppo, pochi fiori. In una specie dioica (ossia con piante maschili e femminili) come il kiwi, la mancata sincronia di fioritura pregiudica l'impollinazione, con ovvi effetti negativi sul calibro e sulla qualità dei frutti. Questi due parametri, come ben sappiamo, sono invece fattori fondamentali per avere una buona collocazione e remunerazione del prodotto. Se si parla di kiwi convenzionale, le possibilità di intervento sono limitate. Nel kiwi biologico, nulle (almeno fino ad ora).

La soluzione
Per gli agricoltori che lavorano in regime convenzionale, la chiave per massimizzare il potenziale produttivo si chiama Bluprins®: è un biopromotore appositamente studiato per favorire il germogliamento dell'actinidia. Associato a Bluact, che attiva e completa la sua azione, Bluprins® mima gli effetti del freddo e fornisce l'energia necessaria alla riattivazione del metabolismo della pianta.

Anche per i produttori di kiwi biologico, oggi esiste una soluzione. Si tratta della prima ed unica soluzione registrata per interrompere la dormienza del kiwi biologico: Bluprins® Bio. Questo biostimolante, frutto della ricerca Biolchim, deve essere associato a Bluact Bio e Zinco Edta Biolchim, suoi attivatori. Con questa strategia innovativa è possibile riattivare e sostenere il metabolismo del kiwi, aumentando quantità e qualità del raccolto.

Risultati: affidabilità e sicurezza
Bluprins® e Bluprins ® Bio sono il frutto di una ricerca che non si arresta e che cerca sempre di portare soluzioni migliori al servizio degli agricoltori. Questi due formulati si applicano al bruno, associati ai rispettivi prodotti attivanti, grazie ai quali:

- riducono il numero di gemme cieche, aumentando il numero di germogli;

- uniformano lo sviluppo dei tralci, concentrando fioritura e maturazione;

- promuovono la formazione delle strutture fiorali, aumentando il numero dei frutti.

Bluprins® e Bluprins® Bio sono soluzioni sicure, la cui applicazione non comporta rischi di fitotossicità né per la salute dell'operatore. Adatti sia all'applicazione in pieno campo che sotto telo.

Contatta l'ufficio agronomico Biolchim per definire la strategia migliore per il tuo impianto.

Contatti:
Biolchim Spa
Via San Carlo 2130
Medicina (BO)
Tel.: (+39) 051 6971811
Email: ufficio.tecnico@biolchim.it
Web: www.biolchim.it

Data di pubblicazione: