Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Spagna: prima condanna per sfruttamento illegale del mandarino Orri

Il tribunale di Valencia (Juzgado de lo Mercantil n° 2) ha emesso la prima sentenza contro lo sfruttamento illegale del mandarino Orri, una varietà protetta. Questa sentenza, favorevole a The Enforcement Organization S.L. (TEO), licenziatario esclusivo della varietà Orri in Spagna e Portogallo, è il risultato di una causa civile per lo sfruttamento illegale di 199 alberi di questa varietà in un appezzamento situato nel Comune di Picasent, Valencia.


Distruzione di piantagioni illegali di mandarini Orri

La sentenza afferma che l'autore del reato ha svolto un'attività di moltiplicazione e diffusione illegale della varietà Orri, durante i periodi provvisori e definitivi di protezione. Di conseguenza, il tribunale ha ordinato al condannato di pagare all'organizzazione TEO un "compenso ragionevole" di quasi 20.000 euro (30 euro/albero, per l'infrazione durante il periodo di protezione provvisorio, più 60 euro/albero per l'infrazione durante il periodo di protezione).

Inoltre, il tribunale ha stabilito che il trasgressore dovrà distruggere il materiale vegetale della varietà Orri e ha vietato lo sfruttamento degli alberi di questa varietà, così come la commercializzazione dei frutti ottenuti da questi alberi. I produttori saranno inoltre costretti a pagare per la pubblicazione della sentenza in una rivista specializzata nel settore agrumicolo.

I rappresentanti dell'associazione dei produttori del mandarino Orri (ORC), che riunisce oltre 400 licenziatari di questa varietà, hanno sottolineato che "questa sentenza è un'ottima notizia per l'intero settore agrumicolo, preoccupato per lo sfruttamento illegale di varietà protette, poiché ciò si traduce in una concorrenza sleale".


Distruzione di piantagioni illegali di mandarini Orri

Due anni di azione intensa a difesa della varietà protetta Orri
Nel 2016, la TEO ha intrapreso per la prima volta un'azione legale (una volta individuate le aziende dove la varietà era prodotta illegalmente) e da allora ne sono state intraprese numerose, finora con oltre 100 segnalazioni. Gli ispettori della TEO e i tecnici sul campo continuano a lavorare alla ricerca di piantagioni illegali.

Nella campagna 2017/18, la TEO ha intrapreso 108 azioni legali, le cui decisioni saranno note nei prossimi mesi, e 92 di queste per lo sfruttamento illegale dei mandarini Orri, che interesserebbe circa 172 ettari (più di 80.000 alberi).

A livello regionale, l'85,23% dei casi fa riferimento alla Regione di Valencia, con circa 45.000 alberi; il 6,82% all’Andalusia, con circa 16.000 alberi; il 6,82% alla Murcia, con circa 14.000 alberi, e l'1,14% alla Catalogna.

Delle 92 azioni legali aperte, un totale di 68 hanno riguardato la corte civile, mentre le altre 27, che riguardano 38.000 alberi (oltre 69 ettari) sono risultate penalmente rilevanti.
Data di pubblicazione: