"In merito alla notizia riportata da più testate giornalistiche, secondo la quale i casi di salmonella verificatisi in Italia e all'estero sarebbero da ricondurre al pomodoro siciliano, teniamo a precisare che nessuna segnalazione è giunta a tale proposito dai nostri associati".
© FreshPlazaÈ quanto dichiara il presidente del Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino, Sebastiano Fortunato, il quale spiega: "Se ci fosse una problematica di tale gravità ce ne saremmo certamente accorti, visto che mangiamo il nostro pomodoro ogni giorno. Non si può non rilevare come gli attacchi al pomodoro italiano si stiano sempre più intensificando, quasi ci fosse una precisa strategia per affossare un prodotto che tutto il mondo ci invidia".
"Ciò che è certo, è che siamo ogni giorno schiacciati dalla concorrenza sleale messa in atto da paesi extra-Ue che inondano l'Europa di pomodoro a prezzi insostenibili per il sistema lavorativo italiano, con disciplinari che consentono l'uso di fitofarmaci che in Italia sono vietati da decenni", aggiunge Fortunato.
Le sue dichiarazioni arrivano dopo la pubblicazione dell'aggiornamento dell'Efsa e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (leggi pubblicazione), diffuso dai media, che hanno confermato come sia in corso un'epidemia prolungata e multi-Paese di Salmonella Strathcona ST2559 collegata al consumo di pomodori.
Sul sito dell'Efsa si legge: "Dal 2023 al 30 settembre 2025, sono stati identificati 437 casi confermati di S. Strathcona ST2559 in 17 Paesi Ue/See, 205 casi aggiuntivi rispetto alla prima valutazione rapida dell'epidemia pubblicata il 12 novembre 2024: Austria (76), Croazia (3), Cechia (11), Danimarca (12), Estonia (2), Finlandia (5), Francia (43), Germania (113), Irlanda (6), Italia (123), Lussemburgo (5), Paesi Bassi (5), Norvegia (4), Slovacchia (6), Slovenia (10), Spagna (3) e Svezia (10). Casi sono stati segnalati anche nel Regno Unito (73), in Canada (10) e negli Stati Uniti (24). L'Italia è risultata il Paese più visitato tra i casi correlati a viaggi.
I pomodori restano il principale veicolo alimentare individuato in diverse indagini su questa epidemia multi-Paese e prolungata. Nel 2025, nuove indagini condotte in Austria hanno identificato i pomodorini provenienti dalla Sicilia (Italia) come fonte dell'infezione, come già avvenuto per l'epidemia del 2023 in Austria e per quella del 2024 in Italia. La stessa conclusione era stata raggiunta in merito a una precedente epidemia di S. Strathcona ST2559 verificatasi in Danimarca nel 2011.
In risposta, sono state avviate indagini approfondite da parte dell'autorità per la sicurezza alimentare in Italia. Il rilevamento di S. Strathcona in un campione di acqua di irrigazione prelevato presso il sito di un produttore di pomodori in Sicilia ha confermato il ruolo dell'ambiente nella contaminazione dei pomodori. Questi risultati hanno inoltre evidenziato la necessità di una strategia multidisciplinare che integri valutazioni ambientali per ridurre il rischio di contaminazione da Salmonella. Tale necessità è confermata anche dal rilevamento del ceppo epidemico in altre matrici connesse con ambienti acquatici.
Per prevenire il verificarsi di nuovi casi, dovranno essere condotte ulteriori indagini per verificare se i pomodori provenienti dalla Sicilia siano il veicolo dell'infezione e per orientare misure di controllo efficaci durante il periodo di (pre)raccolta, comprese le fonti di acqua di irrigazione.