"Il periodo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre segna il consueto passaggio stagionale. Assistiamo alla conclusione della filiera del ficodindia e all'apertura della nuova stagione agrumicola". Così inizia Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi Op, il quale sottolinea che le due filiere, pur condividendo il medesimo territorio (la valle del Simeto e le zone pedemontane dell'Etna), risentono in modo diverso delle dinamiche climatiche e di mercato.
© Consorzio Euroagrumi O.P. Soc. Coop. Cons.
La campagna del ficodindia si è chiusa con risultati complessivamente soddisfacenti . Ciononostante, l'andamento climatico ha determinato una maturazione accelerata e non omogenea sia del primofiore sia del cosiddetto bastardone. Questo comportamento fenologico conferma che, pur essendo una specie resistente ai cambiamenti climatici e alla carenza idrica, il ficodindia resta sensibile alle variazioni microclimatiche nei processi di maturazione e nell'accumulo zuccherino del frutto.
L'analisi evidenzia un potenziale di sviluppo per la coltura. La domanda interna ed estera è stata positiva e la coltura beneficia di una minore pressione competitiva internazionale rispetto ad altri segmenti frutticoli. Rapisarda aggiunge che questa specie è un simbolo dell'agricoltura mediterranea e ha margini di crescita nell'organizzazione commerciale, nella valorizzazione del marchio e nella trasformazione dei derivati.
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La campagna agrumicola, al contrario, si apre in un contesto produttivo più complesso. Le condizioni meteorologiche recenti hanno causato danni significativi alle colture. Rapisarda osserva che in particolare il vento ha compromesso in diversi casi l'integrità della buccia e la regolarità di calibro dei frutti.
Un altro fattore critico è il deficit idrico persistente. Anche a fine ottobre, gli agrumicoltori sono stati costretti a proseguire con le irrigazioni. Questo accade perché le precipitazioni autunnali non hanno ancora coperto il fabbisogno idrico delle piante in una fase decisiva per la crescita del frutto.

Nonostante le criticità produttive, il quadro economico presenta elementi incoraggianti. In diversi Paesi concorrenti, le anomalie climatiche hanno avuto effetti più marcati sulla produttività. Questa situazione ha generato una contrazione dell'offerta mondiale, aprendo prospettive favorevoli per le produzioni mediterranee.
Il direttore di Euroagrumi conclude che, in questo scenario, le arance siciliane potrebbero beneficiare di una domanda sostenuta e di una buona tenuta dei prezzi. L'intero comparto, pur tra difficoltà e pressioni climatiche, continua a mostrare una buona capacità di adattamento e resilienza strutturale. Questo è sostenuto da una filiera sempre più focalizzata su qualità, sostenibilità e innovazione.
L'aspetto promozionale non viene trascurato. Il progetto "Citrus Fruits for Wellness" gioca un ruolo chiave nel rafforzare il legame tra Italia e Germania. L'obiettivo è mettere in risalto gli effetti salutistici dell'Arancia Rossa di Sicilia IGP. L'iniziativa (fondata sul Regolamento (UE) 1144/2014) intende spiegare al pubblico europeo le proprietà nutrizionali di questo agrume, ricco di antociani e vitamina C, fino al 2026. Le attività includono campagne di comunicazione, conferenze stampa, iniziative nelle scuole e corner promozionali nella grande distribuzione. Il progetto valorizza un'eccellenza del Made in Italy e diffonde una cultura del benessere basata su qualità e consapevolezza alimentare
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