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Coltivatore surinamese di cavolfiori vuole rendere superflue le importazioni dagli USA

"Perché dovremmo continuare a importare cavolfiori dagli Stati Uniti, se io posso fornirli qui a un terzo del prezzo?", si chiede il coltivatore surinamese Rakesh Jhagroe. "Posso consegnarli freschi, di produzione locale, a 90 SRD (circa 2 euro). È un prezzo che permette al coltivatore di guadagnarsi da vivere e, allo stesso tempo, fa risparmiare supermercati e consumatori rispetto all'attuale situazione. Certo, c'è ancora del lavoro da fare: la distribuzione chiede continuità nelle forniture e uno standard qualitativo internazionale".

© Pieter Boekhout | FreshPlaza.it
Rakesh si pone la missione di rendere superflua l'importazione di ortaggi coltivando localmente ciò che oggi arriva da lontano

Rakesh si pone più in generale la missione di rendere superflua l'importazione di ortaggi, coltivando localmente ciò che ancora arriva da lontano. Supermercati come Choice e Tulip sono interessati: se Rakesh potrà garantire una fornitura costante, sono pronti a ridurre sensibilmente le importazioni.

Cambiamento delle abitudini alimentari
La domanda di cavolfiore, broccoli, cetrioli olandesi e altre verdure "occidentali" è cresciuta molto negli ultimi anni. Ciò è dovuto in parte ai surinamesi che rientrano dall'estero, ma anche all'afflusso di expat nel settore petrolifero e del gas. "Cercano verdure che conoscono da casa", spiega Rakesh. "E io voglio offrirgliele, ma fresche, locali e a buon prezzo".

Coltivare cavolfiore nei tropici non è un compito semplice. Rakesh coltiva ancora in pieno campo, ma è già impegnato nell'importazione di una serra dalla Cina. Si fa consigliare dal coltivatore olandese di cavolfiori Bas Slagter. "Stiamo sperimentando con diverse varietà per vedere quali resistono bene alla stagione delle piogge. Perché alcune varietà semplicemente marciscono quando è troppo umido".

© Eigen foto Rakesh

Verso il marchio di qualità
Per poter fornire i supermercati, Rakesh lavora per ottenere la certificazione GlobalGAP. Questo marchio internazionale stabilisce severi requisiti in materia di sicurezza alimentare e sostenibilità. "Devo riorganizzare completamente il mio appezzamento, ma ne vale la pena", dice con determinazione. Il suo obiettivo è essere certificato all'inizio del prossimo anno. In quel momento spera di poter concludere contratti a prezzo fisso per periodi di tre mesi, in modo da offrire continuità e stabilità agli acquirenti, anche se il tasso di cambio del Dollaro - e quindi i costi degli input agricoli come i fertilizzanti - dovessero aumentare in quel periodo.

Citronella come seconda risorsa
Anche se il cavolfiore è il suo fiore all'occhiello, Rakesh guarda anche ad altre colture. La citronella, ad esempio. "È facile da coltivare, si può raccogliere ogni tre mesi e c'è sempre richiesta". La citronella viene usata nei piatti come aromatizzante e si può anche preparare come tè. È un ingrediente molto apprezzato nella cucina surinamese.

Per maggiori informazioni:
Rakesh Jhagroe
Kashmirstraat 82
Paramaribo - Suriname
+597 863 7282
[email protected]

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