Un focus sulla difesa contro la fusariosi: è quanto avvenuto nei giorni scorsi durante un convegno organizzato nell'ambito della cinquantesima edizione della Sagra dell'Aglio, svoltasi a Monticelli d'Ongina (Piacenza) dal 3 al 5 ottobre 2025, per promuovere l'Aglio Bianco Piacentino. Francesco Delfanti, titolare dell'azienda di commercializzazione Delfanti Trade, afferma: "Il convegno è stato di alto livello, grazie a numerosi contributi. Fra questi, si è distinta la ricerca dell'Università Cattolica di Milano che ha mostrato i risultati di una ricerca durata più anni".

Uno dei problemi più impellenti è quello della fusariosi, che da qualche anno colpisce le produzioni, specie i calibri più importanti. "Dalla ricerca - spiega Delfanti - è emerso che concimazioni troppo spinte facilitano la diffusione del fusarium. Anche l'asciugatura tradizionale, all'aperto, è concausa della diffusione della malattia. Per contro, l'asciugatura più moderna con aria forzata limita il problema". L'aglio viene asciugato fino a fargli perdere un 30 per cento di acqua. Il processo dura circa 30 giorni: l'aglio è posizionato nei bins e questi vengono impilati. Poi viene fatta circolare aria forzata.

Altro aspetto emerso è legato al periodo di raccolta. Statisticamente è emerso che, nel nord d'Italia, le varietà più tardive sono quelle che più subiscono i ritorni di attacchi da parte del fusarium.

"Riguardo all'annata 2025 - precisa Delfanti - le cose sono andate meglio rispetto al disastroso 2024. Però le rese sono ancora molto basse rispetto alle attese dei produttori: se mediamente nel piacentino possiamo aspettarci 10 tonnellate all'ettaro, quest'anno ne sono state raccolte 5-6. I prezzi, invece, sono stazionari, per cui in campagna manca plv".
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