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A colloquio con Davide Lombardo

Protezione efficace delle vie respiratorie in agricoltura: un test obbligatorio spesso ignorato

Il settore agricolo, pilastro dell'economia e della produzione alimentare, presenta sfide uniche in termini di sicurezza sul lavoro. Un recente colloquio ha ripreso il discorso sulla fondamentale importanza di approfondire alcuni aspetti.

Davide Lombardo, tecnico professionista della protezione delle vie respiratorie, affiliato della British Safety Industry Federation (BSIF) e rappresentante della ditta AgriProtection, si dedica a sensibilizzare le aziende sull'importanza di un servizio specifico: il fit test per i respiratori.

Il fit test è un test obbligatorio dal 2021, eppure, come sottolinea Davide Lombardo, in Italia è ancora poco conosciuto e applicato, perfino da parte di alcuni Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Ciò impedisce l'adozione di pratiche che mettono in sicurezza i lavoratori.

Il fit test: come funziona e perché è indispensabile
Per una efficace protezione delle vie respiratorie, non basta il semplice acquisto di una maschera, ma serve un processo di verifica dell'idoneità del dispositivo al singolo operatore. Un approccio comune in paesi come l'Inghilterra, ma purtroppo raro in Italia. Lo scopo è duplice: garantire la sicurezza del lavoratore e proteggere l'azienda da eventuali problemi legali o richieste di risarcimento future.

Il test consiste nel valutare la conformazione del dispositivo in relazione al viso del lavoratore, scegliendo la misura (S, M, L) più appropriata del respiratore o altro marchio di respiratore.. Successivamente, all'interno di un cappuccio che crea un effetto serra, viene nebulizzato un prodotto particolarmente amaro, il denatonium benzoate. Durante l'esecuzione di esercizi specifici, l'operatore non deve percepire alcun sapore, a dimostrazione che la maschera aderisce perfettamente. Se, dopo aver sollevato la maschera, si avverte l'amaro, il lavoratore comprende il rischio di inalare sostanze pericolose in un ambiente di lavoro come per esempio una serra.

© AgriProtection

Al termine, viene rilasciato un documento ufficiale, valido per 36 mesi (tre anni), che attesta la perfetta idoneità del respiratore all'operatore. La procedura dura circa 20-25 minuti per ogni lavoratore, con la possibilità di alternare gli operatori per non interrompere il flusso di lavoro. Sebbene Davide Lombardo offra spesso questo servizio gratuitamente per i suoi clienti, il costo medio per le aziende si aggira sui 50 euro per singolo lavoratore, cifra che può salire a 90 euro, includendo eventuali trasferte.
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Un investimento per il futuro, non un costo
Nonostante la sua obbligatorietà e i benefici evidenti, il fit test è spesso trascurato. Un aspetto critico evidenziato riguarda la percezione della sicurezza in Italia, come sottolinea Davide Lombardo: "La sicurezza andrebbe vista con un occhio diverso. Spesso quando c'è qualche problema, la prima cosa che le aziende vanno a tagliare è la sicurezza. Perché? Questa superficialità e disinteresse verso i collaboratori è poi alla base di conseguenze di difficile gestione, se non di veri e propri drammi, come le malattie professionali".

Un paragone significativo riguarda l'uso delle mascherine durante la pandemia di COVID-19: "Abbiamo sopportato per 3 anni il Covid e tutti praticamente andavamo in giro e uscivamo con le mascherine, perché eravamo preoccupati, spaventati dal virus. Ebbene anche entrare in un luogo di lavoro, ad esempio una serra nella quale sono in corso dei trattamenti fitosanitari, può esporre un lavoratore a respirare qualcosa che è molto, ma molto più dannoso rispetto a un virus, perché qui le conseguenze non sono quelle di una malattia curabile. No, perché quando poi arriva un problema è perché i danni sono già irreparabili, il 90% delle volte".

Davide Lombardo aggiunge: "Indossare una maschera protettiva, tra l'altro per il tempo di un trattamento che dura un'ora, due ore al massimo, non certo per tutto il giorno, è il minimo che si possa fare per la sicurezza e la tranquillità dei lavoratori e dell'azienda".

La sicurezza non è solo un investimento strategico, ma anche una questione etica
Un'azienda che garantisce la protezione delle vie respiratorie dei suoi dipendenti con il fit test richiesto per legge (11/719) è non solo "inattaccabile sotto ogni punto di vista", ma soddisfa anche i requisiti per ottenere certificazioni importanti come il Grasp della Global GAP, che valorizzano le imprese. Le maschere, inoltre, possono essere riutilizzate per circa 5-6 mesi, a seconda dell'uso, rendendo il costo per l'azienda molto contenuto. I filtri utilizzati nel settore agricolo sono l'A2-P3, efficace contro gas organici e particolati, mentre per le sostanze più aggressive si impiegano filtri ABEK1-P3.

© AgriProtection © AgriProtection

Infine, in un contesto dove il turnover è assai presente e difetta manodopera professionale, la cura del "cliente interno", cioè del dipendente, diventa fondamentale per fidelizzarlo. Come sottolinea Davide Lombardo: "Una volta effettuati questi test sui propri operatori e una volta forniti di tali dispositivi, l'imprenditore agricolo potrà continuare con maggiore serenità i ruoli da svolgere all'interno della sua azienda, ben sapendo di aver fatto tutto il possibile in termini di legge per assicurare la sicurezza sul luogo di lavoro".

Per maggiori informazioni:
AgriProtection
Via Atlante, 8
Scicli
Davide - +39 331 1303954
info@agriprotection.it
www.agriprotection.it