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Un importatore di datteri dall’Iran e da Israele si prepara a una situazione di carenza

Da venerdì 13 giugno la situazione in Medio Oriente è precipitata rapidamente e in modo improvviso, con Israele e Iran impegnati in intensi attacchi reciproci. Per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli, i primi report dall'Iran segnalano un impatto limitato sulla produzione e sulle esportazioni. Tuttavia, un'ulteriore escalation del conflitto metterebbe a rischio la campagna di diversi prodotti, tra cui datteri, pistacchi, zafferano e altri.

© Daktyli.pl

Mohammed Alamoodi, amministratore delegato della Daktyli.PL, importa datteri dall'Iran e da Israele per il mercato europeo e si sta già preparando a una possibile situazione di carenza. L'importatore condivide alcune riflessioni sulla situazione attuale e le aspettative per la prossima stagione dei datteri.

Nel settore dei datteri, i produttori in Iran e Israele sono alla ricerca di varietà iconiche più o meno difficili da reperire altrove, ovvero Mazafati e Sayer in Iran, e Barhi e Medjool in Israele. AlAmoodi riferisce: "Ci riforniamo regolarmente sia dall'Iran sia da Israele. Al momento, non abbiamo riscontrato alcun impatto diretto, poiché la stagione principale dei datteri non è ancora iniziata. Le nostre ultime spedizioni sono arrivate prima che iniziasse il conflitto, verso marzo. Stiamo monitorando attentamente la situazione e siamo in contatto costante con i nostri fornitori per rimanere informati su eventuali sviluppi che potrebbero influire sulla logistica o sulle esportazioni".

© Daktyli.pl
Datteri Barhi da Israele

L'importatore aggiunge: "In questa fase, è difficile fare previsioni sulla prossima stagione. In Israele, ad esempio, il primo raccolto di datteri Barhi sarà pronto intorno ad agosto. In Iran, la raccolta della maggior parte delle varietà inizia a settembre. Se il conflitto dovesse intensificarsi e continuare per tutta la stagione, potremmo avere grandi difficoltà nelle esportazioni da entrambi i Paesi".

"Se la guerra dovesse proseguire, prevediamo i primi segnali di carenza già ad agosto, in particolare per la varietà Barhi. L'impatto più pesante si avvertirà probabilmente tra settembre e ottobre, periodo corrispondente al picco della raccolta e delle esportazioni per tutti i principali produttori. Qualora venissero coinvolti i porti o le aree di coltivazione, la catena di approvvigionamento subirebbe gravi disagi", continua AlAmoodi.

L'importatore aggiunge che i datteri Barhi israeliani, sensibili ai lunghi tempi di transito, vengono importati principalmente via aerea, mentre i datteri Mazafati iraniani arrivano via mare, una differenza che può rivelarsi cruciale. AlAmoodi spiega: "Ad esempio, lo spazio aereo ora è chiuso, il che ha un impatto maggiore sui datteri Barhi. Se ad agosto dovessero verificarsi ulteriori blocchi alle spedizioni aeree, è molto probabile che si registri una carenza. Sul fronte iraniano, alcune compagnie di navigazione temono per la sicurezza delle importazioni dalla regione, sebbene al momento si tratti soprattutto di misure precauzionali. La situazione resta fluida ed è difficile prevedere come evolverà".

© Daktyli.pl
Datteri Mazafati dall'Iran

AlAmoodi afferma che si stanno già attivando per evitare una situazione di carenza. "Noi di Daktyli.pl abbiamo sempre dato priorità alla resilienza della catena di approvvigionamento. Fin dall'inizio, ci siamo assicurati di non dipendere da un'unica fonte. Importiamo datteri da diversi Paesi, tra cui Giordania, Egitto, Arabia Saudita, Sudafrica, fra gli altri. Per ridurre il rischio di carenza dall'Iran, abbiamo avviato delle trattative con produttori pakistani per sostituire i datteri Sayer iraniani con la varietà pakistana Aseel, che ha caratteristiche simili e un prezzo comparabile. Mentre non sarà possibile sostituire i datteri Mazafati, che vengono coltivati ​​principalmente in Iran. Per quanto riguarda i datteri israeliani, ci stiamo preparando ad aumentare le importazioni da altre fonti qualora la situazione dovesse aggravarsi. Paesi come la Giordania e l'Egitto rappresentano delle alternative chiave, poiché coltivano varietà simili, in particolare Medjool e Barhi, e dispongono già di infrastrutture di esportazione consolidate. Inoltre, siamo in contatto con fornitori in Arabia Saudita e Sudafrica, che producono datteri di prima categoria e, se necessario, possono contribuire a colmare il divario di approvvigionamento".

Lo scenario di una carenza che, ricordiamolo, sarà più chiaro ad agosto, non è l'unica eventualità da considerare. "In questa stagione prevediamo anche un aumento dei prezzi a causa di fattori logistici, soprattutto se la situazione nello Stretto di Hormuz dovesse svilupparsi in modo simile a quella nello Stretto di Bab Al Mandab, o se le interruzioni del traffico aereo dovessero diventare frequenti. I costi logistici sono fortemente influenzati dal contesto di sicurezza, e ritengo probabile un aumento diffuso", conclude AlAmoodi.

Per maggiori informazioni:
Mohammed Al Amoodi
Daktyli.pl
+48 507665861
shop@daktyli.com
www.daktyli.pl