© OPI SICULA O.P. SOC. COOP. AGR."Il crescente interesse per le uve siciliane è una realtà consolidata, confermata dalle straordinarie richieste del mercato. Ad aprire la campagna commerciale sono state le varietà tradizionali di uva Victoria e Black Magic, che al momento rilevano mediamente un tenore zuccherino di 14/15 gradi brix. In pole position la nuova varietà apirene Arra 30 (Arra Sugar Drop) con 16/21 brix, presente sul mercato da metà maggio a fine settembre". È quanto riferisce Domenico Fisicaro e Sammy Fisicaro (qui a lato in foto), presidente di OPI Sicula nel commentare l'andamento del settore.
"Il mercato dell'uva da tavola negli ultimi anni è in continua evoluzione - aggiunge - e soprattutto le nuove varietà senza semi diventano predominanti nella maggior parte dei paesi, grazie alle richieste dei consumatori".
OPI Sicula è nata dieci anni fa con sede a Mazzarrone (CT). La cooperativa è nata dalla tenacia di diverse aziende agricole della Sicilia orientale, che volevano unirsi e creare una rete in un mercato sempre più vasto e competitivo. È un modello partecipativo, partito su iniziativa spontanea degli stessi produttori Oggi l'organizzazione conta 84 soci: 70 aziende e 14 società di produttori agricoli. In totale, conducono terreni su una superficie coltivata di circa 745 ettari. Numerose aziende socie si trovano nel territorio IGP dell'Uva da Tavola di Mazzarrone. Sono dotate di certificazioni e impianti di ultima generazione che garantiscono produzioni sostenibili. L'unione delle diverse competenze ed esperienze di vita e professionali è un tratto distintivo della cooperativa.
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"Per vedere maggiori volumi sul mercato - spiega Carmelo Giarracca vice presidente di Opi Sicula - bisognerà attendere ancora qualche giorno. In generale, la campagna 2025 sembra caratterizzarsi per rese discrete. Sulla situazione attuale e le caratteristiche delle uve siciliane, Sammy Fisicaro aggiunge: "La specificità delle uve siciliane è quella di arrivare sui mercati con largo anticipo, rispetto ad altri Paesi, grazie alle condizioni climatiche favorevoli e alla coltivazione in serra. Sebbene parliamo di uve selezionate, l'elevata specializzazione in campo, sostenuta da agronomi esperti, ci consente di coltivare un vasto paniere di uve pregiate con tecniche rispettose dell'ambiente e a basso impatto ambientale".
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Oggi, gli areali specializzati nella produzione di uve come quello di Mazzarrone sono orientati verso le varietà precoci senza semi. Il mercato certamente le richiede anche per le caratteristiche di gusto apprezzabili. Inoltre, sul piano più specificamente produttivo, si tratta di varietà resistenti alle fitopatie e agli stress climatici sempre più frequenti, e che pertanto non necessitano di particolari interventi agronomici nelle delicate fasi produttive.
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ARRA Sugar Drop si sta ampiamente affermando nella grande distribuzione organizzata e sui mercati, con richieste in continuo aumento. Attualmente sono stati licenziati da AVI oltre 2000 ettari di uve ARRA in tutta Europa; l'Italia risulta la nazione con la maggiore superficie e l'ARRA 30 è la varietà più coltivata. Buona parte della filiera sostiene che quest'uva può essere una degna erede della Victoria. Tra le sue caratteristiche: la maggiore consistenza della bacca, che si presenta soda e croccante. Offre nuovi sapori (fruttato, tropicale, esotico) che catturano il palato dei consumatori esigenti.
"Le varietà di uve tradizionali sono maggiormente richieste in Italia, nei mercati generali La grande distribuzione, soprattutto straniera, preferisce l'uva senza semi perché i consumatori, sia in Italia sia all'estero, rispondono bene a questa innovazione. Le uve senza semi si impongono anche grazie alla maggiore consistenza della bacca. Questa caratteristica consente un'elevata resistenza durante i trasporti. La precocità delle uve da tavola coltivate in Sicilia rappresenta un vantaggio competitivo significativo, in quanto consente di anticipare le produzioni di altre aree geografiche, come Egitto e il Sud Europa, posizionandole in un mercato di nicchia".
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"Purtroppo, tra le note negative - conclude Mimmo Fisicaro - va segnalato il dilagare dei furti nelle campagne, proprio nel periodo in cui l'uva giunge a maturazione. Nonostante la sorveglianza attiva sia di giorno sia di notte, risulta spesso impossibile mettere in sicurezza i grappoli, a causa dell'ampiezza dei territori coltivati. Le varietà più colpite sono soprattutto quelle apirene, che spuntano quotazioni commerciali più elevate, sebbene si registrino furti anche a danno delle cultivar tradizionali. Per evitare il saccheggio dei vigneti, rivolgiamo un appello alle autorità competenti affinché ci supportino nell'arginare un fenomeno che richiede controlli continui e mirati".
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